Pranzo di Natale

:
26 Dicembre 2020

Il pranzo di Natale era arrivato verso la fine.

I convitati allungavano ancora pigramente le mani verso il cestino della frutta secca, pescandovi pistacchi, semi di zucca, noci, arachidi e datteri.

L’anziano padrone di casa a quel punto si alzò con un certo sforzo dalla sedia che occupava alla testa del tavolo, richiamò l’attenzione dei presenti facendo tintinnare la punta di un coltello sulle pareti di un bicchiere, poi, alzando quello stesso bicchiere, disse:

“Propongo un brindisi.

Volevo brindare alla vita, che è bellissima e che a volte prende e a volte dà.

Volevo brindare ai nostri giovani ai quali stiamo, vergognosamente, consegnando un mondo peggiore di quello che abbiamo ricevuto.

Volevo brindare alla salute che ci e’ indispensabile a qualsiasi età per essere ben funzionanti e attivi.

Invece brindo al Natale.

Senza il Natale ci saremmo persi di vista. Invece siamo qui a mangiare, bere e chiacchierare come ai vecchi tempi, quelli in cui non occorreva una ricorrenza importante per provare il piacere di vedersi.”

In fondo al tavolo due sorelle sui cinquant’anni che non si vedevano da tantissimo tempo­ si guardarono un po’ imbarazzate.

Poi una di loro disse all’altra: “Papà c’avrà pure ragione. Ma come se fa?”

L’altra annui’.

Poi prese dal vassoio una grossa noce e disse: “Queste è meglio che me le levate di torno, senno’ finisce che me le magno tutte!”

 

TAG:
CAT: Letteratura

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...