Dalla padella alla brace: lo Zambia di Edgar Lungu

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2 Dicembre 2020

Coautore: Paolo Fusi

Credeteci: lo Zambia è una delle nazioni più belle del mondo. Il grande esploratore David Livingstone, descrivendo questa terra, scrisse: “Luoghi così belli sono stati creati per addolcire la vista degli angeli durante il volo”[1]. Una natura lussureggiante, un clima mite, una terra fertile e generosa, risorse minerarie quasi inesauribili, una popolazione con un’allegria innata, che vede 73 diverse etnie vivere insieme e, fino a poco tempo fa, quando la carestia ha spinto una provincia a battersi per la secessione, vivere in pace[2].

Questa è solo una faccia della medaglia. Lo Zambia è il paese dove il 58% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con un reddito pro capite di meno di due dollari al giorno[3]. Solo il 13.41% degli zambiani in età lavorativa ha un lavoro[4], molte aree (specie lontano dalle città) vivono con il baratto, la schiavitù, nell’assenza di assistenza sanitaria, senza accesso all’istruzione o a beni e servizi di prima necessità[5]. Incombe la siccità[6], e questo ha creato una carestia permanente (dovuta anche all’avvelenamento delle fonti d’acqua[7]) nelle aree devastate dalle attività minerarie[8][9]. E poi c’è la violenza politica: dopo l’indipendenza, raggiunta nel 1964, lo Zambia è stato coinvolto nelle guerre che hanno avuto luogo in tutte le nazioni confinanti, ed ha vissuto fino al 1990 sotto la guida arcigna ed inefficiente del presidente Kenneth Kaunda – un regime costretto a mollare dopo mesi di disordini violenti e di fronte alla pressione internazionale[10].

Alle elezioni il popolo sceglie Frederick Chiluba: un dirigente sindacale, pastore evangelico, gestore di conti fiduciari, autista di autobus, famoso per essere pieno di complessi di inferiorità (era alto solo 151 cm) ed essere paranoico, collerico, ed a capo di un regime, nel quale la corruzione la faceva da padrona[11]. Quando, nel 2002, dopo oltre dieci anni di governo, Chiluba lascia, dopo un breve interregno di Levy Mwanawasa, il nuovo uomo forte dello Zambia diviene Michael Sata – un leader debole e corrotto, che porta lo Zambia alla miseria e nel 2014 muore per una malattia mai resa nota mentre era ancora in carica[12]. Il nuovo presidente, Edgar Chagwa Lungu, arriva alla presidenza promettendo la fine della corruzione e l’inizio del benessere e diventa il simbolo della grande speranza del popolo zambiano[13].

Secondo l’agiografia ufficiale, Edgar Lungu nasce l’11 settembre 1956 nell’ospedale centrale di Ndola, una città del distretto di Copperbelt, e cresce nella cittadina di Chimwemwe, una frazione di Kitwe[14]. Sua sorella Chama denuncia persino questa informazione come una bugia: la donna sostiene che all’epoca a Ndola non esistevano ospedali e che “vengono raccontate molte falsità sulle sue origini”[15]. Ed altrettante cose vengono taciute: dopo il liceo, Lungu si iscrive alla scuola ufficiali di Miltez, ma ci resta poco – lui dice di aver scelto l’università, ma in realtà è stato scacciato dall’esercito per “ubriachezza, pigrizia e cattiva condotta generale”[16].

Di questi problemi si sa tutto: la gente lo chiama “Kaminamisa” (ubriacone)[17]. Lui si difende negando tutto, ed in un’intervista del 2019 sostiene di “aver smesso molto tempo prima di bere birra”[18].  Ciò che è vero, è che si laurea in giurisprudenza nell’ottobre del 1981, ed un anno dopo ottiene l’abilitazione[19] entrando a far parte dello studio legale Andre Masiye & Co. di Lusaka[20]. In politica si impegna solo molto più tardi, nel 1999, aderendo al UPND (United Party for National Development[21]), e due anni dopo passa al neonato PF (Patriotic Front[22]), dove le possibilità di carriera sono migliori, e diventa consulente e collaboratore del leader Michael Sata[23].

