Silverio
Allocca

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Nato a Udine nel marzo del 1959, laureato in Fisica teorica, appassionato da poco meno di 50 anni di storia moderna e contemporanea, geopolitica, economia e finanza, settore in cui ho lavorato per diversi anni come libero professionista. Docente per più di venti anni di automazione industriale, attualmente insegno elettronica, elettrotecnica ed automazione di bordo [...] per aeromobili e collaboro con IBI World

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Ultimi commenti

Pubblicato il 26/12/2023

in: Natale, il giorno giusto per guardare il mondo del nostro morente privilegio

Credo che forse occorrerebbe rendersi conto, prima di stigmatizzare, che Cristianesimo e Cattolicesimo sono due cose ben diverse… Se non riusciamo a cogliere nemmeno questo stiamo freschi! Allora giudichiamo l’ebraismo con la pratica politica del Likud, islamismo sulla base delle prodezze dell’ISIS, la filosofia illuminista a partire dalla pratica politica che nacque dalla rivoluzione francese [...] e via di seguito. L’intolleranza che trovo nel suo commento è la stessa che denuncia e apparentemente contrasta con un fondamentalismo di segno opposto, ma pur sempre con un fondamentalismo. E non lo dico da uomo di fede, ma da agnostico …

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Pubblicato il 14/11/2023

in: Taiwan: l'angoscia perenne dell'invasione

Invasione? L’invasione non ci sarà per alcune semplici ragioni: 1) gli Stati Uniti non hanno mai disconosciuto la tesi di una sola Cina anche se ufficialmente appare altro 2) la montatura dei BRICS con annesso congelamento della capacità di manovra della Russia da parte di Pechino serve a Xi Jinping per poter attuare un accordo con Washington [...] in stile Patto Molotov-Ribbentrop scevro da pregiudiziali ideologiche per la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale all’insegna del bipolarismo in chiave ex Guerra Fredda che risulta attuabile anche monetariamente avendo sia la Cina che gli USA due aree geografiche da gestire come feudi in chiave Bretton Woods rivisitato 3) la Cina abbisogna dell’Occidente per avere un volano economici e l’Occidente della Cina per tenere sotto controllo il Sud del mondo (questo spiega il perché dell’appoggio USA ad Israele e i toni di fatto moderati di BRICS e Pechino che si sono guardati bene dal dare un via libera agli Hezbollah per tramite dell’Iran per iniziare un Proxy War inutile tanto a Xi quanto a Biden visto che nell’area Mediorientale agli USA serve la testa di ponte Israele esattamente come a Pechino serve la via alternativa alla via della seta trans-europea il cui fulcro era l’Ucraina: una via nuova che abbisogna di Israele 4) Taiwan progressivamente perderà peso strategico perché sia gli USA che la Cina stanno facendo passi da gigante nella produzione in patria dei famosi chip taiwanesi, per non parlare dei problemi energetici di Taiwan di cui scrissi qui su Gli Stati Generali parlando dell’ eolico off-shore di Taiwan Quello che accadrà in un futuro molto lontano non si può dire ma parlare oggi di rischi di invasione è poco verosimile.

