Alessandro
Balduzzi

bio

Laureato presso la SSLMIT di Trieste e l'Orientale di Napoli. Ha studiato e lavorato in Austria, Russia, Marocco e Libano. Collabora con Agenzia Nova e con varie testate tra cui Limes - Rivista italiana di geopolitica occupandosi perlopiù di Medio Oriente.

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Ultimi commenti

Pubblicato il 29/05/2020

in: Il coraggio del volontariato ossigeno nella pandemia

Buongiorno! Sono purtroppo d'accordo con lei che nei tempi di emergenza si scopre come straordinaria tanto la banalità del bene quanto quella del male. Nel caso specifico, tuttavia, è il paradosso dell'inefficienza dell'istituzione - che finora (in quanto sistema sanitario lombardo) discretamente efficiente si era dimostrata - ad aprire gli occhi sulla realtà volontaria, il [...] cui lavoro - prima come ora - è riconosciuto e stimato (almeno in realtà piccole come quella in oggetto). Grazie per i commenti, sempre benvenuti.

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Pubblicato il 22/04/2020

in: E così morimmo due volte: cronache dalla Val Seriana

Buongiorno Gianmario! innanzitutto, spero che il pezzo le sia piaciuto. Sono completamente d'accordo con lei sul fatto che è necessario contestualizzare i tagli e le scelte in merito di piccoli ospedali e sanità territoriale. Non l'ho fatto nel pezzo perché sarebbe stato fuori posto in un articolo di stampo per lo più narrativo. Nel caso specifico, [...] il reparto di maternità in questione coprirebbe un'area sì poco popolosa, ma piuttosto ampia e mal collegata, il che significa che una partoriente alle prese con una gestazione problematica deve anche farsi una cinquantina di chilometri di strade piuttosto tortuose e strette. In secondo luogo, la chiusura della maternità nel citato nosocomio di Piario è stata decisa dopo che - per pressioni anche politiche - era stata esclusa quella dello stesso reparto all'ospedale di Alzano Lombardo, il quale - in tempi ancora lontani dalla cattiva gestione della pandemia - si trova a pochi chilometri dagli ospedali di Bergamo. Ribadisco che concordo sulla necessità di accorpamento laddove possibile (e penso non solo alla sanità, ma anche alla parcellizzazione delle università e alla fusione tra i piccoli comuni) e mi scuso per aver buttato un po' lì la questione del mio piccolo ospedale di montagna. Grazie ancora!

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Pubblicato il 22/04/2020

in: E così morimmo due volte: cronache dalla Val Seriana

Buongiorno Gianmario! innanzitutto, spero che il pezzo le sia piaciuto. Sono completamente d'accordo con lei sul fatto che è necessario contestualizzare i tagli e le scelte in merito di piccoli ospedali e sanità territoriale. Non l'ho fatto nel pezzo perché sarebbe stato fuori posto in un articolo di stampo per lo più narrativo. Nel caso specifico, [...] il reparto di maternità in questione coprirebbe un'area sì poco popolosa, ma piuttosto ampia e mal collegata, il che significa che una partoriente alle prese con una gestazione problematica deve anche farsi una cinquantina di chilometri di strade piuttosto tortuose e strette. In secondo luogo, la chiusura della maternità nel citato nosocomio di Piario è stata decisa dopo che - per pressioni anche politiche - era stata esclusa quella dello stesso reparto all'ospedale di Alzano Lombardo, il quale - in tempi ancora lontani dalla cattiva gestione della pandemia - si trova a pochi chilometri dagli ospedali di Bergamo. Ribadisco che concordo sulla necessità di accorpamento laddove possibile (e penso non solo alla sanità, ma anche alla parcellizzazione delle università e alla fusione tra i piccoli comuni) e mi scuso per aver buttato un po' lì la questione del mio piccolo ospedale di montagna. Grazie ancora!

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