Solo libri

:
3 Agosto 2018

Venezia, 9 del mattino.

Mi fermo ai banchetti del pesce, vicino alla Casa del Boia, in campo S. Margherita.

Un paio di ragazzotti muscolosi in canottiera, calzoni corte e scarpe da tennis, si fermano davanti alla libreria che sta proprio di fronte ai banchetti.

Ognuno di loro tiene per le sbarre un carretto con sopra diverse scatole.

“Quando arriva la padrona?”, si informa uno di loro, indicando la libreria e rivolgendosi agli uomini della bancarella più vicina.
“Non prima delle nove e mezza..”, risponde uno dei pescivendoli.

I due ragazzi si guardano a vicenda, incerti sul da farsi.
Poi uno di loro dice: “E se gliele lasciassimo qui fuori, le scatole con i libri?”.

Il pescivendolo, senza alzare la testa dal banchetto, dove sta finendo di sistemare la mercanzia, risponde:
“No ghe xe problema! Chi vustu che ‘i toga? Fusse bira, capiria…Ma ‘i xe’ ibri”( “Non c’è problema chi vuoi che se li prenda? Fosse birra capirei, ma sono libri!”).

I due ragazzi annuiscono, scaricano le loro scatole davanti alla libreria e se ne vanno.
Venti minuti dopo mi capita di assistere, ripassando di lì, all’arrivo della padrona della libreria.
Osserva le scatole rimaste davanti all’ingresso del suo negozio, scuote ripetutamente la testa, perplessa, poi comincia a portarle dentro.
Anche gli uomini del banchetto del pesce la osservano, con la coda dell’occhio, pronti a rassicurarla.
In fondo, erano solo libri…

 

 

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CAT: Letteratura

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