Mattina presto
Mi alzo prestissimo. Tutti i notiziari meteo preannunciano sconquassi per la giornata di oggi, così decido di uscire subito per la mia passeggiata mattutina.
Sono le sei e mezzo, mi imbatto solo negli gli uomini della nettezza urbana intenti, come al solito, a ripulire Campo Santa Margherita dopo gli eccessi della movida notturna. Il rumore delle lattine di birra o delle bottiglie spazzate via dalle loro lunghe scope si unisce alle grida dei gabbiani.
Incrocio un conoscente.
“Che bravi che sono!”, mi dice, indicando gli uomini al lavoro e il Campo, ormai quasi del tutto in ordine, “Sono passato mezz’ora fa e c’era l’inferno, una specie di discarica a cielo aperto, e adesso guarda come è tutto in ordine!”.
Arrivo alla Zattere ed entro in un bar per prendere un caffè.
Appoggiato al bancone c’è un uomo.
Accucciato ai suoi piedi un beagle. Lo accarezzo. Subito mi si arrampica sulle ginocchia. Pronto ad essere accarezzato come piace a lui, cioè non distrattamente e fuggevolemente, ma come si deve.
“Che occhi dolci!”, dico al proprietario dell’animale, “Chi lo direbbe mai che sono così ingordi?” (ho avuto anch’io un beagle e chi conosce questi cani sa quanto siano insaziabili).
L’uomo ride.
“Sa cosa mi è successo stamattina?”, mi risponde, “Vado in cucina e trovo tutta la spazzatura sparsa sul pavimento. Questa bestiaccia qui aveva rovesciato la pattumiera e trovato il modo di ispezionarla…Ovviamente gliene ho dette un sacco e lui se ne è andato via a testa bassa, andandosi a nascondere sotto un tavolo. Dopo neanche cinque minuti, però, è tornato a farsi vivo, scondinzolando, in cerca di coccole!”. Beve il caffè, poi aggiunge: “A volte vorrei essere come lui: impermeabile ad ogni sentimento di colpa”.
Interviene la ragazza del bar, che, mentre preparava il mio caffè, ha seguito la conversazione: “Senso di colpa? Un cane? Mica è roba per loro…Lui semplicemente si fida!”
Uscendo penso che ha ragione lei: siamo noi quelli inutilmente complicati.
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