Haftar, la spia che venne dal freddo dell’Unione Sovietica

25 Gennaio 2023

Ad oltre dieci anni dalla cruenta conclusione della dittatura di Muammar Gheddafi, la Libia continua ad essere una nazione spaccata in due: da una parte il governo filo-occidentale di Tripoli, guidato da Fayaz Al-Serraj, e dall’altra il governo filo-russo del generale Haftar, che controlla il 90% dei pozzi petroliferi libici e, quindi, costituisce un problema serio per la politica energetica di tutto l’Occidente, specialmente dopo l’applicazione delle sanzioni internazionali contro la Russia. Eppure Haftar, prima di tornare in Libia a combattere contro Gheddafi, ha vissuto per 20 anni a pochi metri dalla sede della CIA, in Virginia, ed era considerato un alleato fidato dell’Occidente – l’ennesimo errore di valutazione degli Stati Uniti.

In queste righe diamo una possibile spiegazione di questo errore: Haftar è stato educato e addestrato come militare e come spia nell’Unione Sovietica, in una scuola d’élite vicina al KGB, e successivamente ha continuato a collaborare con i servizi segreti russi, sia che vivesse in America, sia che fosse in Libia. Oggi, Haftar non è solo un militare che, in nome e per conto della Russia e degli Emirati Arabi Uniti impedisce all’Occidente di riunire la Libia ed accedere liberamente al petrolio, ma è anche il capo di una rete di personaggi che, sparsi nel mondo, gestiscono il contrabbando degli idrocarburi, delle armi e dei migranti, e spostano immense quantità di denaro offshore – denaro che, stampato su ordine del governo di Mosca, pervade la Libia e permette a diversi gruppi ribelli di restare attivi ed armarsi, ed aumenta la ricchezza personale di questa spia che, come nel famoso romanzo di John Le Carré, vive ai margini del deserto del Sahara, ma in realtà è venuto dal gelo moscovita.

La scuola di spionaggio a Solnechnogorsk

1978: Ufficiali della Scuola Vystrel prima delle esercitazioni sul campo in Egitto[1]

Tra il 1977 ed il 1978 Haftar ha seguito i corsi per ufficiali superiori “Vystrel” in Solnechnogorsk, una piccola città a 50 km da Mosca che, nella seconda guerra mondiale, venne a lungo occupata da un’armata di panzer tedeschi[2]. Nei corsi, il personale politico e di comando a livello di reggimento-brigata dell’Esercito è stato riqualificato in tattica, armi leggere, metodologia di addestramento tattico e con armi da fuoco. La scuola ha una grande tradizione, che risale ai corsi speciali per cecchini istituiti nel 1929[3].

Dopo la partecipazione dei volontari della Vystrel alla guerra arabo-israeliana del 1973, nel 1974 Vystrel ha aperto un corso di formazione per stranieri, aperto anche agli osservatori militari delle Nazioni Unite[4]. Haftar viene confrontato con la teoria di Stalin, secondo cui la Cirenaica, secondo gli accordi segreti di Yalta, avrebbe dovuto essere concessa all’URSS – promessa poi non mantenuta dall’Occidente, con grande rabbia del dittatore sovietico, che si è ripromesso di riprendersi, prima o poi, ciò che gli è stato illecitamente tolto[5].

Il programma di formazione comprendeva nove discipline accademiche: storia delle operazioni di pace delle Nazioni Unite, formazione di ingegneria militare, basi dell’osservazione, compiti funzionali degli osservatori militari delle Nazioni Unite, ecc. I futuri osservatori hanno studiato in inglese le regole della comunicazione radio, la guida in condizioni avverse, le tradizioni e i costumi delle diverse nazioni. L’addestramento è culminato in un’esercitazione sul campo di 10 ore, ed è rimasto famoso per aver preparato alcuni tra i migliori ufficiali e specialisti dei quartieri generali e delle milizie schierate sul campo dalle forze delle Nazioni Unite[6].

A partire dagli anni 90 Vystrel ha addestrato anche ufficiali stranieri, e la scuola si è guadagnata delle onorificenze come l’Ordine dei Paesi del Trattato di Varsavia, quello di Cuba, della Repubblica Popolare Cinese, della Mongolia e ancora altri[7]. A Vystrel sono stati addestrati ufficiali di eserciti di tutto il mondo, tra cui la Jugoslavia, la Cina, il Vietnam, la Mongolia, l’India, l’Egitto, la Siria, l’Algeria, l’Angola, Cuba, il Nicaragua e la Corea del Nord[8].

Dal 1969 al 1985 il direttore di Vystrel è un fervente comunista di origine ebraica, il generale David Abramovich Dragunsky, due volte premiato come Eroe dell’Unione Sovietica[9]. Dalla creazione del Comitato antisionista del 21 aprile 1983 fino al suo ultimo giorno di vita (12 ottobre 1992), Dragunsky è stato il capo indiscusso di questa organizzazione ed è stato l’uomo che ha scelto gli ufficiali dei paesi africani per la loro lealtà all’Unione Sovietica e la loro flessibilità nell’adattarsi anche a ruoli di spionaggio in paesi Occidentali[10].

Maggio 1991: L’anziano generale Dragunskiy passa in rassegna un’unità dell’aviazione sovietica[11]

Ci sono poche organizzazioni al mondo che abbiano fattoì tanto per screditare lo Stato di Israele come Comitato antisionista: secondo i suoi fondatori (il dipartimento di propaganda del Comitato Centrale del CPSU e del KGB), il sionismo deve essere combattuto in primo luogo dagli stessi ebrei[12]. L’obiettivo di fondo era quello di impedire, o almeno limitare, l’emigrazione degli ebrei russi in Israele, allo scopo di dimostrare che nel Paese del socialismo vittorioso non esisteva una “questione ebraica”. Uno scopo per cui Dragunsky ha girato per anni i paesi alleati dell’URSS per costruire in loco organizzazioni simili[13].

Dragunsky ha partecipato all’addestramento dei terroristi e dei foreign fighters che hanno combattuto contro Israele. Su un terrorista ucciso nella guerra del Libano (1982) è stato trovato un certificato che confermava la sua formazione al corso per ufficiali superiori “Vystrel”, firmato personalmente dal colonnello Dragunsky[14]. Nell’estate del 1988, il Politburo del Comitato centrale del CPSU ha deciso di sciogliere il Comitato antisionista e di istituire al suo posto la Società di cultura ebraica. Il vecchio generale ha continuato la sua carriera, ed è sopravvissuto all’organizzazione che dirigeva[15].

La Scuola Vystrel, almeno a partire dal 1983 (ovvero dal momento in cui l’ex capo del KGB, Yuri Andropov, diviene capo del PCUS[16]), è stata integrata nei progetti di spionaggio e di addestramento militare di Mosca all’estero, con speciale riferimento a tutti qui paesi, in Africa e nel Medio Oriente, nei quali l’influenza degli Stati Uniti era preponderante – un progetto che si sposa perfettamente con le carriere contigue del generale Dragunsky e del generale Haftar[17]. In quegli anni, Haftar impara l’inglese e il russo. A questo scopo, nel 1983 ha frequentato i corsi dell’Accademia Frunze a Mosca[18], un istituto di istruzione militare e di intelligence superiore istituito nel 1918. La scuola è stata trasformata nell’Accademia delle armi combinate delle Forze armate della Federazione Russa. Tra il 1982 ed il responsabile dell’Academia era Gennady Ivanovich Obaturov[19] – un generale dell’esercito sovietico che ha partecipato alla repressione della rivolta ungherese del 1956 ed alla guerra in Vietnam (1979), morto nell’aprile del 1996[20]. Anche David Dragunsky, in gioventù, ha frequentato l’Accademia Frunze, e dopo lui molti degli ufficiali che, negli anni, hanno mantenuto e curato i contatti con gli ufficiali stranieri formati nelle loro aule, hanno fatto lo stesso – come Khalifa Haftar, appunto[21].