La faticosa scalata alla vetta

Una manifestazione a favore del presidente Lungu alcuni mesi dopo le elezioni presidenziali del 2016

Lungu si presenta come il paladino dell’onestà, ma si comporta in modo opposto. Nel luglio 2009, ad esempio, viene radiato dall’albo degli avvocati: una sua cliente, Wendy Kanyanta, in seguito ad un patteggiamento in una causa civile, aveva diritto ad un rimborso di 40’000 Kwacha (1900 dollari) che Lungu ha ricevuto dalla controparte e, invece di consegnarlo, l’ha tenuto per sé – nell’agosto del 2010 Lungu viene condannato al risarcimento[24] e gli viene tolta la licenza da avvocato[25].

I suoi amici non lo dimenticano. Nelle elezioni del 2011, subito dopo la vittoria del Fonte Patriottico, il neoeletto Presidente Michael Sata lo nomina Viceministro, poi Ministro degli Interni (nonostante intervenga, completamente ubriaco, in una seduta del Parlamento[26]), e successivamente Ministro della Difesa[27], prendendo il posto di Winter Kabimba dopo che quest’ultimo è stato sollevato da ogni incarico[28]. Lo stesso giorno, Lungu prende il posto di Kabimba anche come Segretario Generale del Fronte Patriottico[29].

Verso la fine del 2014, il Presidente Sata, gravemente ammalato, è costretto a recarsi all’estero per cure mediche[30]. In questo frangente Lungu ottiene la guida provvisoria del Paese. Nell’ottobre Sata muore[31] ed il Vicepresidente Guy Scott assume la carica di Presidente ad interim[32]. Pochi giorni dopo, il 3 novembre del 2014, Guy Scott toglie l’incarico di Segretario Nazionale del PF ad Edgar Lungu[33] riconsegnandoglielo però appena il giorno successivo: lavorando nell’ombra, Lungu ha raggiunto una posizione di potere ineludibile[34]. Quando si va a votare per le nuove presidenziali, Lungu si candida, spacciandosi per uomo di fede e di pace – ma i suoi colleghi di partito lo dipingono come “un politico spietato e senza cuore che predica la pace di giorno e organizza la violenza politica di notte[35]”.

Si dimostra un integralista e uno sciovinista, negando il diritto all’omosessualità[36]. Durante la campagna, il Fronte Patriottico usa la violenza e gli arresti indiscriminati per intimidire gli avversari politici[37]. Il 20 gennaio 2015, nonostante le aspre lotte intestine nel FP[38], Lungu vince le elezioni presidenziali con una strettissima maggioranza contro Hakainde Hichilema dell’UPND: votano solo il 32,4% degli elettori, Lungu ottiene il 48,3% dei consensi contro il 46,7% di Hichilema[39]. Il Paese è spaccato in due: “tribù contro tribù, fratello contro fratello e amico contro amico[40]”. Hichilema denuncia molti brogli[41], ma non serve: Lungu viene proclamato presidente con una sfarzosa cerimonia presso il National Heroes Stadium di Lusaka[42].

Debiti, ricatti internazionali, sangue e corruzione

L’aumento costante del debito pubblico negli anni della presidenza di Edgar Lungu[43]

Lo Zambia è in crisi profonda. La crescita economica, tra il 2014 ed il 2015, rallenta dal 5% al 3,2%, e crollano i prezzi delle materie prime[44]. La vendita del rame (che è in mano a Vedanta, Barrick Gold, Glencore e First Quantum Minerals) costituisce il 70% dell’export zambiano, e cala da 7,2 miliardi a circa la metà[45]. Lungu taglia i sussidi energetici e agricoli che hanno spinto il deficit di bilancio a quasi il 10% del PIL e generano un’inflazione annua attorno al 20%, a causa degli interessi annui su un prestito stipulato da Sata con l’Unione Europea nel 2012[46].

