Pisapia : “Come voto lo dirò più avanti”. E sono subito insulti

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4 Ottobre 2016

Pisapia, dalla Gruber dice :
È presto per chiedermi se votare sì o no al referendum, mancano due mesi e un giorno al voto“.

Subito parte l’offensiva contro di lui.

Immediatamente nella sua pagina facebook Andrea Scanzi gli ricorda che “il quesito è chiaro”, che quella di Pisapia è “una pavida melina” e chiude dicendo : “Si rimane ai Parri e Calamandrei. Che io, caro Giuliano, se mi perdoni l’ardire, preferisco di gran lunga ai Verdini e alla Boschi. Con questi distinguo e paraculismi ci avete un po’ davvero frantumato i coglioni.”

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Questo atteggiamento in base al quale non solo chi vota Si, ma anche semplicemente chi dice di voler riflettere è considerato un traditore, un pavido, oppure, come succede in molti altri casi, un disinformato, un ignorante, oppure un imbecille, rischia di risultare controproducente.

Esiste ancora un 30% di indecisi.
Come si fa ad essere indecisi?
Può capitare per tanti motivi:
1) alcune parti della riforna convincono, altre no;
2) si ritiene necessario approfondire una materia complessa;
3) si diffida di alcuni fautori del no o di alcuni fautori del sì;
4) non si condividono gli allarmismi, nè quelli degli altri;

Pretendere che gli altri ragionino con la nostra testa e adottino le nostre argomentazioni è ridicolo.
Cercare di conquistare gli indecisi alla causa, insultandoli non appena hanno un dubbio, equivale a consegnarli al fronte avverso.
Gli insulti a Pisapia, fino ad ieri lodatissimo alfiere di una sinistra coraggiosa e innovativa, di cui immediatamente si è riempita la bacheca di Andrea Scanzi, sono un segno dell’intolleranza con la quale molti fautori del No stanno affrontando questa campagna referendaria.
E anche, quasi sicuramente, un grossolano errore.

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TAG: Andrea Scanzi, lilli gruber, Pisapia, politica, Referendum costituzionale
CAT: Partiti e politici

6 Commenti

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  1. evoque 8 anni fa

    Non ho ben capito perché l’opinione dello Scanzi dovrebbe essere così significativa da essere citata integralmente. Avendo frequentato il Fatto on line, conosco bene il livello (basso) delle polemiche imbastite da questo signore: nomignoli, critiche sulla fisicità delle persone, ovviamente, il tutto rivolto sempre e solo ai “nemici”. Non ricordo di avere mai letto suoi articoli ben argomentati. Ma ha ragione lo Scanzi, il pubblico a cui si rivolge è poco incline alla razionalità,molto invece all’insulto, alla grossolanità, al tifo. Tout se tient.

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  2. mabau-smart 8 anni fa

    Perchè Parisi non si è più candidato a Sindaco di Milano? E’ una cosa che non ho capito. Per il resto, credo lecito rispettare il parere di ognuno. Anche quello di riservarsi di dire la propria opinione quando crede.
    Personalmente non riesco ad inquadrare Parisi, talvolta ambiguo. Ma questo è un tipico atteggiamento di uomini di sinistra e della crisi che attanaglia in generale tutto il sistema politico italiano: ambiguità e decisionismo indeciso… quest’ultimo più di destra. Mah, vedremo. Mi sento confuso.

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    1. evoque 8 anni fa

      Pisapia aveva detto da subito che avrebbe svolto un solo mandato. Ha mantenuto la parola.

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  3. mabau-smart 8 anni fa

    Scusatemi, qui pro quo INTENDEVO PISAPIA…. non Parisi…. sono confuso davvero!!!!!!

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  4. silvia-bianchi 8 anni fa

    Al di là delle consuete coloriture linguistiche di Scanzi, direi che c’è una non piccola differenza tra un elettore qualsiasi, che può essere ancora indeciso perché non si è sufficientemente informato o perché non si sente abbastanza preparato, e un membro della classe dirigente del Paese, che molti indicano come il futuro leader di una futura nuova sinistra… chi vuole essere dirigente dovrebbe essere, per definizione, almeno un passo avanti alle persone che intende “dirigere”

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  5. filippo-cusumano 8 anni fa

    Silvia, leggo adesso il tuo commento.
    Dici in pratica che Pisapia, essendo un dirigente politico di un certo livello, dovrebbe essere preparato politicamente e quindi, presumo, pensarla…come te.
    Non so perchè, ma quello che dici, più garbatamente di Scanzi, mi fa pensare ad un articolo che ho letto oggi, su lettera 43, sul maccartismo di sinistra che sta venendo fuori in occasione di questo referendum.

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