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Pubblicato il 28/09/2016

in: Che senso ha ormai mantenere Roma Capitale d'Italia?

Milano è quella città-stato indipendente dall'Italia che dal 2006 al 2015 ha ricevuto dallo Stato finanziamenti a pioggia per organizzare l'Expo e che nel 2016 firma con il presidente del consiglio italiano un patto per ricevere dall'Italia ulteriori 1,5 miliardi per un fantomatico post-Expo? È quella città stato che più di ogni altra ha giovato [...] delle politiche Milano-centriche di un partito leghista che a livello nazionale aveva il 5% ma che ha avuto l'occasione di trovarsi diverse volte al governo dettando all'Italia intera istanze volute solo da una massa di contadini veneti? È quella città stato che deve gran parte della sua fortuna al fatto che Berlusconi invece che finire in carcere, come doveva, è finito a fare il capo del governo, decuplicando le fortune per le sue aziende milanesi, fra cui Mediaset, il Giornale e Publitalia, contribuendo quindi anche alla costruzione di quel sub-strato culturale che oggi subiamo tutti? Proprio una città stato eh? Indipendente dall'Italia, come no. Forse lei non ha capito il senso dell'articolo. Dice in sostanza che Roma non ha tratto nessun giovamento dal suo status di Capitale. Ma crede davvero che qualche migliaio di ministeriali siano rilevanti nell'economia di una città di 3 milioni di abitanti, che arriva ad avere una popolazione diurna, fra pendolari da provincia, Lazio e altre regioni limitrofe e turisti, di quasi 6 milioni di persone? I romani hanno la media oraria di lavoro fra le più alte in Italia e le tasse locali più alte d'Italia. Purtroppo devono pagare a loro spese un apparato statale che insiste sul loro territorio (senza contare lo stato straniero, il Vaticano, che grava su Roma), quando sarebbe un onere che dovrebbe sostenere lo Stat stesso. Ma su una cosa ha ragione: Roma non è come Londra, Parigi o Berlino. Perché Londra riceve annualmente 2 miliardi di sterline dal suo governo, Parigi 1 miliardo di euro, Berlino addirittura ha oltre il 90% della propria economia fondata sugli aiuti di stato. Roma fino alla legge su Roma Capitale aveva zero (ZERO) e oggi, con quella legge profondamente insufficiente, riceve le briciole. Meno di Milano. Come se Lione o Liverpool prendessero più di Parigi e Londra dallo Stato. E poi si vantassero che la metropolitana funziona meglio da loro. Roma dalla politica nazionale è sempre stata vista come una vacca grassa da cui nutrirsi, più che qualcosa da tutelare e magnificare. Ed è di questo che parla l'articolo. Lo stesso debito romano, visto da lei (perché mi rifiuto di associarla ad altri milanesi) con ironia, non è il prodotto del "bengodi" dei romani. Non siamo nella favola della cicala e la formica, dove secondo lei Milano sarebbe la formica e Roma la cicala. Abbiamo un debito creato a vantaggio dei palazzinari e dei politici corrotti, tramite l'uso di titoli derivati e di accordi truffaldini, a totale detrimento dei normali cittadini. Si potrebbe dire che qualcuno ha vissuto da cicala a spese dei romani. Per questo, volete la Capitale? Prendetevela! Ma vi prendete anche gli oneri, tanti, oltre agli onori, pochi. Quindi, posso capire l'animosità di matrice vetero-leghista che la muove, ma le consiglio di valutare con maggior ponderatezza le sue considerazioni.

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