La musica bisestile. Giorno 339. The Monty Python

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21 Febbraio 2019

Il più importante gruppo di vaudeville mai esistito riesce nel miracolo di fare una satira che l’intero mondo capisce e sulla quale riesce a ridere, nonostante sia dissacrante senza compromessi

THE MONTY PYTHON SINGS

 

Non credo che abbia senso descrivere la storia di questo gruppo, unico al mondo, di autori ed attori, che ha regalato davvero tanto alla storia della cultura e dell’arte mondiale. Si tratta di una delle prime produzioni, storicamente, su cui abbiano riso tutti i popoli, e che si è permesso di sfottere Gesù nello stesso film in cui i centurioni romani vengono presentati come una pletora di viziati ed effeminati gestori della corruzione (con la scena indimenticabile in cui la pattuglia romana costringe Brian, dopo aver corretto la frase di odio contro l’invasione romana, a riscrivere la frase corretta su tutti i muri della città). Ma sull’essere effeminato, i Monty Python non risparmiano nemmeno i taglialegna canadesi. Il loro messaggio è: diffidate di chi sembra violento, spesso si tratta di gente con problemi di repressione sessuale.

“Monty Python sings”, 1989

La gag sulla differenza tra la famiglia cattolica e protestante (“The Meaning of life”) è stupenda. Il padre cattolico, che ha decine di figli, li vende alle case farmaceutiche, ma la mamma protestante, mentre suo marito insulta i cattolici, sospira sognante alla vita sessuale straripante che a lei è negata. L’intero film “The meaning of life”, non a caso il lavoro finale, prima che il gruppo si sciogliesse ed ognuno dei suoi componenti prendesse un’altra (fortunata) strada individuale, attacca tutto il nostro modo di vivere, e non risparmia nessuno, nessuna religione, nessuna politica, nessuna classe sociale. Nella scheda precedente ho presentato le caratteristiche fondanti del teatro musicale denominato Vaudeville.

Ebbene, i Monty Python sono stati gli epigoni di questo genere, i migliori, i più famosi, finora insuperati, i primi che (come ho già detto) fossero comprensibili e godibili ovunque nel mondo. La musica scritta dal gruppo di autori risponde quindi ai criteri propri del Vaudeville, con delle melodie che le nostre orecchie riconoscono come familiari ed un’orchestrazione lontanissima dal rock, ma fondata sulla tradizione dell’operetta e della musica popolare che ha dominato la cultura europea fino alla Seconda Guerra Mondiale – ovvero fino ad un attimo prima che le proposte culturali provenienti dall’America prendessero il sopravvento.

Il coro dei crocifissi che, fischiettando allegramente, spara “guarda sempre alla parte bella della morte, fallo prima di tirare il tuo ultimo respiro”, è l’iperbole stupenda e rocambolesca di una generazione di intellettuali che dissacra con assoluta eleganza tutti i miti fondanti di un modo di vivere, fatto di divieti ed obblighi, e che, in un mondo nuovo e liberato, emancipato e laicizzato, si muove, sorridendo, alla ricerca di principi comuni nuovi e globali. Per questo, i Monty Python, anche se inglesi, abbiamo diritto noi tutti a rimpiangerli.

 

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CAT: Musica

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