Svirilizzati e Fascisti

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20 Novembre 2015

C’è una parola che sento ripetere come una litania in questi giorni e che non sopporto: svirilizzati. Ha cominciato a risuonare negli articoli dei pensatori fascistoid-decadenti che aspettano ogni occasione buona per celebrare il funerale dell’Occidente ed è finita nelle bacheche dei fans del multiculturalismo. Una società che ha saputo rinunciare a dio e all’ideologia non è né svirilizzata né indebolita né impaurita. Detesto questa posizione tanto quella del radicalismo cattolico che ci invita a riscoprire i valori dell’Occidente Cristiano a e bandire una crociata. E vorrei dirlo chiaramente, perché mi sembra che da nessuna parte si levi una parola decisa contro chi continua a ripeterci che siamo una società indebolita e debosciata: dietro a ogni accusa di questo genere c’è la domanda implicita di una società più sicura di sé, con gli attributi valoriali, pronta a credere ciecamente a essi, a cedere implicitamente un pezzo della sovranità della ragione. In una parola fascista

TAG: europa, Parigi
CAT: Terrorismo

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