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Pubblicato il 02/08/2022

in: La cronaca nera sbarra (o spiana?) la strada alla campagna elettorale

Fino ad un anno fa io insegnavo occupandomi professionalmente di elettronica ed automazione di bordo per aeromobili civili e militari sicchè, alla mia ‘tenera’ età di 63 anni ho potuto prendere atto di un qualcosa che ai più sfugge, ossia della singolare circostanza che in poco più di 40 anni ha visto il mondo cambiare [...] ad una velocità tale da risultare difficilmente decifrabile non solo da parte dei più ma anche da parte di coloro che governano le diverse realtà e, dulcis in fundo, proprio da coloro - i protagonisti della carta stampata - che professionalmente quel cambiamento avrebbero dovuto inverarglielo, spiegarglielo, illustrarglielo passo dopo passo per, in primo luogo, civicamente parlando, mettere i singoli nella condizione di poter esercitare al meglio il proprio diritto di voto. Nulla di tutto questo è avvenuto e la ragione risiede nel fatto che in poco più di 40 anni, ossia nell’arco temporale di una generazione, è avvenuto quanto solitamente ne avrebbe richieste 5 se non addirittura 6: una tempistica che poco si concilia con quella media di adeguamento al nuovo che avanza. Per non parlare, poi, delle chiavi di lettura storiche ed economiche necessarie per una lettura adeguata di fatti, eventi, circostanze e delle inferenze tra queste: tutte cose che al giorno d’oggi non possono esaurirsi nel padroneggiamento della sola storia patria ed al più, summa capita, di quella europea e dei fondamenti di un paio di ideologie o di una spicciola conoscenza della classica psicologia da bancone, vista la vastità delle attuali problematiche finanziarie, economiche, politiche, strategiche, paraideologiche, protoideologiche scientifiche, tecnologiche … di questo mondo globalizzatosi prima che i più si rendessero conto di cosa questo significhi e comporti. Se aggiungiamo a questo che perfino le leadership mondiali continuano a ragionare ed agire secondo i vecchi schemi (prova ne sia l’attuale scontro tra Russia, Stati Uniti, Europa e Cina ufficialmente rubricato e gestito alquanto riduttivamente come conflitto russo ucraino). di fatto non ci resta che piangere. La differenza la fanno pochi giornalisti e poche testate, pochi come te e poche testate come la tua che hanno capito che oggi fare giornalismo non è il dare velocemente la notizia spiccia diffusa dalla tale o talaltra agenzia di stampa e fatta rimbalzare, malamente per lo più, perfino dai social in tempo reale, quanto piuttosto quello di fornire analisi oggettive di tutto quanto a quei fatti ha condotto tralasciando il gossip granguignolesco del momento che vede in lotta le più disparate testate fare a gara a chi offre i particolari, i dettagli e le immagini più crude ed inquietanti: da qui quello che tu giustamente sottolinei. E la politica politicante attuale, a corto come è di argomenti e vere proposte, accoglie di buon grado tutto questo per discettare del nulla che parla alle pance di coloro che non interessa manco governare ma che si inseguono al solo scopo di farsi eleggere per … godere dei privilegi derivanti dall’appartenenza alla casta dei galli sopra la monnezza del pollaio Italia. L’ultima considerazione la dedico al fatto che la forza di un giornale sono i suoi lettori: sono questi che conferiscono la necessaria autonomia editoriale in quanto se la loro sopravvivenza di una testata è legata ai contributi di Stato beh, di quale informazione vogliamo parlare ? Di quali approfondimenti ? Di quelli inesorabilmente e doverosamente stigmatizzanti la pelosa mano che li nutre ? Alla fine la causa di tutto questo altro non è che il frutto avvelenato dell’abbassamento del livello culturale medio, da cui discende la progressiva disaffezione alla lettura con quanto ne consegue: un tema decisamente ignorato quasi sistematicamente da tutti … purtroppo !

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Pubblicato il 29/05/2021

in: Gli italiani sono finalmente fuori dal tunnel della pandemia?

Personalmente ritengo che fare valutazioni relativamente alla durata della pandemia in presenza di un virus endemico sia alquanto fantasioso, e lo dico a ragion veduta visto che la campagna vaccinale va come va, l’incognita varianti è sempre con noi e tipicamente con la stagione più calda i virus, e questo lo è, risultano meno attivi. [...] La scelta del Governo relativamente alle aperture, a mio avviso, è stata fatta per ben altre ragioni: l’esecutivo Draghi deve durare perchè questo è ciò che chiede una parte dell’Europa, quella che vede nei firmatari del Patto di Aquisgrana il nucleo di una Europa Unita, una cosa che poco piace a Stati Uniti, Cina e Russia per una infinità di ragioni strategiche. Non aprire avrebbe significato dare spazio ai nazionalismi e ai sovranismi stimolati da oltre oceano. Ricordo molto bene il discorso del nipotino di JFK alla porta di Brandeburgo lo scorso anno, ed il suo aizzare le piazze contro le cancellerie europee : tutte indistintamente accomunate dall’essere gli artefici della “dittatura sanitaria”. Poi arrivò la nuova ondata e … quell’arma si spuntò. In precedenza aveva già operato il Salvini nazionale ma si fece autogol da solo : Conte si dimise e nacque il Conte II dopo che il leader leghista fu “licenziato”, senza manco gli otto giorni di rito, con un Tweet di Trump dal G7 spagnolo. Ora il solito Salvini stava tornando alla carica, altri lo stanno facendo in altri Paesi, in Svezia, tanto per citare : il Governo Draghi doveva durare ed è stata operata l’unica scelta possibile. Se tornerà una nuova ondata non è dato sapere : troppo presto per dirlo ma … ma se capiterà nessuno recriminerà . Mattarella punta alla proroga di un anno del suo mandato così da dare tempo a Conte di mettere in piedi un partito alternativo alla logica salviniana con una eventuale presidenza Draghi al posto di Mattarella a fine legislatura. Godiamoci questa pausa confidando nella buona sorte ma stando attenti a non abbassare la guardia in attesa degli eventi, sia sul piano sanitario che su quello politico che sta su un ottovolante in balia delle piazze …

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