Religione
La preghiera di intercessione
Le relazioni di Bungaro e Festa alla scuola di formazione del RnS a Collevalenza
26 Agosto 2025
Non voglio infatti che ignorate fratelli, il piano misterioso in Dio” (Rm 11,25).
L’intercessione nel disegno di Dio
Scuola di animazione carismatica nazionale del RnS
Collevalenza (PG), Casa del Pellegrino, 26.08.2025
Francesco Bungaro,
Delegato nazionale
Ministero nazionale Intercessione per i sofferenti
“Io sono la vite e voi i tralci chi rimane in.me e io in lui porta molto frutto perché senza di me non potete fare nulla”
(Cfr. Gv 15, 1-8)
Non potete fare NULLA!
Se non siamo discepoli fedeli al Maestro attraverso la testimonianza della preghiera.
Madre Teresa di Calcutta: noi siamo conteplative perché preghiamo il nostro lavoro. Abbiamo bisogno della preghiera del silenzio perché lì ascoltiamo Dio.
Preghiamo 4 ore al giorno.
Le scelte vocazionali spesso sono scelte personali.
Ci sono persone che vivono un travaglio interno perché spesso siamo concentrati su noi stessi e non sul progetto dello Spirito.
Sant’Agostino descrisse magistralmente questo travaglio ne Le Confessioni.
Le sorprese dello Spirito sono tutti i giorni.
Le persone pensano che siano eccezionali e non ordinarie.
Il Signore ha tanta pazienza.
“Ecco io sto alla porta e busso” (Cfr. Ap 3,20).
Cerchiamo di provocare le persone.
PRO-VOCARLE: promuoviamo la loro vocazione, aiutiamole a scoprire quel che il Signore opera in loro.
“Non dire: Sono giovane,
ma va’ da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò”.
ma va’ da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò”.
(Cfr. Ger 1, 1-18)
Papa Francesco nella Gaudete ed esultate ci dice che Dio ti invita a fare quello che puoi e a chiedere che Dio faccia in noi. Spesso le persone sono rassegnate.
Qualche volte si vorrebbe una vita in perfetto equilibrio, in piena tranquillità.
Nel libro “L’arte di guarire” Fabio Rossini ricorda:
Il mio doppio guarire, interiore d fisico.
La vita non è equilibrio, la vita è instabilità.
L’unico luogo stabile è la bara!
Il discernimento ha un’importanza fondamentale ma DIO ci mette davanti il bene e il male, la scelta è nostra.
Dobbiamo nell’intercessione pregare perché i fratelli superino le ansie e gli egoismi.
Paolo si è dovuto arrendere al Signore.
Dopo tre giorni di digiuno egli riprense la vista degli occhi e del cuore.
San Francesco persegue un sogno con una scelta di povertà.
Carlo Acutis:
“Essere sempre unito a Gesù è questo il mio programma di vita.
Ci si mette di fronte al sole e ci si abbronza. Ma quando ci si mette di fronte all’Eucarestia si diventa Santi.
La tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi. La felicità è lo sguardo rivolto verso Dio.”
Quello che caratterizza la vita dei Santi è la qualità della loro reazione spirituale di fronte a qualsiasi evento.
Emmanuel Mounier: “Dio è abbastanza grande da fare una vocazione anche dei nostri errori”.
“Non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me” (Cfr. Gal 2,20)
L’intercessione è il desiderare ciò che Dio desidera.
La risposta del Signore nel suo amore infinito, nella sua pedagogia è spesso diversa da quel che chiediamo; se fosse diversamente, Dio sarebbe un Jukebox.
È una diabolica tentazione disperare dell’amore e del perdono di Dio.
Alza gli occhi al Crocifisso.
Disponi il mio cuore a quelle potature che sono necessarie;
Rendimi forte in ogni debolezza.
Aiutami a rispondere in ogni circostanza: eccomi Signore!
_______________________________________
Don Alejandro Festa
Equipe Nazionale Intercessione e preghiera
Quando noi abbiamo studiato teologia nessuno ci ha parlato dei carismi.
Sul tema della guarigione i miei professori erano sulla linea di Bultman: togliamo tutte le guarigioni e le liberazioni, dobbiamo demitizzare la fede. Abramo e Mosè non sono esistiti, Israele non è stato in Egitto.
Es 15,26: Dio-rafa Dio-guarigione.
Dio salva tutto.
Stare alla presenza di Dio guarisce.
Ci sono tante testimonianze.
La Bibbia ce lo dice.
La guarigione non è fine a sé stessa, Dio non è un centro benessere.
La guarigione di Dio non è per star bene ma il proposito è sempre per un bene maggiore e superiore, avviene perché il guarito diventi un testimone della gloria di Dio e si metta al servizio del Regno.
“Signore sono pochi quelli che si salvano?
Sforzatevi di entrare per la porta stretta” (cfr. Lc 13. 22-30).
Traduzione Silvano Fausti: “lottare per entrare per la porta stretta”.
La preghiera di intercessione è una lotta, non solo conduciamo gli altri a quella porta ma anche noi dobbiamo entrare in quella porta stretta, per primi dobbiamo scaricarci di ciò che ci è di sovrappeso nella mente e nel cuore, di ciò che non è di Dio e non viene da Dio, non solo la tentazione di non sentirci amati ma anche di non sentirsi perdonato profondamente da Dio, riconciliato con Dio.
Dobbiamo essere audaci nella richiesta della preghiera, senza dubitare di Dio (“ma veramente il Signore mi ascolta?”).
Bisogna lottare con la menzogna e dire al Signore: tu mi hai perdonato in virtù non della mia bravura ma in virtù della tua Croce e del tuo Sangue.
Altre cose che spesso creano pesantezza sono le nostre priblematiche, quelle delle proprie famiglie, lavoro, stanchezza, crisi. Ma quando mettiamo da parte queste pesantezza che ci impediscono, il Signore fa meraviglie con la nostra intercessione e rinnova anche le nostre situazioni.
Prega con fiducia e audacia ed io ti risponderò.
Qualcosa di pratica riguardo l’intercessione.
Lodare Dio, lottare per far passare attraverso questa porta stretta questi fratelli con la preghiera di Intercessione.
I doni carismatici da usare in questa preghiera di Intercessione. Lui ci dà tutti i doni necessari.
La prima cosa è il dono delle lingue. Bisogna pregare con la glossolalia. Pregare in lingue è un aiuto potentissimo, perché è lo Spirito che prega in noi, ci mette davanti a Dio, facciamo esperienza come quella di Isaia: la gloria di Dio riempie il tempio, e quel tempio siamo anche noi.
Ci sono dei doni, dei carismi.
“Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. 2 In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anch’egli rivestito di debolezza; 3 proprio a causa di questa anche per se stesso deve offrire sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo.
4 Nessuno può attribuire a se stesso questo onore, se non chi è chiamato da Dio, come Aronne. 5 Nello stesso modo Cristo non si attribuì la gloria di sommo sacerdote, ma gliela conferì colui che gli disse:
Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato” (Cfr. Eb 5, 1-5).
Ogni intercessione, scelto tra gli uomini, perché è in grado di gestire giusta compassione.
Altro dono importante è il dono di Sapienza.
“Lottare per entrare nella porta stretta, perché molti si sforzeranno di entrare ma non ne avranno la forza” (Silvano Fausti)
Noi la forza la attingiamo dal dono dello Spirito Santo, non siamo noi a operare, ma lo Spirito.
Devi fare login per commentare
Accedi