Finocchiaro: utero in affitto pratica indegna della persona umana. E Nichi?

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29 Febbraio 2016

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9 febbraio 2016.

Beppe Sala ha appena vinto le primarie di Milano, Carlo Conti si prepara a condurre Sanremo e Beppe Grillo lascia libertà di coscienza ai suoi circa il voto sul DDL Cirinnà.

Quel giorno, il PD è impegnato a spiegare al Parlamento e al Paese intero che la proposta di legge sulle Unioni Civili non ha nulla, ma proprio nulla a che spartire con la pratica dell’utero in affitto.

Sentite le senatrice Dem Anna Finocchiaro, su Repubblica: “Depositerò una legge per la messa al bando universale della pratica dell’utero in affitto”, tuona. “Lo farò in nome della dignità della persona umana e per la tutela dei diritti di ogni bambino”.

Ed ecco come la Finocchiaro parla della maternità surrogata nel suo intervento in aula:

“La mia contrarietà alla maternità surrogata non si fonda solo sull’inaccettabilità dello sfruttamento del corpo di una donna. Mi rincresce, ma non posso nascondere che esistano donne che, fuori da condizionamenti economici, sessisti o familiari, decidano liberamente di portare avanti una gravidanza su commissione. Io lo trovo inconcepibile (…) ma la mia ostilità si fonda anche su un’altra ragione: quella secondo cui la maternità surrogata è finalizzata alla produzione di corpi destinati allo scambio, spesso economico. Si tratta di bambini destinati ad essere prodotti da madre surrogate, su commissione, per essere destinati allo scambio: questo è il punto!”.

Insomma: quando si dice una posizione netta! Così netta che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi rilancia: “Serve una battaglia culturale contro l’utero in affitto, una battaglia che non solo le donne hanno il diritto di fare”.

E attenzione, perché il 12 febbraio si rischia la crisi internazionale. Il premier infatti dichiara testuale “sono fortemente contrario alla maternità surrogata. Bisogna fare di più per metterla al bando non solo in Italia ma anche negli altri Paesi in cui ora è legale”. Insomma, il Governo eserciterà “pressioni” affinché la piaga dell’utero in affitto venga finalmente debellata.

Del resto Livia Turco, ai tempi promotrice dei DICO, sulla maternità surrogata non ha mai avuto l’ombra di un dubbio. Sentitela il 9 dicembre 2015:

“pratica abominevole che riduce il corpo della donna alla più bieca forma di mercificazione”.

Passano venti giorni.

28 febbraio 2016. Mentre non si hanno ancora notizie di quali siano queste iniziative che il governo italiano intende prendere nei confronti degli Stati Canaglia in cui la pratica “contraria alla persona umana” è invece di gran moda, arriva la notizia che nello Stato della California, Nichi Vendola e il compagno Ed Testa (o Testa Ed, che dir si voglia) annunciano di essere  freschi beneficiari della pratica suddetta.

Matteo Salvini dichiara: “questo è disgustoso egoismo”.

Il giorno dopo, Laura Boldrini ammette di avere “molte riserve” sull’utero in affitto ma difende Vendola dagli attacchi “volgari e sguaiati”.

Ma a quali attacchi si riferisce la Boldrini? A Salvini che gli ha dato dell’egoista, o alla Finocchiaro che gli ha dato del perpetratore di pratiche contrarie alla persona umana?

E questa “messa al bando universale” della maternità surrogata che la Finocchiaro ha così intensamente perorato, entrerà in vigore prima o dopo che Nichi, Ed e il piccolo Tobia Antonio saranno tornati sul suolo italico? Per il bene di Tobia Antonio, speriamo dopo!

E che dire di queste terribili pressioni che il premier dal polsino di ferro ha annunciato il 12 febbraio? Da Toronto a San Francisco passando per Terlizzi si vivono ore drammatiche in attesa delle decisioni irrevocabili provenienti da Rignano sull’Arno.

*nella foto “Louie”, stagione 5 episodio 1. Una satira sulla maternità surrogata fatta dal comico oggi più famoso e apprezzato negli States.

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CAT: Partiti e politici

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