Al servizio di Washington e Parigi

Da sinistra: Haftar prigioniero di guerra in Ciad, consulente della CIA in Virginia, warlord in Cirenaica[22]

Khalifa Haftar è fuggito dal proprio Paese oltre 30 anni fa, dopo aver guidato le operazioni militari libiche in Ciad tra il 1986 ed il 1987, dove è stato fatto prigioniero[23]. Dopo un periodo di addestramento a Langley, ha formato una milizia composta per metà da mercenari, per metà da libici in esilio, finanziata dagli Stati Uniti e chiamata National Critics Front[24] – un’organizzazione che è stata poi la base, nel 2011, per il ritorno in Libia alla testa di un’unità di combattimento di “rivoluzionari”[25].

La sua partecipazione alla guerra in Ciad come comandante delle forze libiche è dovuta al fatto che, già negli anni della scuola, Haftar e Gheddafi avevano fatto amicizia, e poi erano entrati insieme nell’esercito[26]. Quando, negli anni 80, la Libia ha cercato di rovesciare il governo di N’Djamena, Gheddafi ha scelto un suo amico personale per guidare delle milizie non ufficiali in un’azione finita con una cocente disfatta e l’arresto di tutti gli ufficiali[27]. A quel punto Gheddafi ha rinnegato Haftar, ed ha in questo modo guadagnato l’eterna inimicizia di quest’ultimo. Liberato dall’esercito del Ciad, Haftar è stato reclutato dalla CIA ed è andato a vivere, con tutta la famiglia, in Virginia[28]. Nel corso degli anni Haftar è stato pagato talmente bene da riuscire a mettere insieme un patrimonio di oltre 8 milioni di dollari[29] – un patrimonio che, nel 2019, è stato spostato negli Emirati Arabi Uniti in seguito a due class actions giudiziarie intentate da diverse famiglie di vittime delle sue attività paramilitari[30].

Nel 1989, Valery Velichko[31], capo del 9° Direttorato del KGB, responsabile della protezione degli alti funzionari statali, viene inviato in Libia per implementare la sicurezza personale di Gheddafi. All’epoca, il colonnello ha appena deciso di sostituire le guardie femminili con quelle maschili – ma ad una condizione: tutte le guardie dovevano essere suoi parenti diretti. Queste persone non avevano mai avuto a che fare con la sicurezza o la protezione prima d’allora. E Velichko doveva trasformare giovani laureati alla Sorbona in esperti soldati in soli sei mesi, un incarico che gli è stato assegnato perché è uno dei contatti che Haftar ancora mantiene con l’Unione Sovietica[32].

Resta il fatto che, nonostante Haftar continui ad avere ottimi contatti con l’Unione Sovietica (ed il KGB) prima, e con la Federazione Russa (ed il GRU) poi, tant’è vero che Putin lo appoggerà in Cirenaica contro le forze militari di tutto l’Occidente, a partire dal 1988 lui sia stato anche un agente della CIA. L’elenco dei cosiddetti “doppi agenti” del GRU e della CIA, che negli anni 90, dopo essere stati addestrati all’Accademia Frunze vanno ad operare in America per Langley, è lunghissima e piena di incidenti famosi[33]. Non è tutto. Sulla tavolozza pittorica della Libia attuale, nulla è ciò che sembra. Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh, ad esempio, un uomo d’affari legato alla Turchia che ha scalato fino in cima la gerarchia del governo di Al-Sarraj, è benvisto anche a Mosca[34].

Quanto ad Haftar, oltre a lavorare contemporaneamente per russi ed americani, si è anche dato da fare per sostenere gli interessi francesi, che sono comunque all’origine del finanziamento della rivoluzione armata contro Gheddafi[35]. Dopo la deposizione del dittatore, si è aperto un corridoio per gli emigranti in fuga dall’Africa subsahariana che passa dalla frontiera tra Niger e Libia e che è stato usato da Haftar come un rubinetto per regolare a piacimento l’afflusso di migranti e quindi ricattare l’Unione Europea[36].

Oggi, al posto delle gangs criminali, quel corridoio viene direttamente gestito dai mercenari russi della Wagner[37]. Grazie al presidente Hollande, che nel 2016, durante la crisi nata dall’assassinio di Giulio Regeni, sia questi soldati, sia Haftar, sia l’Egitto, hanno ottenuto delle forniture d’armi francesi in barba all’embargo internazionale[38], poiché in cambio Haftar ha promesso di sostenere le milizie francesi in Ciad – le stesse che lui aveva guidato all’insuccesso circa un decennio prima della rivoluzione libica[39]. Il tutto con il benestare dell’amministrazione federale americana, che ai tempi dell’accordo era presieduta da Donald Trump, da sempre sponsor di Haftar[40]. Di quegli anni è la nascita della rete francese di contrabbandieri del petrolio libico, gestito dal gruppo Eninco Trading e dai suoi membri del management, tutti francesi[41].

Putin e Haftar

L’esercito nazionale libico conta sull’aiuto della Russia per revocare l’embargo delle Nazioni Unite[42]

Putin ha iniziato a rivitalizzare i legami con la Libia subito dopo essere diventato presidente nel 2000 e le relazioni sono migliorate significativamente dopo l’incontro con Gheddafi a Tripoli nel 2008. Poco dopo, Mosca ha cancellato la maggior parte del debito libico di quasi 5 miliardi di dollari in cambio di contratti su petrolio, gas, armi e ferrovie. Gheddafi ha anche concesso alla flotta russa l’accesso al porto di Bengasi[43].

Secondo la versione ufficiale della storia della guerra civile libica, Khalifa Haftar avrebbe chiesto il sostegno di Mosca intorno al 2015. Haftar ed il suo esercito hanno bisogno di armi, che non possono essere importate a causa dell’embargo delle Nazioni Unite[44]. In cambio, Haftar garantisce alla Russia gli accordi energetici e l’accesso ai porti che desidera. Grazie anche al sostegno russo, nel 2016 Haftar conquista la “mezzaluna petrolifera”, ovvero i principali porti petroliferi della Libia[45]. Putin fornisce al governo di Tobruk di Haftar consulenza militare, sostegno diplomatico alle Nazioni Unite e persino denaro stampato[46].

Haftar, per suggellare l’accordo, ha compiuto diversi viaggi a Mosca dal 2016 in poi[47]. Nel 2016, l’inviato del Feldmaresciallo Abdel-Basit al-Badri, il deputato Aqila Saleh e lo stesso Haftar hanno visitato la Russia per incontri con alti funzionari[48]. Le richieste della Libia sono state annunciate ufficialmente dal capo del Parlamento, Aqila Saleh a metà dicembre 2016. “Ci è stato promesso che l’esercito libico riceverà armi e la Russia si impegnerà con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su questo tema”, dice, ed aggiunge che la Libia invita la Russia “a riprendere e continuare i lavori nei siti petroliferi e di gas”[49].

Nel gennaio 2017, Haftar visita la portaerei russa Admiral Kuznetsov, di ritorno dalle acque siriane[50]; nello stesso anno, Mosca ha trasportato in Russia decine di soldati feriti di Haftar per essere curati[51]. Nel novembre 2018, il comandante ha visitato nuovamente Mosca[52] per incontrare il capo di gabinetto del Ministero della Difesa russo Shoigu e Valery Gerasimov, capo dello Stato Maggiore russo e del servizio segreto militare (GRU) – un in contro cui è presente anche l’uomo d’affari Yevgeny Prigozhin, fondatore della società militare privata Wagner. Dopo l’incontro, circa duemila mercenari russi di Wagner vengono impegnati in Libia – Wagner, a partire da questo momento, non solo sostiene l’esercito di Haftar nei combattimenti[53], ma lo rifornisce anche di armi, munizioni e droni[54]. A questi si aggiungono diversi agenti segreti del GRU, che operano oggi, in entrambe le parti della Libia, come consulenti dell’esercito di Haftar[55].

Insieme agli uomini di Wagner e GRU, la Russia invia a Tobruk la 5a Brigata Spetsnaz – una truppa di solati bielorussi specializzata nella guerra contro milizie irregolari, che agisce al comando del GRU e del ministero della difesa russo[56]. Nello stesso periodo, la stampa riporta la crescente presenza di addestratori russi e di oscure società militari private in Libia, spesso ingaggiati per proteggere i beni petroliferi e fornire consulenza[57] (molti degli esperti sono stati ultimamente spostati in Ucraina)[58]. Nell’ottobre del 2018 il quotidiano britannico The Sun rivela che la Russia ha inviato in Libia diverse decine di ufficiali del servizio di spionaggio militare GRU e dell’ala delle forze speciali Spetznaz, insieme a delle armi pesanti, per sostenere Haftar. Due basi militari russe sono già operative nelle città costiere di Tobruk e Bengasi, con la copertura dei mercenari di Wagner[59]. L’ambasciata russa a Londra nega[60].

