Ritorno da Samarcanda

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20 Settembre 2019

Conosco Paolo dai tempi dell’università.
L’abbiamo frequentata nella stessa città e nello stesso periodo.
Lavoriamo da sempre in quest’azienda, io alla gestione delle risorse umane, lui al controllo di gestione.
Oggi mi è venuto a trovare, dopo due anni che non ci vedevamo.

“Carissimo, a che debbo l’onore?”, gli ho chiesto subito.
“Lo sai benissimo”, ha risposto.
“Veramente non ne ho idea…”
“Pensi che ci creda? Ovviamente sono venuto a trovarti per sapere che intenzioni ci sono su di me..”
“Intenzioni su di te?”
“Beh, come sai, quando l’azienda mi ha chiesto di andare in Uzbekistan ci sono andato senza fiatare…”

“Alcuni dicono che  i diciotto mesi passati a Samarcanda sono stati i migliori della tua vita…”, rispondo con tono ironico.
“Alcuni male informati. Mica è colpa mia se la join venture poi non è decollata…Lo sai che non dipendeva da me. Io avrei dovuto fare il controllo di gestione..Ma che controllo potevo fare se il business non partiva? Diciotto mesi persi! ”

“Persi? Non del tutto, mi dicono i male informati…”, lo incalzo.

Assume un’aria imbarazzata: “Beh, che dovevo fa’? In attesa che partisse il business ….”
“E com’erano?”
“Com’erano? Una sola ne ho conosciuta, non so cosa ti hanno detto i male informati. Ci ho pure fatto un figlio e l’ho portata con me in Italia….”
“Allora auguri! E complimenti!”

” Si’, ma che intenzioni avete su di me?”
“Che ne dici della Bolivia? Lì il business è già partito da un pezzo. E si è appena liberata la funzione di controller nella nostra consociata”
“Ma per chi mi avete preso? Per un giramondo?“, sbotta lui.
“Guarda che la Bolivia e’ un paese molto interessante. E lo spagnolo e’ una lingua molto più abbordabile dell’usbeco…”

TAG: Colloqui gestionali, Lavoro
CAT: Letteratura

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