La musica bisestile. Giorno 150. Caterina Valente

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18 Novembre 2018

La cantante italiana più famosa al mondo non è Mina, ma Caterina Valente, chitarrista, voce stupenda, amica e sodale di Audrey Hepburn, femminista cortese ed aristocratica, un’artista che canta in otto lingue ed è famosa ovunque, tranne che da noi – perché noi dimentichiamo tutto, purtroppo

 

PERSONALITÀ

 

Accanto a Mina, la più grande cantante italiana di tutti i tempi, è certamente Caterina Valente. Come Mina, abita oramai da tantissimi anni a Lugano. Solo che non lo sapete, perché lei si è sempre rifiutata di apparire nelle trasmissioni nazionalpopolari di vecchie glorie che, umiliandosi, guadagnano gli ultimi spiccioli ripetendo senza voce i loro successi tramontati da secoli. Nulla di tutto questo: Caterina Valente, splendida cantante, ottima chitarrista e brillante showgirl, è l’artista italiana che ha venduto più dischi al mondo (oltre 60 milioni), ma raramente in italiano.

“Personalità”, 1960

Perché lei parla e canta in otto lingue differenti, era amica del cuore di Chico Barque de Hollanda, Bing Crosby, Ella Fitzgerald e Frank Sinatra, in Germania è tra le dieci artiste più popolari di sempre, in Israele ed in Svezia ci sono strade intitolate a lei, ed è ancora in vita. Ho scelto il suo migliore album italiano, e ci ho aggiunto un suo famosissimo duetto con Dean Martin, che spero vi farà morire dal ridere e piangere di commozione. Per avere un’idea della sua personalità, veniva nominata in coppia con Audrey Hepburn: moderna, sfrontata, ma sempre composta e cortese.

Corrado disse di lei: “Non mi è mai più successo, né prima né dopo, in tutta la carriera. Mi intimidiva a tal punto che non sapevo come salutarla, ero come congelato e dondolavo incerto sulle gambe, e lei se ne accorse, mi diede una pacca sulla spalla, facendo una giravolta e ridendo, ma in quel gesto così cameratesco mise tra me e lei 100 metri di distanza. Ha il sangue blu, ne sono certo, e non ho mai visto nessun artista così pignolo e professionale”.

A lei, oltre brani straordinari (specie quelli in portoghese, che amo particolarmente, perché è una grande musicista di bossanova), mi legano due ricordi indelebili. La nostra prima TV, in bianco e nero, in Via Sebastiano Ziani, e lei che appare. Io sono un topolino piccolo piccolo, e saluto: mamma è in televisione. Me ne ricordo in un flash, eppure, se calcolo con precisione, probabilmente avevo solo tre anni. Assomigliava a mamma in molte cose, di cui è inopportuno parlare.

Il secondo ricordo: ero stato invitato ad una trasmissione della TV tedesca come pubblico, e ci ero andato perché pagavano 30 marchi (15 Euro) e davano la cena a buffet, ed in quel momento per me entrambe le cose valevano moltissimo. Me ne fregavo altamente, il programma non la conoscevo, ma c’era lei, ed aveva già quasi 70 anni. Fu l’unica a cantare dal vivo, “La ragazza del Pireo” di Melina Mercouri (Ta pedia tou Pireu, cantata in greco!), ed era talmente brava che ne restai tramortito, sia per le due canzoni, sia per come era rimasta a chiacchierare, in tedesco, con il moderatore, senza il benché minimo accento italiano. Ho grande rispetto per Laura Pausini (non mi piace ciò che canta) ma la signora Valente, ve lo assicuro je dà ‘na pista.

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CAT: Musica

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