Nel 2020, il Moscow Times riporta che i contractor russi feriti in Libia e Siria vengono curati in una clinica privata di Mosca, tra i cui proprietari figura Maria Vorontsova, figlia del presidente Putin, con il suo ex marito[61], l’ex manager olandese di Gazprom Jorrit Joost Faassen[62]. Costui, dopo il divorzio, è tornato in Olanda, dove possiede una piccola azienda di macchine[63] per la trivellazione di pozzi petroliferi con un solo contratto: con la joint venture libico-russa per il petrolio e il gas che ha iniziato a operare a Bengasi dall’aprile del 2019[64], la Libyan Russian Oil & Gas Joint Company[65].

Foto satellitare di una base militare russa in Cirenaica[66]

Anche se è schierata a sostegno di Haftar, Mosca ha anche costruito legami con il governo di Fayez al-Sarraj[67]. Questo approccio bicefalo è coerente con la strategia regionale di Putin, che si propone come mediatore. Anche il rifiuto di Haftar di rinunciare alla cittadinanza americana e la sua generale reputazione di partner difficile hanno contribuito al duplice approccio di Mosca. Da parte loro, le aziende militari russe impegnate in Cirenaica hanno recentemente criticato Haftar e cercato di riagganciare relazioni con il figlio di Gheddafi, Saif al-Islam[68] che, nel frattempo, è diventato un uomo potente sul frastagliato scacchiere libico[69]. Putin ha due obiettivi: In primo luogo, controllare i giacimenti di petrolio e gas (la maggior parte dei quali in mano ad Haftar) e, in secondo luogo, costruire una base militare sulla costa del Paese, come sognava Stalin[70]. Allo stesso tempo, Mosca modernizza le basi navali e aeree in Siria, a Tartus e Latakia[71]. È ovvio l’obiettivo di aprire un nuovo fronte contro la NATO[72].

Nel maggio del 2020 Il Comando USA per l’Africa (AFRICOM) sostiene che Mosca abbia fatto volare diversi caccia MiG-29 per sostenere i mercenari russi che combattono per Haftar. Il comandante dell’AFRICOM, generale Stephen Townsend, dichiara che gli aerei hanno fatto la loro prima tappa dopo essere partiti dalla Russia in Siria, dove sono stati “ridipinti per mascherare la loro origine russa” prima di arrivare in Libia[73]. Secondo le Nazioni Unite, solo tra l’8 luglio e il 2 settembre 2020, 70 aerei da trasporto militare sono atterrati su campi d’aviazione nella Libia orientale[74].

Nel luglio del 2021 le truppe regolari russe sono nei pressi della base aerea di Jufra, nella parte occidentale del Paese. Copie dei documenti (fotografie e coordinate) sono state consegnate ai membri del DHRF (Democracy and Human Rights Foundation) dei governi di Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito e Libia. “Sebbene la Russia stia stazionando nel Paese combattenti della Wagner almeno dal 2017, il dispiegamento di forze militari russe regolari è una chiara escalation con gravi implicazioni per la sicurezza nazionale della Libia, degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. Inoltre, la presenza delle truppe rende chiaro che la Russia non ha intenzione di lasciare la Libia a breve, ed esclude la possibilità di libere elezioni “[75].

Le elezioni vengono annullate a causa dell’instabilità nel Paese[76]. Da allora in poi la Libia è di nuovo nel caos – con una profonda differenza: da quando la Russia è stata colpita dalle sanzioni internazionali a causa dell’invasione dell’Ucraina, l’indipendenza della Cirenaica e la sopravvivenza politica e militare di Haftar sono passati nelle mani degli Emirati Arabi Uniti[77].

Il contrabbando del petrolio libico

Schema del contrabbando di petrolio libico gestito dai fiduciari maltesi[78]

Tra la primavera 2014 e l’estate del 2015 la società svizzera Kolmar Group AG Zug ha comprato carburante di contrabbando dalla Libia, trasportato dalla Enemed Company Ltd. La Valletta: oltre 20 spedizioni per più di 11 milioni di dollari. L’operazione è gestita dal contrabbandiere Fahmi Slim Ben Khalifa e dai cittadini maltesi Darren Debono (ex calciatore[79]) e Gordon Debono[80]. Il petrolio è stato sdoganato a Malta nonostante la certificazione fraudolenta della società Tiuboda Oil Refining Company di Fahmi Slim[81] e le numerose proteste dei leader libici per il contrabbando di carburante a Malta[82]. I serbatoi di Ras Hanzir e Has Saptan sono stati affittati alla Kolmar dopo che la società svizzera ha fatto un’offerta pubblica per lo stoccaggio, e il gasolio marino è stato consegnato da navi noleggiate da Gordon e Darren Debono[83].

Nell’ottobre del 2017 i Debono sono stati arrestati dalla polizia italiana e posti agli arresti domiciliari (Darren Debono è anche coinvolto nelle inchieste sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, che stava lavorando proprio sul contrabbando di idrocarburi[84]). Fahmi Slim è stato arrestato in Libia, dopo aver perso la protezione di Ali al Gatrani[85], presidente della commissione economica della Camera dei rappresentanti[86]. Nel febbraio 2018, gli Stati Uniti hanno inserito Debono nella lista delle sanzioni per aver “minacciato la pace, la sicurezza o la stabilità della Libia” attraverso la sua attività di contrabbando: “L’azione riguarda 21 società controllate da Darren e Gordon Debono e altre tre società coinvolte nello sfruttamento illecito del greggio o di altre risorse naturali in Libia, tra cui la produzione, la raffinazione, l’intermediazione, la vendita, l’acquisto o l’esportazione illecita di petrolio libico”[87].

Qualche tempo dopo il suo arresto in Italia, Darren Debono è stato rilasciato su cauzione e nel novembre 2018 gli è stato permesso di tornare a casa[88]. La Russia ha bloccato le sanzioni richieste da Malta[89], dopodiché il Ministero degli Esteri maltese ha dichiarato che il governo non è più intenzionato a perseguire Debono[90]. L’indagine, comunque, continua[91]. Si pensa che la Russia possa aver utilizzato la Satabank di Malta per effettuare “pagamenti occulti”, usati per finanziare il contrabbando di carburante di forze militari siriane inserite nella lista nera o all’esercito di Khalifa Haftar[92]. Satabank è stata fondata nel 2014 dall’imprenditore bulgaro Hristo Georgiev. Nell’ottobre 2018, l’autorità statale maltese per i servizi finanziari (MFSA) ha accusato la banca di riciclaggio di denaro illegale. Le autorità hanno vietato alla banca di accettare depositi in contanti[93] e l’hanno multata per 3 milioni di euro[94], per cui ha cessato l’attività.

La rete costruita da Darren e Gordon Debono si fonda su tre gruppi paralleli, uno dei quali si occupa del trasporto del petrolio dalla Libia ai terminals degli acquirenti, e gli altri due invece si occupano di filtrare i pagamenti in modo da poter pagare, segretamente, coloro che tirano le fila del contrabbando stesso. La holding impegnata nel trasporto e nella distribuzione è la KB Investments Ltd. St. Julians (Malta), che a sua volta controlla sette società maltesi preposte allo stoccaggio, al trasporto su nave ed al rifornimento in rete del petrolio[95]. La seconda holding, la Inovest Ltd. Birkikara (Malta) è preposta al reinvestimento degli introiti in mezzi militari ed armi[96]. La terza, che è ancora attiva, e il cui braccio operativo è la Petroplus Ltd. St. Juliens (Malta), è stata spostata negli Emirati ed opera sotto il controllo di una nuova holding amministrata da Yvette Debono – la moglie di Gordon: la IPIL International Properties and Investments Limited Dubai[97].

