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Partiti e politici

Cari “onorevoli”, fate un regalo alla Sicilia: dimettetevi!

di Giuseppe Alberto Falci
9 Luglio 2015

La Sicilia come la Grecia, recitano i titoli dei quotidiani nazionali e regionali. Anzi. La Sicilia è la Grecia d’Italia, corregge il tiro chi conosce il bilancio dello Stato. Il default è dietro l’angolo, gli sprechi continuano, l’immobilismo di una regione, che avrebbe tutte le caratteristiche per primeggiare nella classifica dello Stivale, è nei fatti. E’ in una “rivoluzione”, termine abusato da Rosario Crocetta e dal suo cerchio magico, mai iniziata: una rivoluzione mancata. Eccola lì, quindi, la cifra di una stagione che avrebbe dovuto segnare il cambio di passo. Che ha illuso siciliani e non sbandierando “legalità e antimafia”, altri due termini abusati dal governatore siciliano e dai suoi fedelissimi. Una regione che ragiona con vecchie logiche, come se il disco si fosse fermato agli anni delle “maggioranze variabili” e dei “rimpasti” per far ripartire l’azione dell’esecutivo. Non c’è speranza. Perché all’indomani della direzione regionale del Pd lo storytelling è rimasto lo stesso. Un governicchio per tirare a campare altre sei, nove, dodici mesi, magari chissà per arrivare al 2017. Insomma, più indennità e più vitalizi per tutti. Ecco perché verrebbe voglia di urlare: “Onorevoli, dimettetevi tutti! Per favore, per una volta fate un regalo  alla Sicilia!”.

Twitter: @GiuseppeFalci

 

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