Remigio: il libro dell’estate

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8 Luglio 2016

Estate, tempo di letture. Se volete regalarvene una che merita, io non posso che consigliarvi Remigio (Ovvero come ho imparato a non avere paura della matematica), del brain Roberto Bonzi. Remigio è il secondo titolo della collana Gauss Party, un progetto narrativo di Redooc che vuole restituire alla matematica il piacere del racconto e della narrazione.
E Remigio è un gioiellino tutto da scoprire.
Conosco Roberto da quel tanto e ho un’abitudine malata con lui: spoilerargli qualunque cosa.
Libri, film, serie TV: si ricorda nel registro delle carognate un feroce e colpevolissimo agguato ai danni dell’ultimo episodio di Star Wars.

Lui ha sempre incassato da gran signore qual è.
Ecco, Remigio è così bello che vien voglia di spoilerarlo, ma non lo farò perché questo è un romanzo che merita tutta la vostra meraviglia.
Ci ho pensato un po’ prima di usare la parola, che a volte viene abusata quel tanto.
Ma Remigio è proprio un romanzo, fatto e finito. Difficile collocarlo in un genere: di formazione? Probabilmente, ma c’è molta rotondità nel personaggio di Remigio.
Due parole sulla storia, ma proprio due: Remigio è un adolescente, appena trasferitosi con la madre nel bresciano. Nuova scuola e vecchi problemi, tra cui una paura della matematica difficile da vincere. Remigio cresce, nel corso del racconto, e ci sono sia un Virgilio sia una Beatrice ad accompagnarlo in questo viaggio: un professore un po’ orso che lo inizia al rispetto (magari amore no, ma rispetto e ammirazione sicuramente) per la matematica attraverso un libro su Godel; e una ragazza, Irene, compagna di classe e tutor personale tra limiti e studi di funzione.
Ecco, la figura di Godel compare come cornice azzeccatissima della vicenda familiare di Remigio: c’è un padre che non c’è e sul quale aleggia il giusto mistero. E c’è un pacco mai aperto, ricevuto a 5 anni proprio dal genitore mentre lasciava casa, e che aspetta di essere svelato come la vita che Remigio va scoprendo.
Punto, non vi dico altro perché un romanzo va letto.
Posso solo invogliarvi a farlo e ci proverò.
Ricordate l’Hemingway di Midnight in Paris? Quando incontra Owen Wilson, che vorrebbe dargli il manoscritto, gli dice che non è il caso. Infatti, se si trattasse di un brutto romanzo, Ernest finirebbe con l’odiare lo scrittore perché è un mediocre. E se si trattasse di un capolavoro, lo odierebbe comunque perché avrebbe voluto scriverlo lui.
Ho la fortuna da anni di essere un lettore privilegiato di Roberto e, ecco, è un talento che contraddice il mito. Ho sempre provato un’ammirazione sconfinata per la sua abilità, ma mai l’invidia del risentito.
Remigio, e la prosa di Roberto, sono una casa perfettamente arredata: tutto è in ordine, quando ci entri. Ogni cosa è al suo posto e ti godi la sensazione intima di un luogo che riconosci comunque tuo.
E si badi bene: non c’è freddezza in quest’armonia. Solo tanta eleganza e passione che grida sottovoce.
La passione per la letteratura, la passione per lo scrivere.
La passione per gli esseri umani, che Roberto racconta come uno scrittore di sensibilità rara e raffinata.
Remigio è un adolescente vero, in preda con la sua maturazione. Ma costellano il romanzo una serie di personaggi bellissimi e con la loro vita gentile e ingarbugliata.
Qualcuno diceva che certi scrittori vivono dello spunto di un’idea felice e altri, invece, creano mondi dove entrare: Roberto appartiene alla seconda schiera.
Per questo Remigio non è soltanto un romanzo per giovani adulti, ma è davvero un libro adatto per tutte le età e per tutte le stagioni.
Con la banalità di quest’ultima frase, vorrei congedarmi però proprio agganciandomi ad essa: la prosa di Roberto non è mai banale come non sono mai banali le sue storie.
E non c’è niente di più bello che descrivere semplicemente la complessità.
Con la naturalezza del fuoriclasse, quello che Roberto è rispetto alla scrittura.
Come tutte le recensioni serie che si rispettino, però, un rimprovero: scrivi di più, cazzo. Ci sono storie da raccontare e altre scatole misteriose da aprire.
Scoprite in Remigio cosa si nasconde dentro la sua.

TAG: #ilibriechililegge, matematica, recensione, Romanzo
CAT: Letteratura, relazioni

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