Yvette e Gordon Debono, amministratori fiduciari del patrimonio nascosto da Haftar a Dubai[98]

Quest’ultima, negli ultimi due anni, a causa della pressione esercitata dalle inchieste della magistratura maltese, ha fatto ciò che ha potuto per nascondere il travaso di denaro dalle società di Darren e Gordon Debono già identificate a nuovi contraenti che agiscono sotto l’ombrello della nuova holding emiratina – come ad esempio la Eninco Trading Ltd. La Valletta[99], e che dopo essere stata scoperta dai magistrati maltesi ha spostato il proprio business nel Regno Unito, dove è stata creata la Eninco Trading Services Ltd. London, che ha un fatturato di oltre 370 milioni di sterline (2021) ed opera per i clienti della Eninco di Malta[100], ovvero la società Fleet Energy Ltd. Dubai[101].

Il proprietario dell’intero gruppo è l’uomo d’affari francese Jeremy André Gustave Tchicaya-Anguile[102], che è il proprietario della società di trading Cheyne Petroleum Ltd. Calabar (Nigeria)[103] e della Pillar Resources Ltd. London[104] – un uomo d’affari spuntato dal nulla, dopo che per quasi 25 anni si era occupato di protesi dentarie in Francia[105]. L’indirizzo di Fleet Energy[106] è tuttora lo stesso del quartier generale del generale Haftar per le sue attività di spionaggio, che da quasi 15 anni si trova a Dubai[107]. Allo stesso indirizzo è domiciliata la IPIL, che secondo gli atti delle inchieste sul contrabbando di petrolio è il recipiente che ha intascato, attraverso un complesso sistema di finti processi commerciali con società delle Isole Vergini e di Belize, i soldi (circa 2,8 milioni di dollari) che ora sarebbero nella disponibilità diretta di Haftar[108].

I soldi per Haftar

La banconota libica da 1 Dinaro, stampata a Mosca dalla zecca russa Goznak[109]

La prima volta in cui il denaro libico (più di 4 miliardi di dinari in cartamoneta da 5, 10 e 20 dinari) è stato stampato a Mosca, è stata nel giugno 2016, suscitando l’ovvia reazione negativa sia dalla parte del governo di Fayez al-Sarraj sia da parte di quasi tutte le potenze occidentali[110]. Al-Sarraj si è poi calmato, ed i rappresentanti della banca centrale libica, sia a Tripoli che a Baida, sono rimasti neutrali[111]. Nel 2017 il denaro libico (le nuove monete di 1 dinar) viene coniato in Russia su richiesta della filiale orientale della Banca Centrale, controllato dal governo provvisorio di Baida, la Camera dei Rappresentanti di Tobruk, che è sostenuta e allo stesso tempo appoggiata da Haftar. Le banconote da 1 dinaro più popolari (così come i “mezzi” e i “quarti di dinaro”) si sono rivelate le più usurate, sicché è logico supporre che il conio delle monete sia stato deciso già nella fase di predisposizione alla produzione di banconote[112].

La nuova moneta, ordinata dalla filiale di Tobruk della Banca Centrale, viene distribuita in tutto il Paese, senza restrizioni, ed ha un grande successo[113]. A partire dal 2016, in sostanziale accordo tra le parti, circolano due banconote, dal valore identico, parte delle quali vengono prodotte dal conio statale russo, Goznak[114]. Il che significa che la Russia è in grado di stampare e contrabbandare denaro assolutamente legittimo quando vuole e nelle quantità necessarie.

Nel settembre del 2019, a La Valletta, sono stati sequestrati due container da 2000 piedi cubi pieni di valuta libica destinati al governo di Haftar e provenienti dalla zecca russa Goznak[115]. Dal 2016, il governo orientale ha stampato miliardi di dinari libici in Russia, gran parte dei quali sono stati utilizzati per finanziare l’LNA e i suoi sforzi bellici. Fonti della sicurezza che hanno familiarità con la situazione affermano che il contante si è diffuso a macchia d’olio ed è diventato impossibile da controllare[116]. Nel maggio del 2020[117], le autorità maltesi hanno sequestrato un altro carico di valuta libica di valore pari a 1.1 miliardi di dollari[118]. Washington ha accusato il Cremlino di minare lo Stato libico con banconote false[119]. Il Ministero degli Esteri russo ha replicato che il contratto per la stampa dei dinari libici è stato firmato nel 2015 e che, “nel contesto di un doppio potere de facto in Libia, ci sono ora due banche centrali”[120].

Le accuse alla Russia di stampare valuta per l’esercito del generale Haftar sono già state fatte in passato. Come riporta la Reuters, citando i dati doganali russi, tra febbraio e giugno 2019 la Russia ha inviato in Libia diverse spedizioni di cartamoneta stampata da Gosznak, per un valore di oltre 3 miliardi di dollari – spedizioni che hanno coinciso con l’inizio dell’offensiva del generale Haftar contro il governo di accordo nazionale. Secondo la Reuters, tra il 2016 ed il 2019 la Russia ha fornito circa 13,5 miliardi di dinari (9,5 miliardi di dollari al cambio attuale)[121].

La posizione russa è spiegata in tre punti: in primo luogo, il denaro viene stampato su ordine della filiale orientale della Banca centrale libica (che si trova nel territorio controllato dall’esercito di Haftar); in secondo luogo, la banca centrale libica di Tripoli (dove ha sede il Governo di Accordo Nazionale PNC di Fayez al-Sarraj), non chiede che il denaro consegnato ad Haftar venga riconosciuto come falso. In terzo luogo, le banconote di Goznak differiscono da quelle autorizzate da Tripoli per la posizione e il colore della riga dei numeri[122].

Goznak e il rublo digitale

Il progetto di moneta elettronica da 1000 rubli progettata da Goznak[123]

L’azienda di Stato Goznak JSC Mosca è uno dei maggiori produttori mondiali di banconote, monete, francobolli, carte d’identità, documenti sicuri, ordini di Stato e medaglie[124]. Controlla sette siti di produzione in Russia (Tipografia di Mosca, Stamperia di Mosca, Zecca di Mosca, Zecca di San Pietroburgo, Cartiera di San Pietroburgo, Stamperia di Perm, Cartiera di Krasnokamsk) e un istituto di ricerca (Istituto di ricerca Goznak)[125]. Fornisce a più di 20 Paesi in Asia, Africa ed Europa, e nel 2014 ha esportato oltre 3400 tonnellate di carta per banconote e oltre 1,1 miliardi di banconote stampate – oltre a produrre passaporti e monete per l’esportazione[126].

Nel settembre 2022, dopo i “referendum” nei territori ucraini occupati, Goznak è stata inclusa nella lista di sanzioni del governo britannico. L’azienda è stata accusata di produrre passaporti russi in bianco per i cittadini ucraini[127]. Dal 6 ottobre 2022 è sottoposta a sanzioni da parte di tutti i Paesi dell’Unione Europea per aver sostenuto l’aggressione militare russa contro l’Ucraina[128]. Dal 2006 il suo Direttore Generale è Arkady Trachuk – ex Capo del Dipartimento vendite di energia della RAO UES della Russia[129].

Tra i direttori della società ci sono Olga Skorobogatova (membro del direttivo della banca centrale russa e membro del direttivo di una ventina di fondi di investimento occidentali[130]), Andrey Kuryatnikov (Vice direttore generale per la scienza e lo sviluppo[131], è responsabile per la stampa dei soldi, ispiratore di un nuovo materiale per le monete, chiamato “plamet”, che aumenta la loro resistenza[132]), Yulia Goncharenko (Direttore del Dipartimento per la regolamentazione statale dell’industria dei metalli preziosi e delle pietre preziose[133]) ed Alexander Markin (ex Capo dello staff di consulenti del Ministero delle Finanze[134])[135].

É da tempo che queste persone discutono della possibile introduzione del rublo digitale che, secondo Olga Skorobogatova, è “urgente e necessario”. La Banca centrale russa (CBR) ha iniziato a sperimentare il rublo digitale nel gennaio del 2022 e ha annunciato il successo delle prime transazioni[136]. Almeno una dozzina di istituzioni finanziarie russe stanno partecipando agli esperimenti, che dovrebbero proseguire per tutto il 2022, dopodiché CBR prevede di avviare operazioni di pagamento di beni e servizi con il rublo digitale[137].

