La cura del corpo non può prescindere dalla cura profonda del sé

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24 Gennaio 2021

“Cova il malessere di tanti giovani ricchi ma mediocri: non sa bene cosa fare di se stesso”

 

Cosa spinge un giovane di 30 anni a togliere la vita ai suoi genitori? Benno è indagato per l’omicidio di Peter Neumar e Laura Perselli, gli insegnanti bolsanini in pensione.

Sorprende che l’atto sia stato compiuto da un giovane a cui non mancava nulla: cultura e soldi gli provenivano da un background agiato, non ha conosciuto la difficoltà di doversi arrangiare, i sacrifici e gli stenti che spesso agiscono da molla contro un sistema che non riconosce diritti, né ti qualifica come persona che è bisognosa di un progetto di vita.

Benno era un insegnante, proprio come i suoi genitori, ma probabilmente non ha metabolizzato quei valori di cui ogni insegnante dovrebbe essere portatore: proporre un modello di vita autentico. Appassionato di culturismo, probabilmente non ha mai considerato che la forza e la bellezza esteriore dovrebbe essere accompagnata ad una forza interiore che rende un litigio, quello che aveva spesso con i suoi genitori, fruttuoso se si perviene alla costruzione di un rapporto in cui si rispetta la diversità di opinioni, e si fa dell’accettazione dell’altro, l’abito essenziale della convivenza.

Probabilmente sebbene trentenne ed economicamente autonomo, non ha saputo distaccarsi da quel modello familiare su cui si era plasmato, non l’ha messo in discussione facendo scelte mature che avrebbero dovuto indirizzarlo verso un proprio progetto di vita che significa assumersi responsabilità da adulto perché vuol dire provvedere a se stessi, al proprio sostentamento, pagare bollette, un fitto, fare i conti per arrivare alla fine del mese, ridurre i divertimenti.

Non è facile contestare un modello, soprattutto non è facile assumersi la responsabilità di una contestazione, si preferisce a volte la vita comoda, guardarsi in uno specchio e piacersi, sebbene quello specchio rifletta solo il nostro involucro esterno, perché guardarsi in fondo non è facile, implicherebbe mettersi fortemente in discussione, lottare coi propri valori e le sovrastrutture di un mondo da cui ci si lascia plasmare. Mettersi in discussione significa porsi alla mercé del giudizio altrui, ed è una battaglia sanguinosa perché si perviene alla difficile scoperta che l’unico nemico da abbattere siamo noi stessi.

 

TAG:
CAT: relazioni, società

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