Cosa fa L’Europa

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16 Settembre 2021

Una delle battaglie che l’Europa sta abbracciando è la difesa della parità di genere. Troppi sono i femminicidi che si compiono, un fenomeno allarmante che non ha niente a che vedere con l’emulazione, ma con una visione di una donna come essere inferiore da dominare, da sottoporre al comando.
La parità salariale è obiettivo su cui si sta lavorando perché avere un potere economico e sociale pari a quello maschile significa non solo attestare un’uguaglianza di fatto, ma significa anche consentire loro una vita decente nel momento in cui si apprestano ad affrontare una separazione.
Durante la pandemia le donne sono state quelle maggiormente sacrificate, quelle che hanno dovuto concentrare il mestiere di lavoratrici con quelle di mamme. È, inoltre, in quel periodo che il tasso dei femminicidi ha subito un incremento perché tenere un nucleo familiare stretto tra le mura domestiche senza che le donne potessero fuggire dal proprio aggressore ha costituito per loro una sorta di trappola.
Nel mondo sono troppe ancora le donne le cui libertà sono fortemente limitate da poteri dittatoriali che vieta loro ogni forma di emancipazione, l’Afghanistan, l’Arabia Saudita, la Turchia di Erdogan.
Il 2 Luglio scorso, la Turchia ha lasciato la convenzione di Istanbul, il trattato internazionale contro la violenza sulle donne, firmato nel 2011 pensato per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza, incentrato sulla prevenzione della violenza domestica.
Dopo l’era dell’austerity, l’Europa adotta politiche dai regimi fiscali uniti, l’equità è un punto fermo, così come è stato e continua ad essere un punto fermo la lotta alla pandemia.
Avendo vaccini efficaci contro una trentina di infezioni, dobbiamo rifarci a vaccini la cui sperimentazione è iniziata molti anni fa quando le tecnologie non erano quelle che abbiamo oggi. Se da un lato la fortuna è che il virus risponde ai vaccini prodotti, dall’altro è che sono migliorate le tecnologie che hanno consentito una rapida produzione degli stessi.

TAG: COVID-19, Unione europea
CAT: diritti umani, Questioni di genere

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