A.I.
TIM, infrastrutture più smart e sicure: l’Italia accelera grazie ad AI, IoT e open innovation
L’integrazione tra AI, sensoristica avanzata, robotica, droni e connettività 5G può trasformare radicalmente il modo in cui il Paese monitora e cura le sue infrastrutture critiche. Dal rapporto TIM ai vincitori della Smart Infrastructure Challenge
Rendere le infrastrutture italiane più sicure, sostenibili e capaci di autoripararsi attraverso sensori intelligenti, Intelligenza Artificiale e reti di nuova generazione non è più un obiettivo lontano: è una possibilità concreta delineata dal rapporto Smart Infrastructure, presentato a Roma presso il TIM Innovation Lab. Il documento, elaborato dal Centro Studi TIM con il supporto di Intesa Sanpaolo Innovation Center, degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano e di Comtel Innovation, tratteggia uno scenario in cui la tecnologia diventa un pilastro strategico della gestione delle reti energetiche, idriche e stradali.
Secondo il rapporto, l’integrazione tra AI, sensoristica avanzata, robotica, droni e connettività 5G può trasformare radicalmente il modo in cui il Paese monitora e cura le sue infrastrutture critiche. Dal controllo in tempo reale della viabilità alla riduzione dei guasti su reti idriche ed elettriche, fino al contenimento dei costi di manutenzione delle opere civili, i benefici economici e sociali sono significativi. Lo studio indica che sistemi di monitoraggio intelligente possono “prevenire fino al 27% dei crolli delle strutture più vetuste” e ridurre “fino al 31% i costi complessivi di gestione delle reti stradali”, generando un risparmio potenziale di oltre 54 miliardi di euro nel ciclo di vita delle infrastrutture previste tra il 2026 e il 2030.
Particolarmente rilevante è il tema della rete idrica, un ambito in cui il Paese affronta criticità notevoli: le perdite d’acqua superano in media il 42%, con picchi oltre il 55% nel Mezzogiorno. L’impiego di smart meter e sistemi di monitoraggio in tempo reale permetterebbe – secondo le stime – risparmi fino a 2,6 miliardi di euro entro il 2030. Anche il settore elettrico potrebbe trarre vantaggi significativi dalla digitalizzazione: piattaforme avanzate e sensori IoT consentirebbero di ottimizzare la distribuzione e ridurre le perdite per circa 700 milioni di euro l’anno.
Una trasformazione che, come sottolineato da TIM, richiede collaborazione tra attori pubblici e privati. “La sfida digitale delle infrastrutture italiane non è più rinviabile. Sono la spina dorsale dello sviluppo economico del Paese”, ha dichiarato Elio Schiavo, chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM. “Investire nella loro digitalizzazione significa garantire sicurezza, efficienza, sostenibilità e permette di trasformare il nostro territorio in una smart land”. Per Schiavo, è fondamentale “fare rete e creare un ecosistema collaborativo con startup e aziende all’avanguardia” al fine di accelerare l’innovazione.
Non a caso, durante l’evento sono stati premiati i vincitori della TIM Smart Infrastructure Challenge, iniziativa di open innovation che ha raccolto la candidatura di oltre 100 realtà tra startup, scaleup e aziende provenienti dall’Italia e dall’estero. Le soluzioni selezionate spaziano dalla robotica alla cybersecurity, dall’ispezione del sottosuolo alle tecnologie satellitari, fino ai Digital Twin applicati alle infrastrutture.
La vittoria principale è andata a CAEmate, PMI innovativa di Bolzano specializzata in piattaforme che integrano Digital Twin, sensori IoT e AI predittiva per valutare in tempo reale lo stato di salute delle opere civili e prevenirne il degrado strutturale. Tra le eccellenze premiate figurano anche PipeIn, riconosciuta da Arduino per la robotica modulare dedicata all’ispezione di tubature e condotte, e Hermes Bay, premiata da Cyber 4.0 per soluzioni avanzate di sicurezza digitale capaci di simulare scenari di crisi e prevenire incidenti cyber.
Nel campo della geolocalizzazione indoor si distingue GiPStech, scelta da eFM per una tecnologia che raggiunge una precisione metrica con un’infrastruttura minima, mentre Intesa Sanpaolo Innovation Center ha premiato Xplora, specializzata in indagini del sottosuolo e mappature 3D ad alta definizione attraverso sensor fusion e AI. A queste si aggiungono TOKBO, che trasforma i bulloni in sensori intelligenti per il monitoraggio IoT; TITAN4, con una piattaforma che integra dati satellitari e tecniche di analisi avanzata; ed Entopy, che offre soluzioni di Decision Intelligence basate su Digital Twin e Big Data.
La Challenge rappresenta per le realtà selezionate l’avvio di un possibile percorso di collaborazione tecnologica, commerciale o di ricerca con TIM Enterprise e i partner coinvolti, con l’obiettivo di accelerare la diffusione di soluzioni innovative nel settore delle infrastrutture critiche.
In un Paese che affronta sfide significative sul fronte della manutenzione e sicurezza delle reti, il quadro tracciato dal rapporto Smart Infrastructure e dalle startup premiate indica una direzione chiara: la digitalizzazione è la chiave per un’Italia più resiliente, efficiente e sostenibile.
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