Attento alle chiappe caro Matteo

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21 Aprile 2015

Largo ai Vecchi

 

Non ho grande simpatia politica, devo ammetterlo a mio danno, per Romano Prodi e la sua ricomparsa ogni volta mi fa sorgere sospetti e preoccupazioni. In questo caso ha presentato un suo libro biografico nel quale dice tutto tranne le cose che avrebbero potuto essere interessanti come, per esempio, perchè mai conosceva la prigione di Moro e non ne ha parlato se non al suo socio Cossiga. Son cose lontane e terribili che giustificano il declino politico del nostro Paese, ma oggi egli appare accanto a Enrico Letta che dichiara di volersi dimettere dal Parlamento il primo settembre( sic). Nel frattempo Prodi suggerisce per la pace del mediterraneo di non comprare più petrolio dalla Libia. Si noti che gli unici pozzi che funzionano ancora in Libia, grazie a non si sa a quali manovre, sono quelli dell’ENI con cui Prodi ha avuto molti contrasti nel corso delle sue visite internazionali. Nel libro poi si descrive, con rabbia sottointesa, l’incontro che Prodi ha avuto prima dell’elezione del Presidente della Repubblica con Matteo Renzi nel quale il Presidente gli offriva l’appoggio per un importante incarico all’ONU laddove ben altro si può immaginare che fosse l’interesse dell’interlocutore.
Ho messo giù queste annotazioni, a cui se ne potrebbero aggiungere molte altre, nel momento in cui la sinistra del PD sta tentando di modificare la legge elettorale in votazione alla Camera e Renzi deve ricorrere a sistemi molto “ruvidi” per cercare di portare la legge all’approvazione. E’ noto che con questa legge Renzi pensa di completare la sua operazione di rottamazione e molti parlamentari del PD non rivedranno la comoda aula di Montecitorio. Dunque questa è l’ultimo disperato attacco che i nemici di Renzi possono fare per bloccarlo e non è detto che la sinistra del PD per l’occasione non si allarghi per esempio ai giovani turchi se l’operazione potesse dare l’impressione di riuscire. Per questa ragione Prodi è calato a Roma? Ci sono vecchie solidarietà che noi non conosciamo e le scopriremo solo quando la legge sarà votata e mandata alla firma del Capo dello Stato.
Letta ha dichiarato che il suo rapporto con Renzi è “sereno” che è un aggettivo, nell’attuale contesto, che suona come un digrignare di denti.
Renzi non ha solo all’interno del suo partito i nemici ma anche fuori se si leggono i fondi del Corriere della Sera capofila di un’opposizione sotterranea e, talvolta, giustificata. Non sappiamo nell’ambito del Vaticano che cosa si pensi e come si operi ma certo anche li Renzi ha qualche nemico e, forse, perso qualche amico con la vicenda Lupi/ Cl.
Attento alle chiappe caro Matteo.

TAG: enrico letta
CAT: Partiti e politici

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