Storia

Un videoreportage e un libro per ricordare il Genocidio armeno

In occasione della ricorrenza del 24 aprile, Liberilibri presenta un servizio video che anticipa il libo “Non ti scordar di me. Storia e oblio del genocidio armeno”, scritto da Vittorio Robiati

24 Aprile 2025

È ormai passato più di un secolo dal Genocidio armeno, una delle pagine più buie della storia del ‘900. Una pagina spesso passata in sordina a causa di tanti silenzi e di tante omissioni, ma anche una pagina che in più occasioni ha creato tensioni diplomatiche tra l’Europa e Ankara, che ancora oggi non ama il ricordo di quei fatti. E proprio in occasione della Giornata della Memoria del Genocidio armeno, che cade il 24 aprile perché in quello stesso giorno, nel 1915, ci furono i primi arresti e le prime deportazioni degli intellettuali armeni a Costantinopoli, è uscito il videoreportage “Non ti scordar di me” prodotto da Liberilibri.

La memoria del Genocidio armeno a 110 anni dal Metz Yeghérn

Il progetto racconta e rilancia il significato della memoria armena a 110 anni dal Metz Yeghérn, intrecciando storia, oblio e le nuove ferite che colpiscono ancora oggi il popolo armeno. Non si tratta di una semplice commemorazione, ma di un’indagine visiva che unisce passato e prsente: dal genocidio del 1915 alle crisi attuali del Caucaso meridionale, dal conflitto nel Nagorno-Karabakh all’esodo forzato di decine di migliaia di persone. Un racconto che parla la lingua dell’espulsione, del silenzio, della cancellazione.

Non ti scordar di me – PRIMA PARTE

Il videoreportage anticipa la presentazione del libro “Non ti scordar di me. Storia e oblio del genocidio armeno” di Vittorio Robiati Bendaud, edito da Liberilibri. L’evento si terrà mercoledì 7 maggio 2025 alle ore 11:00 nella Sala Refettorio di Palazzo San Macuto a Roma. Il libro analizza il genocidio armeno in relazione ai meccanismi del negazionismo e mostra come l’oblio non sia solo una conseguenza della storia, ma uno strumento attivo di rimozione e giustificazione. “Non ti scordar di me” è una chiamata alla responsabilità della memoria. Perché ricordare è un gesto politico, culturale e umano.

Non ti scordar di me – SECONDA PARTE

Laureato in filosofia e appassionato di storia e letteratura, Vittorio Robiati Bendaud, si impegna da anni nel dialogo ebraico-cristiano a livello internazionale. È stato allievo del rabbino Giuseppe Laras, una delle voci rabbiniche più autorevoli d’Europa. Discendente di italiani e di ebrei di Libia, è legato indissolubilmente a entrambi i mondi.

Non ti scordar di me – TERZA PARTE
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