Mentre la Russia lotta contro gli effetti delle sanzioni occidentali, a Mosca si spera nelle criptovalute come mezzo per aggirare le restrizioni e finanziare il commercio internazionale. A marzo 2022 è circolata anche l’idea di rendere il rublo digitale una valuta di riserva, come modo per ridurre la dipendenza della Russia dal dollaro statunitense, ora che le sue riserve di valuta estera all’estero sono congelate[138]. Nel luglio del 2022, già 12 banche partecipavano al progetto pilota[139] e l’autorità monetaria ha ricevuto richieste anche da diverse organizzazioni non finanziarie. La banca centrale dovrà elaborare interazioni transfrontaliere tra il rublo digitale e le valute digitali di altri Paesi per rendere il sistema finanziario russo più indipendente[140], specie dal sistema di controllo mondiale SWIFT[141].

Il Dubai International Financial Center, sede della banca VTB e di molte società collegate al generale Haftar[142]

Un passo simile sarebbe veramente rivoluzionario. Dal 1930, in modo da poter controllare la regolarità dei cambi valutari e dei trasferimenti internazionali di denaro, le più grandi banche centrali del mondo hanno fondato, a Basilea, la BIS Bank for International Settlements, che ogni giorno calcola quanto denaro sia stato spostato ed in quale valuta – ed in questo modo rende possibile incidere sui pagamenti da una qualsivoglia nazione verso l’estero[143]. Nel 1968, la J.P. Morgan ha fondato in Belgio Euroclear, che controlla il traffico globale delle transazioni in titoli, nonché della custodia e delle attività di tali titoli[144] – un’azienda che, a partire dal 2000, ha una concorrente: Clearstream, una creatura della Deutsche Bank[145].

Il codice SWIFT è la sigla che contraddistingue ogni transazione controllata da una di queste tre istituzioni – fino ad oggi qualsiasi transazione avvenga sul pianeta. Se la Russia dovesse uscire dal sistema, ciò vorrebbe dire che il controllo sugli scambi commerciali con Mosca scompare, e nel medio termine che anche gli altri sistemi di controllo del sistema capitalistico verranno superate – senza essere sostituite. Da quel momento in poi, la quantità di denaro in circolo sarà incontrollabile, così come il suo valore. Una prospettiva che crea notevoli preoccupazioni, come è già accaduto con la nascita dei bitcoins. E non è un caso che la maggior parte delle valute elettroniche sia gestita da aziende russe.

Questo passo è necessario, e Putin lo sapeva molto prima di invadere l’Ucraina, come testimoniano i preparativi iniziati già all’indomani dell’annessione della Crimea – come gli accordi per la rappresentanza commerciale a Dubai presi dalla International Bank of Azerbaijan con la Sberbank[146], che è stato il primo passo del trasferimento dei patrimoni afferenti alla Sberbank ed ai suoi clienti (ad esempio la DenizBank di Istanbul) alla Emirates NBD Bank[147]. A ciò sono seguite decisioni come la riduzione dei tassi d’interesse dal 20% al 9,5% per preparare l’economia russa a spostare parte del patrimonio negli Emirati o in Svizzera[148] in vista di una sospensione della Russia dal sistema SWIFT[149] – una sospensione che è arrivata, da parte della BIS, il 10 marzo del 2022[150].

In queste condizioni, per sopravvivere, la Russia ha urgente bisogno di valuta straniera, non importa di quale paese, basta che sia parte del sistema SWIFT e che possa essere garantita dall’oro depositato in Svizzera e dai miliardi piazzati negli Emirati. Non solo in Libia, ma anche nello Yemen, Goznak ha iniziato a produrre banconote e monete e ad allagare il mercato[151]. Allo scopo di poter controllare in qualche modo queste tonnellate di valuta, Goznak ha fondato una società ad Abu Dhabi, di cui ancora non conosciamo il nome[152]. Ciò che si sa è che, da quando anche la Cina ha deciso di sostenere Haftar per creare difficoltà all’Occidente, ciò non accade attraverso un impegno militare, ma attraverso il sostegno allo snodo finanziario creato da Goznak negli Emirati[153].

1° febbraio 2018: Olga Skorobogatova annuncia che la Russia intende far partire un sistema alternativo a SWIFT, basato sui blockchains, con sede negli Emirati e valga per tutta la comunità degli Stati eurasiatici[154]

Uno dei principali manager della zecca russa, la già citata Olga Skorobogatova, ha operato febbrilmente per preparare la rete societaria negli Emirati prima che iniziasse l’invasione dell’Ucraina, in modo da essere sciuri di avere una strada alternativa per le transazioni commerciali nel caso in cui, come poi è avvenuto, gli Occidentali creassero liste nere di sanzioni economiche[155]. Una decisione cui sono seguiti frettolosi trasferimenti di capitali russi a Dubai[156], specialmente nelle casse della VTB Bank, che ha la sua sede nel DIFC Dubai International Financial Center e continua a lavorare nonostante le sanzioni, sotto la protezione della monarchia emiratina[157]. La Central Bank of Russia controlla sia Goznak, sia il 50,1% di Sberbank, sia il 99,98% di VTB – in parte direttamente, in parte tramite l’agenzia per l’amministrazione delle proprietà dello Stato, chiamata Rosimushchestvo[158].

L’idea di uscire dal sistema bancario mondiale non è nuova: già nel 2011 Putin aveva lanciato l’idea di creare un’agenzia alternativa al WTO per le nazioni amiche della Russia, tra cui la Libia, che potessero dare oro, petrolio o altri assets a garanzia delle transazioni internazionali[159] – un’idea che già allora era piaciuta soprattutto al mercato globale delle armi, che preferisce trattare con un paese come la Russia piuttosto che con le leggi restrittive introdotte negli anni dagli Occidentali[160].

Visto in questa prospettiva, il ruolo del minuscolo dittatore di Tobruk diventa quello di una pedina fondamentale in un progetto di proporzioni planetarie, all’interno del quale la Cirenaica assicura alla Russia, grazie all’intercessione degli Emirati, ed al petrolio stoccato sulle coste del Mediterraneo o a Dubai, la possibilità di ignorare le sanzioni internazionali ed usarle per creare un sistema alternativo e parallelo a quello creato nel 1930 dai paesi occidentali. Un progetto nato un passo dopo l’altro durante la presidenza Putin, ma che ha delle radici antichissime, in quelle scuole militari sovietiche nelle quali Haftar ha imparato, insieme ad altri commilitoni, a lavorare come agente doppiogiochista russo all’interno del sistema militare, economico e politico occidentale.

