Governo

Matteo Salvini vuole trasformare l’Italia nel Far West

L’ultima “strabiliante” proposta del vicepremier e del suo partito è impedire che venga indagato “il tutore dell’ordine che colpisca, ferisca o uccida chi si è reso protagonista di un atto delittuoso”. Ovviamente la norma sarebbe incostituzionale

20 Giugno 2025

Matteo Salvini non si smentisce mai. Quando si tratta di fomentare la parte più sottosviluppata del popolo è sempre in prima linea. L’ultima perla del capo del Carroccio cavalca il caso dell’omicidio del brigadiere Carlo Legrottaglie, ucciso durante una sparatoria con due rapinatori. Nell’0perazione successiva, condotta dal viceispettore Ivan Lupoli e dal sovrintendente Giuseppe Cavallo, uno dei due malviventi è stato ucciso. Come da prassi, la Procura ha aperto un’inchiesta indagando i due per omicidio colposo. Nulla di scandaloso, come si vorrebbe far credere: quando muore qualcuno in queste circostanze i giudici accertano l’accaduto e poi, nella quasi totalità dei casi, assolvono gli imputati.

Matteo Salvini e il sogno del poliziotto “intoccabile”

Poche ore dopo, palesando per l’ennesima volta una certa “allergia” ai valori della nostra Costituzione, il vicepremier ha lanciato la proposta: “La Lega – ha scritto Matteo Salvini sui social – sta formalizzando una proposta da portare in Parlamento, secondo cui un tutore dell’ordine che, nell’esercizio della sua professione, colpisca, ferisca o uccida chi si è reso protagonista di un atto delittuoso, non può e non deve essere indagato”. A studiare un testo normativo per portare in Parlamento questa genialata, ci starebbe pensando il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, un fedelissimo del leader leghista. Non è la prima volta che i leghisti e i fratellini d’Italia propongono una sorta di “scudo penale” per gli agenti, già nel contestato decreto Sicurezza era stata inserita una norma che prevedeva l’impunità, una norma poi rimossa perché lo stesso ministero dell’Interno aveva giudicato il provvedimento incostituzionale.

Il sogno delle frange estremiste dell’attuale governo, ben rappresentate da Matteo Salvini, è quello di avere un poliziotto “intoccabile”, un giustiziere protetto da un’immunità che possa utilizzare tutti i mezzi a disposizione per combattere il crimine, ma anche chiunque infastidisce il potere costituito, magari con una manifestazione pacifica. Una follia se si pensa al recente passato del nostro Paese, dal caso Cucchi (Salvini ancora non si è scusato con la famiglia, ndr) alla barbarie che si consumò al G8 di Genova. Una follia se si pensa anche al presente, se si guarda ai tanti reati commessi da uomini in divisa, ai tanti delitti consumati con armi d’ordinanza. Nel pacchetto Sicurezza approvato non c’è una norma sull’immunità, ma lo Stato paga fino a 10 mila euro di spese legali per gli agenti che vanno a processo: una follia.

La corsa a fomentare la pancia del popolino

Ormai da molto tempo, nel nostro Paese, una parte politica utilizza casi di cronaca per agitare il popolino, sdoganando un linguaggio aggressivo e proponendo norme folli. Se poi il caso di cronaca vede coinvolto un immigrato, ancora meglio: con un unico proclama si fomenta rabbia sociale, odio verso gli stranieri e razzismo. Nel caso che dell’omicidio del brigadiere Legrottaglie, ad aprire le danze ci ha pensato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha ricevuto al Viminale i due agenti e ha proposto di intitolare loro una medaglia al valore. Perché solo a loro e non a tutti gli altri agenti che ogni santo giorno assicurano alla giustizia dei malviventi? Probabilmente perché gli altri non sono utili a creare un caso mediatico e quindi si devono accontentare delle loro paghe da fame, senza neanche mezza medaglia al valore o un post celebrativo sui profili social di Matteo Salvini.

 

 

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