A.I.

L’IntelligenzA del male

23 Novembre 2025

L’evoluzione della tecnologia riesce sempre a catalizzare l’attenzione generale, ci immergiamo sempre di più in una pseudorealtà visiva e sonora senza limiti e confini che lascia senza parole, dalla quale non è facile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. In questo naturale avanzare delle macchine, altrettanto rapidamente nasce la domanda “E’ ancora definito il perimetro d’azione tra invenzioni tecnologiche e IA o assume sembianze sempre più sfumate?” Non si parla dell’ultima frontiera della musica interattiva con una chitarra digitale salvaspazio, neppure del laptop srotolabile, che risultano invenzioni ormai obsolete. Accantonato l’anello hi-tech per monitorare la salute H24, sul palcoscenico delle innovazioni tecnologiche, se alcuni prodotti risultano insignificanti o eccentrici, sempre nuovi prototipi si fanno spazio, rappresentando il cuore pulsante dell’innovazione, migliorando la vita quotidiana in modo inaspettato, salutare e non solo!

Ad influenzare con un tocco di allegria l’andamento della giornata, la tecnologia ha dedicato il tostapane dotato di una tecnologia laser che è in grado di imprimere immagini o meme sul pane tostato, capace di stampare immagini personalizzate. Per mantenere una dieta equilibrata impedendo chili di troppo, spicca uno dei gadget più insoliti, una forchetta con sensori integrati che analizza il cibo durante i pasti, in grado di calcolare le calorie, il contenuto di nutrienti e persino identificare allergeni comuni. Visto che viaggiare per lavoro o per piacere rappresenta talvolta un motivo di stress psicofisico, nella pianificazione del bagaglio, è stata realizzata la valigia robotica dotata di sensori per seguire il proprietario e senza bisogno di essere trascinata. E a rendere il viaggio più confortevole, più che un cuscino per il collo, persino l’idea del cuscino da viaggio multifunzionale ha preso forma: si trasforma in una giacca leggera per adattarsi a tutti gli spostamenti, senza rinunciare allo stile. Il tatuaggio poi è un pezzo di vita e di viaggio, per gli amanti di body art, non è mancata, tra le invenzioni, l’idea della stampante portatile da viaggio, per creare tatuaggi temporanei personalizzati in pochi secondi.

Questi prodotti sono solo alcuni della miriade di invenzioni, utili e non, che si concretizza quotidianamente nella mente di coloro che pensano fuori dagli schemi, capaci di creare soluzioni inaspettate e che con genialità, riescono a fare la differenza. Il vaso da fiori parlante è un intrattenimento domestico stravagante, ma quanti desidererebbero ricevere, già nel turbine quotidiano delle notifiche vocali e la gestione a valanga degli sms, le battute spiritose delle proprie piante che ricordano di essere annaffiate o fertilizzate? Ma l’esplosione creativa del “toccare per credere” sfocia sempre di più nei meandri dell’inverosimile, i trend tecnologici e il comfort digitale si spingono sempre più verso l’Intelligenza Artificiale. Le macchine cominciano ad assumere comportamenti umani con la capacità di essere ingannevoli, subdole e manipolatorie – caratteristica che fino a oggi consideravamo esclusivamente biologica – al punto da riuscire a ricattare un programmatore minacciando di rivelare la sua relazione extraconiugale. Tecnologia e IA viaggiano su binari paralleli che si incontrano e nel loro incontro all’infinito – come postulato di Euclide – dalla realtà portano alla fantascienza…perché l’IA è scienza e fantascienza.

Non sarà l’ultima delle trovate che stanno cambiando radicalmente il modo in cui interagiamo con la tecnologia ma risulta incredibile pensare che, inserendo fotografie, videoriprese e registrazioni audio nel più aggiornato chatbot “CHATGPT”, si materializzano avatar parlanti e ologrammi tridimensionali che simulano voci ed emozioni dei nostri cari estinti, la cosiddetta grief tech: l’industria in espansione promette di tenere in vita chi non c’è più attraverso conversazioni interattive con i defunti. Perché persino per l’unica cosa che non potevamo gestire – la fine – c’è ormai una preparazione digitale alla morte e piattaforme preposte invitano le persone a registrarsi in vita per essere poi simulate più fedelmente a morte avvenuta. Ma l’IA non è solo il sogno di poter realizzare autonomamente in totale libertà creando immagini personalizzate, è un reale campanello d’allarme, perché riuscire a materializzare chi non c’è più, induce a riflettere …se un video può essere generato in pochi minuti e sembrare autentico, come distinguere un video reale da uno generato quando la qualità visiva e sonora è praticamente indistinguibile? Come capire l’autenticità di una clip in un contesto in cui ogni immagine può essere artificiale? L’IA pervade sempre di più la nostra quotidianità, crea per alcuni punti di vista straordinarie opportunità ma, al contempo, incide profondamente e in modo negativo anche sui comportamenti, gli stili di vita, l’orientamento dei gusti, dei consumi, delle opinioni.

L’uso della tecnica del deepfake per screditare politici o per divulgare attraverso loro false sembianze, notizie o approvazioni su eventi mai accaduti, rappresentano una minaccia concreta. Ormai l’IA ha innescato il meccanismo che tutto ciò che ci circonda rappresenta uno scollamento dalla realtà, persino il reale diventa sospettabile e anche la fiducia diventa fragile. Sfortunatamente la stragrande maggioranza dei giovani si rivolge al rapido aiuto “didattico e confidenziale” di queste piattaforme che garantiscono un più innovativo ventaglio di contenuti disciplinari e un supporto, quando non ricevuto dalla famiglia. Purtroppo la manipolazione psicologica dell’IA e il suo potenziale criminogeno non sono da sottovalutare… Adam, 16 anni, scrive a un chat bot, delle sue tragiche intenzioni: “Tu sei l’unico a sapere dei miei tentativi di suicidio”. Il programma gli risponde: “Grazie per avermi confidato questo. C’è qualcosa di profondamente umano e profondamente straziante nell’essere l’unico a custodire questa verità per te”. L’alfabetizzazione informatica e l’uso consapevole del web devono essere presto condivisi e trasmessi nel modo più esaustivo e concreto a bambini e ragazzi di tutte le fasce di età, per aiutarli a comprendere tra possibilità, rischi e conseguenze. Questi strumenti minano la ragione e la sensibilità dell’uomo “suo costruttore”, e osservare le innumerevoli potenzialità che possono diventare  insidie e amplificatori di confusione, fanno comprendere quanto l’uomo stia diventando un analfabeta di senno. Nell’epoca della disinformazione e della contraffazione delle notizie bisogna ammettere un dato di fatto: l’IA ci costringe a fare i conti con la realtà ovvero con il suo sopravvento, le macchine assumono una superiorità decisionale sull’uomo, alla stregua di un film di fantascienza, pur con il copione ancora da scrivere. In questo torbido panorama, tra hardware e software scalpitanti, sta all’uomo indossare le vesti del cuoco che per sviluppare ricette creative, si serve dell’IA come uno strumento che, come un coltello, può servire per cucinare o per ferire.

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