Lungu arriva alle successive elezioni presidenziali con un Paese allo stremo: con la svalutazione del Kwacha del 41%[47], con un terzo della forza lavoro disoccupata, con la chiusura di alcune miniere, con una grave crisi energetica e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari[48]. Il Fondo Monetario Internazionale obbliga Lungu ad anticipare le elezioni presidenziali al 2016[49]. La campagna elettorale è macchiata da scontri pesantissimi tra le fazioni, poi la proclamazione dello stato di emergenza, e quindi la violenza feroce della Polizia che, ad esempio, assalta il quotidiano critico the Post con lacrimogeni e manganelli, e dopo averlo sgomberato lo chiude[50] e, dopo le elezioni, lo costringe a licenziare tutti e liquidare l’azienda[51].

La Commissione elettorale nazionale minaccia di sospendere il voto, ma il governo si impone[52]: Lungu viene rieletto con il 53% dei voti a favore[53]. L’UNPD di Hichilema presenta un ricorso alla Corte costituzionale, accusa i funzionari elettorali di frode, senza ottenere nulla[54]. Nel settembre 2018, vista la situazione, il FMI decide di sospendere gli aiuti allo Zambia, sicché Lungu espelle il rappresentante del Fondo a Lusaka, Alberto Baldini, accusato di “diffondere discorsi negativi” sul Paese[55].

Il Fondo Monetario ha buoni argomenti contro il governo di Lusaka: l’inarrestabile crescita del debito, dovuta soprattutto alla corruzione, con il conseguente mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti dello Stato; i contratti firmati con la Cina, per oltre 8 miliardi di dollari di prestiti, in cambio dei quali viene svenduto il Paese[56]: Pechino, infatti, secondo gli accordi presi da Lungu, dovrebbe ricevere in pagamento la ZNBC Zambia National Broadcasting Corporation, poi la società elettrica nazionale Zesco[57] ed infine l’aeroporto internazionale di Lusaka[58].

In un Rapporto pubblicato dalla rivista Africa Confidential[59], vengono denunciate tangenti per 4,7 milioni di dollari, provenienti da frodi perpetrate ai danni di tre dipartimenti: sanità, istruzione e sviluppo economico. Africa Confidential accusa personalmente alcuni ministri responsabili di aver saccheggiato fondi nell’acquisto di prodotti farmaceutici falsi, di aver sottratto fondi destinati alle pensioni, e di aver rubato dai budget delle spese sociali e dell’istruzione[60].

Uno dei protagonisti è Emerine Kabansky, Viceministro per lo Sviluppo Comunitario e Previdenza Sociale[61], l’ente di cui la signora ha rubato il denaro è ZAMPOST (Zambia Postal Services Corporation[62]). Viene costretta alle dimissioni[63] e poi arrestata[64]. Le indagini dimostrano che ha sottratto 4 milioni di dollari[65]. Un ramo dell’inchiesta riguarda un’altra truffa, sempre ai danni di ZAMPOST[66], che Kabansky commette con il dirigente postale McPherson Chanda, che viene licenziato[67].

Un rapporto del Financial Intelligence Center (FIC)[68] rivela che lo Stato ha perso, solo nel 2018, a causa di transazioni illegali (corruzione, furto, frode ed evasione fiscale) 6,1 miliardi di kwacha (circa 336 milioni di dollari)[69]. Nel luglio del 2019, il Ministro delle Finanze Margaret Mwanakatwe viene costretta a dimettersi senza spiegazioni ufficiali[70]. Al suo posto viene nominato il vicegovernatore della Banca Centrale Bwalya Ngandu.

Nel dicembre scoppia lo scandalo Mukula (nome di un albero dal legno pregiato, specie protetta dal WWF)[71]. Secondo un rapporto dell’Agenzia per le indagini ambientali (EIA)[72], un cartello composto dal presidente Edgar Lungu, sua figlia Tasila Lungu, il Ministro della Giustizia Given Lubinda ed il Ministro del territorio e delle risorse naturali Jean Kapata disbosca le piante e ne contrabbanda il legno: si tratta, tra il giugno 2017 e il maggio 2019, di 40 container mensili, circa 2000 metri cubi al mese, pagati sul mercato nero 7,5 milioni di dollari all’anno ed intascati dai componenti della cospirazione[73].

