Fattore Salvini: analisi di un’ascesa

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22 Novembre 2014

Se ne discute in continuazione tra social, riviste, televisioni e giornali del fenomeno Salvini. L’atteggiamento è spesso quello del tifoso, della cronaca quotidiana, delle prese di posizione spicciole o della superiorità culturale-antropologica al leader della Lega.

Sono maturi i tempi di un’analisi tecnica dell’ascesa leghista. Procediamo per punti:

– Utilizzo dei social. Salvini usa Facebook e Twitter in continuazione, con un linguaggio semplice e con riferimento a fatti quotidiani. La sua pagina è terza per fan dopo Grillo e Renzi, primo e secondo a capire le potenzialità della rete. E’ quella che sale più rapidamente, oggi ha quasi mezzo milione di like. Straccia qualsiasi competitor di centrodestra. Ha investito forte nel settore e la strategia paga.

– Ha creato un brand: maglietta, felpa o polo, barba via di mezzo, jeans e look da periferia. Se pensi a Salvini, lo immagini così.

– Ha ripulito la Lega, tanto che mediaticamente esistono solo lui e Tosi. Questo gli permette tirate sull’onestà e una credibilità superiore a chi si accompagna ai vecchi scheletri.

– Si concentra su tre obiettivi chiari e tangibili a tutti: fisco, immigrazione, euro. La terza passerà presto in secondo piano per avvolgere elettori più moderati. A questo si aggiunge una battaglia più specifica delle pensioni su cui coagula una parte di elettorato. Trasmette l’idea della concretezza e di chi coltiva “la realtà effettuale della cosa”. Contesta ogni scelta di Renzi, così da apparire unica e seria opposizione.

– Sfrutta lo spazio vuoto e prova a costruirsi una rappresentanza internazionale: va da Putin sfruttando il fascino dell’uomo forte ed in Corea del Nord per mostrarsi curioso verso il diverso andando sui giornali. In Europa si lega alla Le Pen (altro storia di successo) su due-tre principi base. Coinvolge docenti ed intellettuali per accreditarsi con l’elettorato medio-alto.

– Guadagna su avversari e competitor modesti nel proprio campo, spesso immobili, superati dalla storia o dalla linea incerta. Ha cannibalizzato gli alleati ed ora ha le condizioni necessarie per spersonalizzare la Lega ed azzannare elettoralmente vecchio centrodestra e grillini.

– Sfrutta la supponenza, il buonismo e il radical-chicchismo filo-governativo, deride personaggi spesso invisi alla grande maggioranza degli italiani (leggi Alfano e renzisti vari).

-Conosce la mobilità e la velocità dell’elettorato: indicativa la frase “non m’interessano i voti di destra o sinistra, voglio quelli di chi è d’accordo con noi”. Utilizza un giochino che funziona sempre con gli elettori: la colpa è degli altri (Europa, Renzi ecc), ma mai degli italiani tout court.

 

Nell’analisi dei fenomeni politici mai bisogna dimenticare Machiavelli. La sempre valida lezione per cui la politica ha metodi, cause, schemi e tecniche. Per capire cosa sta succedendo nella politica e nel centrodestra italiano è necessario ristabilire l’oggettività. Così da interpretare e rispondere senza partigianerie, strategie suicide, ampollosità e snobismi.

TAG: centrodestra, lega nord, salvini
CAT: Parlamento, Partiti e politici

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