[1] https://web.archive.org/web/20071208122147/http://www.un-museum.ru/projects/30/articles/kuznica.htm
[2] https://tass.ru/encyclopedia/person/haftar-halifa
[3] https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%92%D1%8B%D1%81%D1%82%D1%80%D0%B5%D0%BB_(%D0%BA%D1%83%D1%80%D1%81%D1%8B_%D0%BA%D0%BE%D0%BC%D1%81%D0%BE%D1%81%D1%82%D0%B0%D0%B2%D0%B0)
[4] https://web.archive.org/web/20071208122147/http://www.un-museum.ru/projects/30/articles/kuznica.htm
[5] https://www.washingtoninstitute.org/policy-analysis/russias-growing-interests-libya
[6] https://web.archive.org/web/20071208122147/http://www.un-museum.ru/projects/30/articles/kuznica.htm
[7] https://web.archive.org/web/20071208122147/http://www.un-museum.ru/projects/30/articles/kuznica.htm
[8] https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%92%D1%8B%D1%81%D1%82%D1%80%D0%B5%D0%BB_(%D0%BA%D1%83%D1%80%D1%81%D1%8B_%D0%BA%D0%BE%D0%BC%D1%81%D0%BE%D1%81%D1%82%D0%B0%D0%B2%D0%B0)
[9] https://warheroes.ru/hero/hero.asp?Hero_id=1050
[10] https://lechaim.ru/ARHIV/98/geyzer.htm
[11] https://fy.atomiyme.com/david-abramovich-dragunsky-biografy-karriere-nijsgjirrige-feiten/
[12] https://lechaim.ru/ARHIV/98/geyzer.htm
[13] https://lechaim.ru/ARHIV/98/geyzer.htm
[14] https://lechaim.ru/ARHIV/98/geyzer.htm
[15] https://lechaim.ru/ARHIV/98/geyzer.htm
[16] MIRROR IMAGE
[17] Dragunsky and KGB
[18] https://tass.ru/encyclopedia/person/haftar-halifa
[19] https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%92%D0%BE%D0%B5%D0%BD%D0%BD%D0%B0%D1%8F_%D0%B0%D0%BA%D0%B0%D0%B4%D0%B5%D0%BC%D0%B8%D1%8F_%D0%B8%D0%BC%D0%B5%D0%BD%D0%B8_%D0%9C._%D0%92._%D0%A4%D1%80%D1%83%D0%BD%D0%B7%D0%B5
[20] https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%9E%D0%B1%D0%B0%D1%82%D1%83%D1%80%D0%BE%D0%B2,_%D0%93%D0%B5%D0%BD%D0%BD%D0%B0%D0%B4%D0%B8%D0%B9_%D0%98%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%BE%D0%B2%D0%B8%D1%87
[21] https://www.wikiwand.com/en/Military_academies_in_Russia
[22] https://en.minbarlibya.org/2019/04/11/who-is-khalifa-haftar-libyas-cia-linked-rogue-general-turned-warlord/
[23] https://edition.cnn.com/2019/04/05/africa/libya-khalifa-haftar-tripoli-analysis-intl/index.html ; https://web.archive.org/web/20140519065411/http://www.philly.com/philly/news/nation_world/20140518_ap_b37be9896df04792a20297c0f382ce3b.html?c=r ; http://revolutionaryprogram.blogspot.com/2011_04_01_archive.html
[24] https://www.alestiklal.net/en/view/9636/khalifa-haftar-the-libyan-commander-who-is-close-to-cia-and-supported-by-the-counter-revolution-forces
[25] https://utro.ru/articles/2011/04/27/971571.shtml
[26] https://www.alestiklal.net/en/view/9636/khalifa-haftar-the-libyan-commander-who-is-close-to-cia-and-supported-by-the-counter-revolution-forces
[27] http://edition.cnn.com/2011/WORLD/africa/04/04/libya.rebel.leader/index.html ; https://www.dailysabah.com/politics/libyan-warlord-haftar-cannot-claim-immunity-us-judiciary-says/news
[28] https://www.nytimes.com/2020/02/18/us/politics/hifter-torture-lawsuit-libya.html ; https://www.libyanamericanalliance.org/case-against-haftar
[29] https://www.alestiklal.net/en/view/9636/khalifa-haftar-the-libyan-commander-who-is-close-to-cia-and-supported-by-the-counter-revolution-forces
[30] https://english.alarabiya.net/perspective/profiles/2014/05/24/Old-CIA-links-return-to-haunt-Libya-s-Khalifa-Haftar ; https://www.libyanamericanalliance.org/case-against-haftar
[31] Velichko, born in 1945 in Azerbaijan into a Soviet military family is a retired Major General, from 1986 to 1991 Assistant Chief of the Directorate, Deputy Chief of Combat Service and Training, Acting Head of Division (HQ) of the Directorate of KGB Security Service: https://bezpekavip.com/lenta/veterani-kgb-9-valeriy-velichko
[32] https://yatakviju.mirtesen.ru/blog/43512360670/Otkroveniya-byivshego-ohrannika-Kaddafi-o-ego-zhenskoy-armii-i-o
[33] https://meduza.io/en/feature/2018/11/06/what-is-the-gru-who-gets-recruited-to-be-a-spy-why-are-they-exposed-so-often ; Истории спецслужб. Скрипаль поддерживал “зеленых человечков” – и стал следующим – новости Украины, Политика – LIGA.net
[34] https://www.linkiesta.it/2019/04/haftar-libia-scenari-sarraj-egitto-arabia-francia/amp/ ; https://www.rainews.it/articoli/2022/02/libia-lonu-continua-a-sostenere-abdelhamid-dbeibah-come-premier-f333539b-770f-42e7-ba7e-7bff5ffec064.html ; https://www.rainews.it/articoli/2022/05/libia-scontri-a-tripoli-dopo-larrivo-del-premier-designato-bashagha-b136de97-3c7b-40fb-8124-6991f41c6cae.html
[35] https://www.linkiesta.it/2019/04/haftar-libia-scenari-sarraj-egitto-arabia-francia/amp/
[36] https://www.governo.it/sites/governo.it/files/Libia.pdf ; https://www.osservatoriosullefonti.it/archivi/archivio-rubriche/archivio-rubriche-2017/419-fonti-dell-unione-europea-e-internazionali/1840-osf-3-2017-int-3
[37] https://www.repubblica.it/politica/2022/07/29/news/migranti_elezioni_politiche_barconi_wagner-359574463/
[38] https://www.linkiesta.it/2019/04/haftar-libia-scenari-sarraj-egitto-arabia-francia/amp/
[39] https://www.swissinfo.ch/ita/libia–sarraj-accusa-la-francia–sostiene-il-dittatore-haftar/44917290 ; https://it.euronews.com/2020/07/06/il-petrolio-il-ciad-gli-emirati-libia-perche-macron-appoggia-haftar
[40] https://it.euronews.com/2020/07/06/il-petrolio-il-ciad-gli-emirati-libia-perche-macron-appoggia-haftar
[41] 2019.12.17 Eninco Trading Services Limited London; 2021.12.31 Eninco Trading Services Ltd. London; ENINCO TRADING LTD; GROUPE MADA SARL
[42] https://www.bbc.com/russian/features-38643690
[43] https://www.washingtoninstitute.org/policy-analysis/russias-growing-interests-libya
[44] https://www.bbc.com/russian/features-38643690
[45] https://news.ru/world/haftar-ocherednoj-vizit-palermo/ ; https://ria.ru/20190409/1552532653.html
[46] https://timesofmalta.com/articles/view/cash-bound-for-libyan-strongman-is-seized.746277
[47] https://ria.ru/20161127/1482272875.html ; https://news.ru/world/haftar-ocherednoj-vizit-palermo/
[48] https://www.bbc.com/russian/features-38643690
[49] https://www.bbc.com/russian/features-38643690
[50] https://function.mil.ru/news_page/country/more.htm?id=12108145%40egNews ; https://lenta.ru/news/2017/01/12/libya/
[51] https://www.rbc.ru/politics/01/02/2017/589207539a79473f44a5dfb0 ; https://vz.ru/news/2017/2/2/856272.html
[52] https://www.washingtoninstitute.org/policy-analysis/russias-growing-interests-libya
