Agricoltura
Export, distretti agroalimentari italiani 2024: nuovo record a 28 miliardi
L’export dei distretti agroalimentari italiani 2024 ha raggiunto un nuovo record, toccando quota 28 miliardi di euro. Secondo il Monitor di Intesa Sanpaolo, la crescita è stata del 7,1% rispetto al 2023, con un contributo determinante della filiera dell’olio (+40,9%) e ottime performance anche per pasta e dolci (+7,8%) e vino (+4%).
Il risultato riflette la solidità delle filiere Made in Italy e il loro crescente successo sui mercati esteri. La Germania si conferma primo partner commerciale (+6,9%), ma l’incremento maggiore si registra negli Stati Uniti, dove l’export è salito del 14,9%, in particolare grazie all’olio toscano e pugliese.
Tra i distretti protagonisti figurano i Dolci di Alba e Cuneo (+16,5%), i Vini del Veronese (+9,2%), i Salumi dell’Alto Adige (+13,9%) e il Lattiero-caseario parmense (+31%). Cresce anche la filiera del caffè (+9,5%) e l’agroalimentare destinato ai mercati emergenti, con Polonia e Romania in forte espansione. L’ortofrutta romagnola ha segnato un +14,9% raggiungendo 689 milioni di euro, mentre le mele dell’Alto Adige sono salite del 18,9%. In controtendenza la frutta piemontese, in calo del 15,2%. Anche la filiera delle conserve ha contribuito alla crescita (+3,5%), trainata dalle Conserve di Nocera. In accelerazione anche carni e salumi, con l’Alto Adige a +13,9%.
Intesa Sanpaolo ha sostenuto il settore con 2 miliardi di euro di finanziamenti nel 2024. “Siamo al fianco delle imprese per accompagnarle verso nuovi mercati e nella transizione green”, ha dichiarato Massimiliano Cattozzi, responsabile Agribusiness della Banca.
Nonostante le incertezze legate ai dazi USA introdotti nell’aprile 2025, le produzioni italiane, spesso DOP o IGP, sembrano reggere grazie alla loro qualità e identità territoriale. L’internazionalizzazione resta la chiave di volta per affrontare un contesto globale complesso e in continua evoluzione.
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