I profumi della Pasqua e la misericordia

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12 Aprile 2020

Andarono al sepolcro e non trovarono nulla: solo le lenzuola ancora intrise della sua passione.
Ma si sentiva un profumo di pietra nuda e di unguento prezioso: era quello di mirra, misto ad aloe, con il quale Giuseppe di Arimatea aveva cosparso il suo corpo dopo la deposizione dalla Croce.
Maddalena, quando nella casa del nobile fu perdonata dei suoi peccati, baciò i piedi di Gesù e li lavò con il suo pianto ed asciugò con i suoi capelli e li unse con il nardo.
Gesù le raccomandò di portarlo con se’ e di adoperarlo per la sepoltura: e lei così fece. E fu lei, la peccatrice perdonata, a vederlo, prima che salisse in cielo.
Il nardo è un profumo con una fragranza inebriante; rappresenta l’amore eterno: se ne parla nel Cantico dei Cantici: “Mentre il re è nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumo” (Ct 1,12).
Qui si compiono le Scritture: la mirra gli fu donata anche dai Magi, quando nacque e rappresenta l’eternità, il circolo pieno della vita, la ebbe alla nascita ed alla morte.
Le donne portano anche l’aloe, un olio prezioso che lenisce tutti i mali e protegge il corpo durante la consunzione. Lo adoperavano i faraoni nel viaggio per l’aldilà con la convinzione di rimanerne intatti.
Ma il profumo dell’eternità, anche per chi non è Cristiano e non crede al mistero della resurrezione e che Cristo sia figlio di Dio, è in una sola parola: Misericordia.
Porta nella sua radice il sentimento della pietà accoppiato a quello di avere cuore: si ricollega all’unione di misereor = ho pietà e cor – cordis = cuore.
Questa è la sua resurrezione: ci ha insegnato ad avere pietà con cuore, per prendere la sofferenza dell’altro, come quando Gesù incontra sua madre durante il tragitto della via Crucis: Maria vuole prendersi le pene del figlio.
Nessuna religione al mondo ha lasciato questo messaggio: la resurrezione è tutta qui, perché la pietà con l’amore è come il profumo di aloe e di nardo, di mirra, di pietra nuda.
La consunzione del tempo non avverrà mai: la fragranza inebriante della gioia resterà per sempre.

TAG: Pasqua
CAT: Storia

5 Commenti

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  1. andrea-lenzi 4 anni fa

    I FATTI SONO MEGLIO DELLE PAROLE: non ci sarà mai serenità con la superstizione religiosa cattolica:

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  2. andrea-lenzi 4 anni fa

    La superstizone cristiana, dopo aver inventato l’antisemitismo e praticato per 1.700 anni circa con determinazione, ancora oggi discrimina gay e donne ed impedisce addirittura di morire con dignità! Inoltre parassita lo stato italiano grazie alla sua propaganda quotidiana fatta di “insegnanti” di religione imposti alla scuola pubblica (dove ci sono i più manipolabili), di simboli religiosi negli ospedali (di fatto sfruttando il dolore), di continui servizi papali e vescovili sui TG nazionali, di campane imposte quotidianamente alle orecchie di tutti, di obiezione di coscienza, di fatto imposta ai ginecologi.

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  3. andrea-lenzi 4 anni fa

    Post scriptum
    “…la peccatrice perdonata…” è l’ennesima schifezza maschilista, dopo Eva, rea del peccato originale, passando per la madonna, adolescente ingravidata senza consenso, per finire alle suore che non possono dare i sacramenti, né diventare papa

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  4. uldio-calatonaca 4 anni fa

    Intanto l’antisemitismo non è stato inventato dal Cristianesimo. Esempi conosciuti anche dagli scolaretti. egizi (deportazione e schiavitù degli ebrei, da dove il Passaggio-Pasqua sul mar Rosso) babilonesi (Nabucodonosor distruzione di Gerusalemme e del tempio) promani prima del cristianesimo a Roma (repressioni giudaiche e in galilea, distruzione del tempio fatta da Tito ). a seguire, se chi ha scritto i commenti pubblicati cita i RIFERIMENTI REALI o le FONTI (I FATTI COME DICE LUI) della ODIERNA discriminazione di donne e gay attuata dalla religione/superstizione cristiana, (e anche, secondo punto indicato, dell’impedimento a morire con dignità) possiamo forse provare un piccolo dibattito critico, se invece si vuole restare su slogan e traballanti luoghi comuni allora… buonanotte ai suonatori/suonati.

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  5. uldio-calatonaca 4 anni fa

    Errata corrige, nel commento ho appena scritto “proromani”, intendevo scrivere romani

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