Cercatori dell’alfabeto di Dio 2

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9 Agosto 2016

“I credenti considerano generalmente la religione come qualche cosa di santo o di sacro, qualche cosa di immutabile; ed è questa l’idea cui si aggrappano se si parla di cambiamento o di evoluzione in materia di religione.

Ma, come ho dimostrato nel mio lavoro, dobbiamo fare la distinzione tra la religione da un lato e l’interpretazione religiosa dall’altro. Per quanto riguarda la religione, io non intendo parlare qui della fede, che è il suo aspetto soggettivo, ma del suo aspetto oggettivo, che è il testo rivelato. Quest’ultimo resta sempre lo stesso, mentre le nostre interpretazioni sono soggette ad evoluzione.

Voglio dire che il testo religioso non può essere cambiato, ma che, con il passare del tempo, ne cambiano le interpretazioni. Siamo sempre immersi in un oceano di interpretazioni. Il testo non vi parla; siete voi che dovete farlo parlare ponendogli delle domande.

Immaginate di essere di fronte a un uomo sapiente e di non fargli alcuna domanda: egli resterà in silenzio, e voi non trarrete alcun vantaggio dal fatto di averlo conosciuto. Se invece gli fate delle domande, acquisirete da lui delle conoscenze adeguate al livello delle vostre domande. Se le vostre domande sono pertinenti, anche le sue risposte saranno profonde. L’interpretazione dipende quindi da noi. L’interpretazione di un profano sarà inevitabilmente diversa da quella un filosofo. La rivelazione non ci svela i suoi segreti parlandoci direttamente. Siamo noi che dobbiamo metterci alla loro ricerca e trovare i gioielli che vi sono nascosti. Tutto ciò che riceviamo e otteniamo dalla religione è interpretazione.

Coloro che difendono l’idea di immutabilità nella religione non sono pienamente a conoscenza della storia dell’islam, come nemmeno di quella delle altre religioni. L’Islam è una serie di interpretazioni dell’Islam”.

Abdelkarim Sorous  Q-News  N° 220-221, 14-27 giugno 1996

TAG: dialogo tra le religioni, islam
CAT: Religione

Un commento

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  1. alfio.squillaci 8 anni fa

    Ma le religioni non sono solo quelle “del libro” come le tre monoteiste. Ci sono state religioni senza testi da interpretare che si imperniavano sui fulmini di Giove e altre avevano Manitù come Dio. Anch’esse avevano qualcosa di santo e di sacro, ma nessuna legione di teologi intenti a strapparsi i capelli sul termine “filioque”.

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