[53] https://www.dw.com/ru/%D1%87%D0%B5%D0%B3%D0%BE-%D0%B4%D0%BE%D0%B1%D0%B8%D0%B2%D0%B0%D0%B5%D1%82%D1%81%D1%8F-%D0%B2-%D0%BB%D0%B8%D0%B2%D0%B8%D0%B8-%D0%B3%D0%B5%D0%BD%D0%B5%D1%80%D0%B0%D0%BB-%D1%85%D0%B0%D1%84%D1%82%D0%B0%D1%80/a-48223032
[54] https://www.aa.com.tr/ru/%D0%BC%D0%B8%D1%80/%D1%81%D0%B2%D1%8F%D0%B7%D0%B8-%D0%B3%D0%B5%D0%BD%D0%B5%D1%80%D0%B0%D0%BB%D0%B0-%D1%85%D0%B0%D1%84%D1%82%D0%B0%D1%80%D0%B0-%D1%81-%D1%80%D0%BE%D1%81%D1%81%D0%B8%D0%B5%D0%B9-%D1%83%D1%85%D0%BE%D0%B4%D1%8F%D1%82-%D0%BA%D0%BE%D1%80%D0%BD%D1%8F%D0%BC%D0%B8-%D0%B2-%D0%BF%D1%80%D0%BE%D1%88%D0%BB%D0%BE%D0%B5-/1696190#
[55] https://meduza.io/en/feature/2018/11/06/what-is-the-gru-who-gets-recruited-to-be-a-spy-why-are-they-exposed-so-often
[56] https://ria.ru/20180202/1513834267.html ; https://www.kp.ru/daily/25664/825870/ ; https://meduza.io/en/feature/2018/11/06/what-is-the-gru-who-gets-recruited-to-be-a-spy-why-are-they-exposed-so-often
[57] https://news.liga.net/world/news/usilit-vliyanie-moskva-otpravila-300-vagnerovtsev-v-liviyu ; https://www.ifri.org/sites/default/files/atoms/files/sukhankin_russian_military_contractors_africa_ru_2020.pdf
[58] https://www.moscowtimes.ru/2022/05/06/rossiya-nachala-perebrosku-voisk-iz-sirii-v-ukrainu-a20203
[59] https://www.thesun.co.uk/news/7448072/russia-missiles-libya-warlord/
[60] https://www.dw.com/ru/the-sun-%D1%81%D0%BE%D0%BE%D0%B1%D1%89%D0%B8%D0%BB%D0%B0-%D0%BE-%D0%BF%D0%B5%D1%80%D0%B5%D0%B1%D1%80%D0%BE%D1%81%D0%BA%D0%B5-%D1%80%D1%84-%D0%B2-%D0%BB%D0%B8%D0%B2%D0%B8%D1%8E-%D1%81%D0%BF%D0%B5%D1%86%D0%BD%D0%B0%D0%B7%D0%B0-%D0%B3%D1%80%D1%83-%D0%B8-%D0%BA%D0%BE%D0%BC%D0%BF%D0%BB%D0%B5%D0%BA%D1%81%D0%BE%D0%B2-%D1%81-300/a-45819147
[61] https://www.perild.com/2022/09/02/the-final-stage-of-the-russian-championship-in-karting-was-moved-from-the-annexed-crimea-after-the-explosions-in-saki-putins-grandson-should-take-part-in-the-race/
[62] https://www.bbc.com/russian/features-49019951
[63] Molenkade on Nexis
[64] https://www.washingtoninstitute.org/policy-analysis/russias-growing-interests-libya
[65] https://www.telegraph.co.uk/news/2019/03/03/russian-mercenaries-back-libyan-rebel-leader-moscow-seeks-influence/
[66] https://www.csis.org/analysis/moscows-next-front-russias-expanding-military-footprint-libya
[67] https://www.libyaobserver.ly/news/libyan-prime-minister-arrives-russia
[68] https://www.washingtoninstitute.org/policy-analysis/russias-growing-interests-libya
[69] https://russiancouncil.ru/analytics-and-comments/analytics/liviya-boi-v-tripoli-ili-prizrak-novoy-grazhdanskoy-voyny/
[70] https://www.telegraph.co.uk/news/2019/03/03/russian-mercenaries-back-libyan-rebel-leader-moscow-seeks-influence/
[71] http://publication.pravo.gov.ru/Document/View/0001202005290008 ; https://www.dw.com/ru/%D0%BA%D1%80%D0%B5%D0%BC%D0%BB%D1%8C-%D0%BD%D0%B0%D0%BC%D0%B5%D1%80%D0%B5%D0%BD-%D1%80%D0%B0%D1%81%D1%88%D0%B8%D1%80%D0%B8%D1%82%D1%8C-%D0%B2%D0%BE%D0%B5%D0%BD%D0%BD%D1%8B%D0%B5-%D0%B1%D0%B0%D0%B7%D1%8B-%D0%B2-%D1%81%D0%B8%D1%80%D0%B8%D0%B8/a-53624803
[72] https://www.dw.com/ru/%D0%BA%D0%BE%D0%BC%D0%BC%D0%B5%D0%BD%D1%82%D0%B0%D1%80%D0%B8%D0%B9-%D0%BF%D1%83%D1%82%D0%B8%D0%BD-%D0%BD%D0%B5-%D1%81%D0%B4%D0%B0%D1%81%D1%82-%D1%85%D0%B0%D1%84%D1%82%D0%B0%D1%80%D0%B0/a-53648756
[73] https://www.dvidshub.net/image/6220921/russia-deploys-military-fighter-aircraft-libya ; https://www.dw.com/ru/%D1%81%D1%88%D0%B0-%D0%BE%D0%B1%D0%B2%D0%B8%D0%BD%D1%8F%D1%8E%D1%82-%D1%80%D0%BE%D1%81%D1%81%D0%B8%D1%8E-%D0%B2-%D0%BF%D0%B5%D1%80%D0%B5%D0%B1%D1%80%D0%BE%D1%81%D0%BA%D0%B5-%D0%B8%D1%81%D1%82%D1%80%D0%B5%D0%B1%D0%B8%D1%82%D0%B5%D0%BB%D0%B5%D0%B9-%D0%B2-%D0%BB%D0%B8%D0%B2%D0%B8%D1%8E/a-53573504
[74] https://www.trtrussian.com/novosti-rossiya/rossiya-prodolzhaet-vooruzhat-naemnikov-v-livii-2709166
[75] https://www.trtrussian.com/novosti-rossiya/dhrf-v-livii-razmesheny-rossijskie-regulyarnye-vojska-6154270
[76] https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/13316131
[77] https://russiancouncil.ru/analytics-and-comments/analytics/liviya-boi-v-tripoli-ili-prizrak-novoy-grazhdanskoy-voyny/
[78] https://en.minbarlibya.org/2020/03/08/libyan-fuel-smuggling-a-swiss-trader-sailing-through-troubled-waters-3/
[79] https://timesofmalta.com/articles/view/police-did-not-check-whether-suspected-money-laundering-legitimate.934984
[80] https://www.maltatoday.com.mt/news/national/100700/enemed_tanks_stored_smuggled_libyan_oil_brought_by_debonos_ships_investigation#.Y2QrS3bMLIV
[81] https://www.maltatoday.com.mt/news/national/82121/debono_used_false_certificates_and_maltese_notarys_signature_to_gain_ministry_stamp#.Y2QwUXbMLIV
[82] https://www.maltatoday.com.mt/news/national/81526/libyans_long_warned_of_maltese_mafia_smuggling_fuel_across_the_mediterranean#.Y2QwonbMLIV ; https://manueldelia.com/2020/11/darren-debono-alleged-fuel-smuggling-king-in-custody/
[83] https://www.maltatoday.com.mt/news/national/100700/enemed_tanks_stored_smuggled_libyan_oil_brought_by_debonos_ships_investigation#.Y2QrS3bMLIV ; https://manueldelia.com/2020/11/darren-debono-alleged-fuel-smuggling-king-in-custody/
[84] https://manueldelia.com/2020/11/darren-debono-alleged-fuel-smuggling-king-in-custody/
[85] https://www.maltatoday.com.mt/news/national/82332/smuggling_kingpin_got_libyan_politicians_stamp_of_approval_for_fuel_exports#.Y2QxCHbMLIV
[86] https://www.maltatoday.com.mt/news/national/100700/enemed_tanks_stored_smuggled_libyan_oil_brought_by_debonos_ships_investigation#.Y2QrS3bMLIV
[87] https://www.independent.com.mt/articles/2018-02-26/local-news/Darren-Debono-and-other-Maltese-listed-in-US-Treasury-sanctions-6736185349?src=ilaw
[88] https://meduza.io/feature/2019/10/01/ssha-i-malta-zapodozrili-rossiyu-v-sotrudnichestve-s-neftyanymi-kontrabandistami
[89] https://www.maltatoday.com.mt/news/national/96268/russia_blocks_malta_smuggling_sanctions_on_darren_debono#.Y2Q6W3bMLIV
[90] https://timesofmalta.com/articles/view/malta-no-longer-seeking-sanctions-against-alleged-oil-smuggler-gordon.727234
[91] https://timesofmalta.com/articles/view/police-did-not-check-whether-suspected-money-laundering-legitimate.934984
[92] https://timesofmalta.com/articles/view/half-of-satabanks-transactions-were-highly-suspicious.700280 ; https://meduza.io/feature/2019/10/01/ssha-i-malta-zapodozrili-rossiyu-v-sotrudnichestve-s-neftyanymi-kontrabandistami ; https://www.maltatoday.com.mt/business/business_news/97719/americans_told_scicluna_of_concerns_about_russian_cash_in_satabank?fbclid=IwAR3CjgMmjjgsixZAMylUAPv7FNxcI6pykip4GpKMzRzHJih3N1K6zTyr4Yc#.Y2Q8AHbMLIX
