la sinistra è donna
C’è qualcosa che non funziona nella sinistra italiana: se ci fate caso, i suoi protagonisti sono tutti uomini.
Non è solo una questione di quote rosa o di troppi galletti nel pollaio: il punto è che la sinistra, nella sua essenza, è donna.
La sinistra è donna nel linguaggio, perché rifugge dall’aggressività e sceglie parole anche dure, ma sempre rispettose.
La sinistra è donna nel metodo, perché preferisce la discussione – anche sfinente – al proclama altisonante; perché vuole condividere le scelte, anziché ubbidire all’uomo solo al comando.
La sinistra è donna nel merito, perché non pensa solo a vincere, ma si preoccupa di chi non ce la fa; perché non fa differenze tra chi è differente; perché sa che bisogna avere cura dell’ambiente in cui si vive.
Il futuro della sinistra dovrebbe essere affidato alle donne: loro sanno avere la pazienza, lo spirito di sacrificio, l’umiltà, il pragmatismo che servono per far nascere qualcosa di nuovo, qualcosa che somigli a loro, che sia infinitamente lontano dallo squallido machismo delle destre.
Sono tante le donne capaci nella sinistra italiana. A loro dico: coraggio, è il momento di farsi avanti
3 Commenti
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Bene, benissimo, faccia almeno un nome, se non più, per favore. Di donna/e di sinistra, con le caratteristiche da lei ben descritte qui e capaci di mettere in pratica i principi enunciati. Altrimenti sembra, il suo articolo, una dichiarazione di intenti, bellissima e auspicabile, condivisibile ma… un po’ utopistica. Eufemismo, per non dire fondamentalmente teorica. Nomi di donne, allora, nomi che portino programmi a sintesi di tutto, con progetti proposte soluzioni che esistono e pronte da essere applicate. Lo afferma da tecnico che sono, uomo, ma non me ne voglia. Sono a disposizione per fare, seguendo donne che aprano la strada alle cose da fare che sono tante e urgenti. Dai, allora, fuori i nomi, non c’è + tempo da perdere.
Gentile sig. Baudino, mi sembra inelegante usare questa piattaforma per fare quella che potrebbe sembrare propaganda elettorale. Le donne della sinistra a cui alludo esistono, anche se hanno molta meno visibilità dei loro colleghi maschi; non capisco però perché chiedere solo alle prime – e non ai secondi – “programmi a sintesi di tutto, con progetti proposte soluzioni pronte da essere applicate” :)
Simply perché il problema lo pone lei. Non e’ questione di uomini o donne, ma di progetti! Scusi l’enfasi. Cordialità. MB