Come noto, Flavia Pennetta ha vinto ieri gli US Open e Roberta Vinci è arrivata seconda con onore, dopo aver sconfitto in semifinale la pressoché imbattibile Serena Williams. Il talento tennistico delle due ragazze pugliesi, tuttavia, è poca cosa se paragonato all’ineguagliata abilità del loro paese d’origine di produrre a getto continuo polemiche completamente insulse, micragnose e sterili, polemiche assenti nella maggior parte degli altri paesi civili oppure relegate nelle pagine di fogli scandalistici di terz’ordine, e che invece da noi conquistano le ribalta dei media principali e diventano perfino tema di contesa politica (pseudo)seria.
La degenerazione finale della lotta anti-casta, nata come sacrosanta opposizione ad inaccettabili privilegi, ma ormai inghiottita da una nera notte hegeliana in cui – complice anche il sopraggiunto pauperismo bergogliesco, venato di profondo populismo -, tutto si confonde e nessuna distinzione ha più valore, dove le mutande di Cota, le abbuffate di Fiorito ed un primo ministro che ha persino l’ardire di spostarsi con l’aereo di Stato – in fondo, come sostiene un cantante, in quanto tale eroe della (g)gente, “chi l’ha detto che in terza classe, che in terza classe si viaggia male, questa cuccetta sembra un letto a due piazze, qui si sta meglio che in ospedale” – finiscono per essere la stessa cosa.
E dunque, dice,
– “Pertini nel 1982 era ben altro, Pertini era il Capo di Stato, rappresentava tutti, Renzi no, per questo non ci doveva andare a New York”.
– “La Merkel ai mondiali in Brasile. E allora? La Merkel è il Presidente della Germania”
– “Ehm, no. Il Capo di Stato tedesco si chiama Joachim Gauck, non l’ha mai visto nessuno (anche se dicono somigli vagamente a Mattarella)”
– “Vabbè, ma quella era la nazionale, che c’entra? Per una nazionale è diverso”
– “Cos’e?”
– “Angela Merkel a Wembley, per la finale di Champions League tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco. Niente nazionale, squadre di club”
– “Beh, non è che tutto ciò che fanno i tedeschi sia giusto, comunque, anzi. Impongono l’austerità a noi e se ne vanno in giro alle partite”.
– “E questa che roba è?”
– “Mariano Rajoy, il premier spagnolo, a Lisbona per la finale tra Atletico e Real Madrid”.
– “Ma Rajoy è di destra!”
– “Zapatero e Pujol. Avranno giocato a Madrid, quella volta”
– “Ehm, no. Zapatero volò a Parigi per la finale di Champions, e non erano nemmeno due spagnole, l’avversario del Barcellona era l’Arsenal. E andò pure a Roma nel 2009 per Barcellona contro Manchester, in piena recessione”
– “Quando avrà vinto Podemos queste cose non accadranno più e tutti faranno la fila su Ryanair come Varoufakis”…..
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