[93] https://timesofmalta.com/articles/view/satabank-ordered-not-to-take-further-deposits-into-customers-accounts.692076
[94] https://timesofmalta.com/articles/view/satabank-fined-a-record-3-million-over-money-laundering-breaches.720001
[95] KB INVESTMENTS LIMITED Corporate Family Tree
[96] INOVEST LIMITED Corporate Family Tree
[97] Gordon Debono indicted
[98] https://theshiftnews.com/2020/11/26/police-take-action-on-gordon-and-yvette-debono-one-year-after-the-horse-bolted/
[99] ENINCO TRADING LTD; GROUPE MADA SARL
[100] 2021.12.31 Eninco Trading Services Ltd. London
[101] Rival Eastern Libyan Firm Claims Ready to Sell Crude
[102] 2019.12.17 Eninco Trading Services Limited London
[103] https://ng-check.com/cheyne-petroleum-limited/2696397.html
[104] 2021.06.30 Pillar Resources Limited London
[105] https://www.societe.com/societe/plasti-dore-331904417.html
[106] Fleet Energy Inc. Panama and Dubai
[107] Haftar and Gaddafi_s spy chief meet secretly in Cairo
[108] https://www.maltatoday.com.mt/news/court_and_police/104458/fiau_warning_lawyers_can_launder_criminal_monies_through_sham_litigation#.Y2XJEOSZO3A ; https://lovinmalta.com/news/suspected-maltese-oil-smuggler-is-moving-e2-8-million-through-offshore-companies-with-his-wifes-help/ ; https://www.maltatoday.com.mt/news/national/98413/court_thwarts_bid_to_stop_satabank_15m_release_to_dirty_oil_suspect#.Y2XJReSZO3A
[109] https://www.banknoteworld.com/libya-1-dinar-banknote-2013-nd-p-76-unc.html
[110] https://www.ng.ru/world/2017-10-25/6_7102_livia.html
[111] https://www.ng.ru/world/2017-10-25/6_7102_livia.html
[112] https://www.ng.ru/world/2017-10-25/6_7102_livia.html
[113] https://www.ng.ru/world/2017-10-25/6_7102_livia.html
[114] https://www.bbc.com/russian/features-52861307
[115] https://timesofmalta.com/articles/view/cash-bound-for-libyan-strongman-is-seized.746277
[116] https://timesofmalta.com/articles/view/cash-bound-for-libyan-strongman-is-seized.746277
[117] https://www.rbc.ru/finances/30/05/2020/5ed215739a7947ca2fb28d91
[118] https://archive.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4143562?fbclid=IwAR21JdraXbHIi27lO4xk7zoPRW947Qe_WI_d76TjS8H-AjsvN84c_ckp91I
[119] https://www.dw.com/ru/%D0%BA%D0%BE%D0%BC%D0%BC%D0%B5%D0%BD%D1%82%D0%B0%D1%80%D0%B8%D0%B9-%D0%BF%D1%83%D1%82%D0%B8%D0%BD-%D0%BD%D0%B5-%D1%81%D0%B4%D0%B0%D1%81%D1%82-%D1%85%D0%B0%D1%84%D1%82%D0%B0%D1%80%D0%B0/a-53648756
[120] https://archive.mid.ru/ru/foreign_policy/news/-/asset_publisher/cKNonkJE02Bw/content/id/4143562?fbclid=IwAR21JdraXbHIi27lO4xk7zoPRW947Qe_WI_d76TjS8H-AjsvN84c_ckp91I
[121] https://www.bbc.com/russian/features-52861307
[122] https://www.dw.com/ru/%D0%BA%D0%BE%D0%BC%D0%BC%D0%B5%D0%BD%D1%82%D0%B0%D1%80%D0%B8%D0%B9-%D0%BF%D1%83%D1%82%D0%B8%D0%BD-%D0%BD%D0%B5-%D1%81%D0%B4%D0%B0%D1%81%D1%82-%D1%85%D0%B0%D1%84%D1%82%D0%B0%D1%80%D0%B0/a-53648756
[123] https://www.istockphoto.com/fr/photo/cryptocurrency-digital-or-bitcoin-composant-%C3%A9lectronique-informatique-et-billet-de-gm914629442-251729722
[124] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=OJ:L:2022:259I:FULL&from=EN , pag. 95
[125] https://ru.wikipedia.org/wiki/%D0%93%D0%BE%D0%B7%D0%BD%D0%B0%D0%BA
[126] http://goznak.ru/about/press/news/12679/
[127] https://www.gov.uk/government/news/uk-sanctions-collaborators-of-russias-illegal-sham-referendums
[128] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=OJ:L:2022:259I:FULL&from=EN , pag 95
[129] https://whoiswho.dp.ru/cart/person/878607
[130] https://www.cbr.ru/about_br/skorobogatovaon/
[131] https://www.publish.ru/news/201704_20089797
[132] https://coinsweekly.com/plamet-a-new-material-for-coin-mass-production/
[133] https://russianjeweller.ru/!_news/2021/06/otrasl_21_06_23_04.html
[134] https://uvelir.info/news/28986/
[135] https://goznak.ru/about/today/management/ ; https://inndex.ru/ul/sankt-peterburg/ogrn-1167847225281-2b1-ao-goznak
[136] https://news.bitcoin.com/digital-ruble-much-needed-russias-central-bank-says-wont-delay-testing/
[137] https://news.bitcoin.com/digital-ruble-much-needed-russias-central-bank-says-wont-delay-testing/
[138] https://news.bitcoin.com/digital-ruble-much-needed-russias-central-bank-says-wont-delay-testing/
[139] https://coingeek.com/russia-pushes-plans-for-digital-ruble-to-replace-swift/
[140] https://news.bitcoin.com/bank-of-russia-accelerates-schedule-for-digital-ruble-project/
[141] https://coingeek.com/russia-pushes-plans-for-digital-ruble-to-replace-swift/
[142] https://www.arabianbusiness.com/industries/banking-finance/422471-difc-based-finance-firm-has-licence-suspended-by-regulator
[143] https://www.bis.org/about/index.htm
[144] https://www.euroclear.com/en.html
[145] https://www.ecb.europa.eu/paym/pol/activ/clearing/html/index.en.html
[146] https://www.sberbank.com/investor-relations/ir/news/article?newsID=200006324-1-2&blockID=7&regionID=77&lang=en&type=NEWS
[147] https://www.emiratesnbd.com/en/media-centre/media-centre-info/?mcid_en=780
[148] https://www.bullionstar.com/gold-university/central-bank-gold-policies-bank-russia
[149] https://www.wionews.com/world/central-bank-of-russia-hikes-key-rate-to-20-from-95-amid-sanctions-457421
[150] https://english.alarabiya.net/business/banking-and-finance/2022/03/10/Bank-for-International-Settlements-suspends-Bank-of-Russia- ; https://www.dlapiper.com/es/spain/insights/publications/2022/03/explaining-swift-and-recent-actions/ ; https://www.zawya.com/en/markets/currencies/russias-central-bank-downplays-role-of-dollar-euro-at-home-and-globally-mct25m8f
[151] Yemen currency clash deepens crisis in war-torn country
[152] Goznak in the Emirates; https://academic.oup.com/book/41882/chapter-abstract/354711127?redirectedFrom=fulltext
[153] UAE implicates China in Libya conflict – Emirates Leaks ; The Geopolitics of China’s Libya Foreign Policy (chinamed.it)
[154] https://banks.am/en/news/fintech/15026
[155] Olga Skorobogatova in the Emirates
[156] https://www.vox.com/world/23283965/russia-sanctions-united-arab-emirates-dubai-emirates-finance-money-yachts
[157] https://www.privet-russia.com/russian-banks-dubai-uae/
[158] http://www.compromat.ru/page_10394.htm ; https://en.wikipedia.org/wiki/Central_Bank_of_Russia#Subsidiaries
[159] Russian presidential aide interviewed on economy
[160] Russian arms exporters_ performance_ defence industry integration efforts viewed

 

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CAT: Medio Oriente, Russia

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