Matteo
Gemolo

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Matteo Gemolo è dottore di ricerca all'Università di Cardiff e commentatore politico. Scrive regolarmente di diritti umani, Islam, libertà di parola e laicità per varie riviste tra cui Micro Mega ed European Eye on Radicalization.

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Ultimi commenti

Pubblicato il 01/09/2021

in: The Taliban Show

La invito ad andare a spiegare alle donne afghane in fuga o ai dissidenti politici (prima che vengano massacrati) che si tratta solo di aspettare altri 600 anni.

Pubblicato il 25/01/2019

in: Femminismo e omosessualità, tra comunitarismo religioso e diritti individuali

da accademiadellacrusca.it: Attorno alla grafia della locuzione latina (che riportiamo tradotta letteralmente) condizione senza la quale non, con cui si indica comunemente un vincolo considerato irrinunciabile, esiste una grande oscillazione, a partire già dai maggiori dizionari sincronici - che, uniti nella definizione ('condizione indispensabile per compiere un'azione o per il verificarsi di un fatto'), si [...] dividono quanto alla registrazione fra quelli che lemmatizzano condicio sine qua non (lo ZINGARELLI, insieme al Dizionario delle voci latine ricorrenti nell'uso italiano edito da Sansoni nel 1985) e quelli (Sabatini-Coletti, Devoto-Oli, VOLIT) che riportano conditio sine qua non (anche al plurale); in una posizione intermedia si pone il GRADIT che le accoglie entrambe come varianti. L'espressione non compare, invece, nel GDLI."

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Pubblicato il 25/01/2019

in: Femminismo e omosessualità, tra comunitarismo religioso e diritti individuali

da accademiadellacrusca.it: Attorno alla grafia della locuzione latina (che riportiamo tradotta letteralmente) condizione senza la quale non, con cui si indica comunemente un vincolo considerato irrinunciabile, esiste una grande oscillazione, a partire già dai maggiori dizionari sincronici - che, uniti nella definizione ('condizione indispensabile per compiere un'azione o per il verificarsi di un fatto'), si [...] dividono quanto alla registrazione fra quelli che lemmatizzano condicio sine qua non (lo ZINGARELLI, insieme al Dizionario delle voci latine ricorrenti nell'uso italiano edito da Sansoni nel 1985) e quelli (Sabatini-Coletti, Devoto-Oli, VOLIT) che riportano conditio sine qua non (anche al plurale); in una posizione intermedia si pone il GRADIT che le accoglie entrambe come varianti. L'espressione non compare, invece, nel GDLI."

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Pubblicato il 25/01/2019

in: Femminismo e omosessualità, tra comunitarismo religioso e diritti individuali

sempre da accademiadellacrusca.it: "Attorno alla grafia della locuzione latina (che riportiamo tradotta letteralmente) condizione senza la quale non, con cui si indica comunemente un vincolo considerato irrinunciabile, esiste una grande oscillazione, a partire già dai maggiori dizionari sincronici - che, uniti nella definizione ('condizione indispensabile per compiere un'azione o per il verificarsi di un fatto'), [...] si dividono quanto alla registrazione fra quelli che lemmatizzano condicio sine qua non (lo ZINGARELLI, insieme al Dizionario delle voci latine ricorrenti nell'uso italiano edito da Sansoni nel 1985) e quelli (Sabatini-Coletti, Devoto-Oli, VOLIT) che riportano conditio sine qua non (anche al plurale); in una posizione intermedia si pone il GRADIT che le accoglie entrambe come varianti. L'espressione non compare, invece, nel GDLI."

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Pubblicato il 25/01/2019

in: Femminismo e omosessualità, tra comunitarismo religioso e diritti individuali

sempre da accademiadellacrusca.it: "Attorno alla grafia della locuzione latina (che riportiamo tradotta letteralmente) condizione senza la quale non, con cui si indica comunemente un vincolo considerato irrinunciabile, esiste una grande oscillazione, a partire già dai maggiori dizionari sincronici - che, uniti nella definizione ('condizione indispensabile per compiere un'azione o per il verificarsi di un fatto'), [...] si dividono quanto alla registrazione fra quelli che lemmatizzano condicio sine qua non (lo ZINGARELLI, insieme al Dizionario delle voci latine ricorrenti nell'uso italiano edito da Sansoni nel 1985) e quelli (Sabatini-Coletti, Devoto-Oli, VOLIT) che riportano conditio sine qua non (anche al plurale); in una posizione intermedia si pone il GRADIT che le accoglie entrambe come varianti. L'espressione non compare, invece, nel GDLI."

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