Una sera di pioggia

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19 Gennaio 2018

Pioveva a dirotto e tirava vento.
Uscendo dal cinema, Giorgio cercò di ripararsi con un giornale senza riuscirci troppoQuando raggiunse l’automobile, che aveva parcheggiato a qualche centinaio di metri dal cinema, era completamente fradicio. Stava per avviare il motore quando lo raggiunse una telefonata.

– Ciao, Federica – disse sospirando
– Dove sei? – chiese lei.
– Cos’è questo tono moscio?
– Sono appena uscito dal cinema, ero senza ombrello e per arrivare al parcheggio dove avevo lasciato la macchina mi sono infradiciato tutto.
– Povero! Ci sei andato da solo?
– Si, lo faccio spesso, quando voglio rilassarmi un po’…
– Me ne ricordo…Hai finito presto oggi?
– Avevo una riunione all’altro capo della città, quando sono arrivato mi hanno detto che era stata rimandata.
– E quindi te ne sei andato al cinema?
– Sì, ma non è stata una buona idea, ho visto un film deprimente…
– Insomma, non hai cenato?
– No.
– Ti va di venire da me? Ti preparo qualcosa…
– Sono a dieta.
– Te lo sento dire da una vita…Farò qualcosa di leggero.
– Ok, arrivo tra un po’…

Guidò lentamente, come era solito fare quando pioveva…e anche quando non pioveva.
Fu molto fortunato nella ricerca di un parcheggio: riuscì a trovarne uno a poche decine di metri dalla casa di Federica.
La pioggia continuava ad abbattersi sulla città.
Quando lo vide sul pianerottolo, inzuppato dalla testa ai piedi, lei gli disse:
– Adesso vai in bagno, ti spogli e ti asciughi per bene. Vado a vedere se trovo quella tua vecchia tuta verde…
– Non mi dire che la conservi ancora…
– Guarda, giusto l’altro ieri mi è capitata tra le mani e stavo per buttarla via.
– Poi hai pensato: non si sa mai.
– Come sei stupido! Ho solo pensato che andava bene come straccio…

Dieci minuti dopo, Giorgio si sedette con lei in cucina.
– Che hai preparato di buono?
– Niente di complicato, solo due spaghetti al pomodoro…
– Brava, avevo proprio fame…
– Insomma che film sei andato a vedere?
“Due come noi”…
– Me ne hanno parlato bene…Non ti è piaciuto?
– Non è male, come film. Ma, come ti ho detto, l’ho trovato deprimente.
– Perché?
– Perché tratta di due che non stanno più insieme da un pezzo, per tutta una serie di motivi, ma continuano a frequentarsi…
– Ma perché si sono lasciati?
– Lui è stato trasferito in un’altra città e lei all’inizio c’è rimasta malissimo, ne è stata quasi annientata, poi si è ripresa e si è messa con un altro. Lui lo è venuto a sapere. Ed è stato allora il suo turno di restare annientato per poi riprendersi e mettersi con un’altra. Poi restano di nuovo soli tutti e due e  ricominciano a vedersi di tanto in tanto…
– Due come noi, appunto…
– Appunto.

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CAT: Letteratura

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