Elezioni in Molise, un’operazione di marketing riuscita alla perfezione

21 Aprile 2018

Un capolavoro. Non ci sono altre parole per definire la riuscitissima operazione di marketing territoriale messa in atto, a sua insaputa, dall’ex governatore del Molise, Paolo di Laura Frattura. L’amministrazione uscente, che ha preferito evitare l’election day con le Politiche del 4 marzo, è vero che ha fatto spendere più soldi pubblici per la nuova competizione elettorale delle Regionali, ma è riuscita a calamitare le attenzioni di tutta la Nazione sul Molise dimenticato e bistrattato. Diventato ora “ombelico del mondo” e possibile chiave di volta per  sbloccare le trattative di Governo ancora in alto mare nella Capitale.

Così il territorio molisano è diventato preda dei big della politica. Arrivati in massa a caccia di voti battendo il territorio palmo a palmo. Il Molise esiste e ora lo ha scoperto anche chi da queste parti non c’aveva mai messo piedi. Né tantomeno aveva intenzione di farlo, almeno fino a un mese fa. Se per lor signori il tour in Regione è stato una mera opportunità politica, per il Molise ha rappresentato una grande opportunità di mostrarsi al mondo. Dal mare alle montagne, dal brodetto di pesce al caciocavallo, dai resti dell’antica città romana di Altilia a quelli sanniti di Pietrabbondante (nella foto), passando anche per alcuni dei ritrovamenti più antichi della storia dell’umanità collocati nel Museo del Paleolitico di Isernia.

Benvenuti in Molise! Dove per arrivarci, però, è ancora un’Odissea. Potete scegliere tra strade dissestate e un treno ad andamento lento. Non se n’è accorto però Silvio Berlusconi arrivato in elicottero e che dall’alto ha potuto apprezzare le montagne molisane. Appena atterrato il Cav ha esclamato: “Bisognerebbe andare almeno una volta in elicottero da qui a Roma” – insomma un viaggetto alla portata di tutti –  “Una montagna e una valle: è stupendo”. Ma a Silvio non è dispiaciuta neanche la vista mare. E soprattutto il brodetto alla termolese. Che, a giudicare dalle foto, è stato gradito anche da Salvini. Il segretario del Carroccio è andato oltre pappandosi pure il pancotto con relativo post di gradimento: “Pane abbrustolito, aglio e cipolla, prezzemolo e broccoli: buono!”. Quella cipolla apprezzata anche da un esperto del settore come Oscar Farinetti: lui sì, senza piaggerie a sfondo politico, ha lodato la cipolla di Isernia (ogni anno 28 e 29 giugno c’è una Fiera ad hoc), magari accompagnata da un buon bicchiere di Tintilia (vino Doc prodotto solo in Molise). Che Salvini ha potuto gustare al Vinitaly. Di Maio, invece, si è buttato sui caciocavalli. D’altronde il suo candidato governatore viene dall’Alto Molise.

È stata anche questa la campagna elettorale in salsa molisana. Tra prelibatezze e folle oceaniche di persone nelle piazze, come nelle migliori sagre di paese. Per arrivare alla serata dei comizi finali con l’invasione di Campobasso. Come accade soltanto nell’annuale sfilata dei Misteri per il Corpus Domini (quest’anno il 3 giugno). Quella dei politici per fortuna è finita. I molisani ringraziano per la visibilità, ma adesso pretendono risposte concrete. Non miracoli. Chiunque sia il vincitore.

TAG: elezioni 2018, Elezioni Regionali 2018, Molise
CAT: Partiti e politici

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