L’antisemitismo a sinistra esiste: solo che quello di destra non è “residuale”

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9 Novembre 2019

Il caporedattore del quotidiano La Verità Francesco Borgonovo interviene spesso sul tema dell’antisemitismo facendosi alfiere di opinioni che mi sembra importante discutere. Nel registrare comunque la presenza di espressioni d’odio e più precisamente di antisemitismo, Borgonovo muove delle critiche molto precise all’indefinito mondo della sinistra accusandola di strumentalizzare il tema dell’antisemitismo a fini politici. L’analisi che propone nell’editoriale scritto sabato 9 novembre descrive una ipotetica parabola politica che avrebbe visto negli ultimi decenni i partiti di sinistra sostituire la loro attenzione verso la difesa dei diritti dei lavoratori in Europa in direzione di una maggior sensibilità verso le minoranze. Sarebbe questa, a suo giudizio, la ragione principale della perdita di consenso nelle periferie urbane a favore delle più abili formazioni nazionaliste, pronte a mietere voti in queste consistenti fasce sociali rimaste orfane. La conclusione di questa involuzione della sinistra sarebbe, a giudizio del giornalista, lo sviluppo di una politica fondata sull’antirazzismo, ideata per colpire i diritti dei cittadini italiani e della nazione. Questo è il contesto nel quale Borgonovo inserisce il tema dell’antisemitismo, e per essere coerente all’impalcatura virtuale della sua analisi giunge a una doppia conclusione: 1) l’antisemitismo espresso dalla destra estrema sarebbe “residuale” e sostanzialmente poco pericoloso. 2) La sinistra eviterebbe accuratamente di dire che il “vero” antisemitismo pericoloso è quello islamico, e non lo citerebbe perché in definitiva la sinistra tende a favorire l’Islam con le sue politiche pro migrazioni.

Poiché è piuttosto semplice di questi tempi muovere critiche alla sinistra, il disegno proposto da Borgonovo può sembrare coerente e gode di indubbie simpatie negli ambienti di destra, anche quelli ebraici. Il problema è che il discorso fa acqua da tutte le parti; scrive cose che mancano di una seria analisi e che sono anche molto ideologiche (il giornalista mette subito in chiaro a quale tipo di verità intende piegare la realtà fattuale), e sorprendentemente evita invece di affondare il coltello in una piaga incisa nella storia della sinistra, ferita aperta e ancora ben presente. L’antisemitismo, infatti, non è un linguaggio politico utilizzato solo dalla destra o nel mondo islamico. Si tratta di un prodotto multiforme, ben visibile anche nella tradizione cristiana, nei nazionalismi europei e naturalmente anche nella lunga tradizione politica della sinistra. Borgonovo lo sa bene. Che ci sia antisemitismo a sinistra è cosa nota e ampiamente dibattuta. E allora perché, se l’obiettivo è attaccare la sinistra sull’antisemitismo, il giornalista preferisce parlare d’altro? E soprattutto perché, nel parlare d’altro, dice delle falsità? Perché è oggettivamente falso (ma funzionale alla propaganda politica di cui il suo giornale è campione) che l’antisemitismo della destra sia “residuale”. Tutte le statistiche e le rilevazioni di dati sull’odio in rete dicono esattamente il contrario. L’antisemitismo è un tema centrale nella propaganda della destra e in alcuni casi recenti è transitato direttamente in azioni violente, con attacchi terroristici di sovranisti bianchi ultras di una cristianità mal digerita a sinagoghe e centri di cultura ebraici in tutto il mondo. E se è vero che l’antisemitismo di matrice islamista è allarmante e pericoloso, è falso che non ci sia una islamofobia radicata e profonda che va combattuta con decisione.

Saremmo di fronte a questioni di lana caprina, ma purtroppo dobbiamo fare i conti con fenomeni reali, con attentati, morti e feriti. Borgonovo si crea una realtà virtuale in cui la sinistra preferisce trastullarsi nella difesa delle minoranze straniere perdendo di vista le classi lavoratrici. Forse potrebbe provare al contrario a riflettere sul processo di deindustrializzazione, sulla fine delle classi sociali, sul crollo delle ideologie, che sono cause ben più misurabili a cui attribuire oggi la debolezza di quella componente politica. Purtroppo, nella realtà gli ebrei in Italia sono effettivamente minacciati sul web, e le sinagoghe devono essere presidiate dall’esercito per difenderle dalle minacce terroristiche provenienti da ambienti diversi, dalla destra estrema come dal fondamentalismo islamista. Non vedere questo pericolo nella società italiana, non leggere i dati che ci parlano di 7 milioni di antisemiti “puri” nella Penisola (analizzati anche per simpatie politiche se Borgonovo si prende la briga di leggere i sondaggi), non capire che l’istituzione della commissione d’inchiesta al Senato è un atto istituzionale di rilievo per ragionare sui reati d’odio in questo paese (e non solo di antisemitismo), significa – in definitiva – non fare un buon servizio all’informazione.

TAG: francesco borgonovo, gadi luzzato voghera
CAT: discriminazioni

4 Commenti

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  1. xxnews 4 anni fa

    LeI descrive una “REALTA” che si potrebbe definire definire a ragione SACROSANTA , compreso il fatto che il “primo e più forte” ANTISEMITISMO è nel CRISTIANESIMO dall’antica roma in poi , L’ISLAM è a mio parere diventato ANTISEMITA DOPO la trasformazione della “ROMA civis” alla “ROM IMPERIALE” , ovvero quando COSTANTINO TEODOSIO fecero di ROMA la capitale del CRISTIANESIMO ; la DESTRA a parte la “falsità ” nel dichiararsi cristiani è da sempre RAZZISTA , ma questo e vero anche per la “sinistra” UFFICIALE e non solo nella RUSSIA degli ZAR

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  2. massimo-crispi 4 anni fa

    Credo che l’islam faccia la sua prima apparizione nel VII secolo con Maometto, mentre Tedosio muore nel 395, quindi parecchio tempo prima. Da cui di dovrebbe dedurre che ai tempi di Costantino e Teodosio proprio non esistesse e quindi neanche prima.

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  3. tirzan65 4 anni fa

    grazie. mi sembra che Giorgia Meloni abbia dato la stessa giustificazione in un’intervista al Corriere della Sera (accuse antisemitismo strumentali all’apertura all’islam) dopo il fatto della commissione Segre. per favore può indicare la fonte per i dati che lei cita sui 7 milioni di antisemiti puri in Italia?

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  4. xxnews 4 anni fa

    sig. MASSIMO CRISPI …. non ne ho fatta una questione “temporale ” in termini di DATE ,…. bensi in ordine sequenziale nei secoli …. o lei pensa che tutto si sia svolto nella stessa giornata

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