Ale
Manardi
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Ultimi commenti

Pubblicato il 08/05/2015

in: Sono tanti e stanno per rubarti il lavoro: sono i robot

Grazie per l'articolo molto interessante. Al di là dello scenario, che ritengo realisticamente plausibile, la vera incognita è "quando" e cosa succederà nel frattempo. Se una vera intelligenza artificiale potrebbe tardare, una "classe lavoratrice" di robot pilotati da un solo caporeparto come si fa con i droni è dietro l'angolo. Si fa finta [...] però di non vedere che una "disoccupazione endemica" non è conciliabile con il consumo di milioni di telefonini/auto/o altra diavoleria prodotta in modo automatizzato e "seriale". Preoccupante anche il mix di due fattori: 1) accade proprio in Cina 2) l'Italia è ormai scarsamente dotata di imprese di prodotti di largo consumo (escludendo l'alimentare), come dire, la crisi di competitività che viviamo è solo all'inizio. Concludo con un sintomatico aneddoto. Kevin era un tecnico informatico formidabile che ho avuto il piacere di conoscere anni fa. Era giunto negli stati uniti dall'Irlanda dopo aver vinto alla lotteria un visto di lavoro. Negli anni novanta era responsabile della programmazione delle macchine utensili per un impresa aereonautica. Furono messi duramente alla prova dalla concorrenza asiatica. Grazie alla sua abilità e al coraggio della direzione automatizzarono completamente la linea di produzione. Furono gli anni più entusiasmanti della sua vita in cui toccò con mano il sogno americano. Poi, il prodotto (valvole ed altri amenicoli di precisione fresati dal pieno) si evolsero in maniera inaspettata, la linea di produzione (un insieme di robot, fresatrici, tapis roulant, manipolatori etc..) necessitava di consistenti modifiche per consentire l'adeguamento all'evoluzione del prodotto, mancarono i soldi, l'entusiasmo... o forse semplicemente un ritorno di investimento ragionevole, Kevin andò a fare il tecnico trasfertista a tempo pieno e la sua casa la trovava ogni sera su booking.com, l'azienda aeronautica chiuse. L'evoluzione tecnologica non è così lineare come piace credere ai Geek.

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Pubblicato il 24/04/2015

in: La maledizione di Aiazzone: ecco perché Ikea non è italiana

ironia apprezzabile volendo sdrammatizzare ma la cosa meriterebbe un analisi più seria al punto in cui siamo arrivati. Bisognerebbe parlare di MOQ, GDO, OEM design e del nanismo e provincialismo delle PMI italiane peraltro indotto dalla non politica economica attuata sino ad oggi da governanti distaccati dalla realtà, giornalisti superficiali, e cultura della vecchia sinistra [...] per cui il mondo è diviso sostanzialmente tra imprenditori ricchi e operai poveri.

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