Una bancarotta annunciata

Edgar Lungu filmato davanti ai containers sequestrati alla sua organizzazione di contrabbando del legno Makula[74]

A partire dallo scandalo Makula, la situazione precipita. Nel maggio 2019 l’Agenzia di Rating Moody’s declassa il debito pubblico dello Zambia da CAA1 a CAA2: “le pressioni esterne e le questioni di liquidità stanno compromettendo lacapacità del Governo di gestire il debito a medio termine, aumentando anche le probabilità di insolvenza a breve termine”[75]. Regno Unito, Finlandia, Svezia e Irlanda sospendono i pagamenti destinati agli aiuti economici in Zambia. Il governo di Londra blocca un piano di aiuti da 47 milioni di sterline[76], mettendo Lungu in ginocchio. Le crescenti tensioni sociali vengono represse con la violenza, politici e burocrati vengono arrestati, aumentano le violazioni dei diritti umani, ma il presidente resiste e sostiene di essere estraneo ad ogni responsabilità[77].

Proclama la sua innocenza anche quando spende soldi (che non ha) in stravaganze e lusso personale[78], come l’acquisto di un Jet Sukhoi Business VIP di fabbricazione russa, destinato al trasporto presidenziale, per una spesa tra i 45 e i 49 milioni di dollari [79], più altri quattro aerei Sukhoi destinati all’aviazione civile[80]. Secondo Africa Confidential il contratto di fornitura, stipulato con Israele, contemplerebbe una spesa per oltre 400 milioni di dollari in attrezzature ad alta tecnologia come 18 mini-droni Skylark, un numero imprecisato di caccia supersonici F-5, veicoli terrestri, Elicotteri da trasporto Mi-17E destinati al comparto militare ed in parte finanziati con un prestito dalla Hapoalim Bank israeliana[81]. Una follia confermata dal Revisore Generale della Gestione Finanze Pubbliche[82].

Nel dicembre del 2019 Africa Confidential scopre che il governo non onora il prestito di 97 milioni di euro, concesso dall’Istituto San Paolo di Torino, con cui Lungu ha pagato due aerei da trasporto militare C27J dall’azienda militare italiana Leonardo[83]. Il C-27J Spartan è un velivolo turboelica in grado di operare con piste di atterraggio rudimentali e in condizioni estreme[84]. Per ottenere i soldi, l’allora ministro delle finanze, Margaret Mwanakatwe, si era impegnata ad evitare altri prestiti[85].

Malgrado la banca emetta ben cinque richieste di pagamento degli interessi, con scadenza al 30 ottobre 2019, per 6,2 milioni di euro, la rata rimane inevasa[86]. Sicché la banca applica una penale di 20’000 euro a settimana, come previsto dal contratto, anche perché non si tratta di un caso unico: “La follia di acquisto di aeromobili dello Zambia include anche il business jet Gulfstream G650 utilizzato dal presidente Lungu e un ordine per cinque aerei di linea Sukhoi. La Russia ha annullato l’ordine il 28 ottobre dopo che lo Zambia non ha effettuato il secondo pagamento[87]”.

Nell’aprile del 2019 il terrorista Nsabimana Callixte, capo del gruppo rivoluzionario ruandese National Liberation Force (NLF), la cui fedina penale racconta di omicidi, di attentati dinamitardi, di sequestri di persona e di saccheggi, viene arrestato dal RIB (Rwanda Investigation Bureau)[88]. Interrogato dal Tribunale Internazionale dell’Aja, il 13 luglio del 2020 Callixte si dichiara colpevole e racconta che, alla fine del 2017, sarebbe stato ingaggiato da Edgar Lungu, per 150’000 dollari, per aiutare il capo del partito di opposizione ruandese MRCD, Paul Rusesabagina, a rovesciare il governo di Paul Kagame con un colpo di Stato[89]. Lungu, ovviamente, nega[90].

La pandemia dà il colpo di grazia. Ufficialmente nello Zambia ci sono stati 17’000 contagi e 350 morti[91], ma sono cifre senza credibilità. Le stime delle organizzazioni internazionali parlano di 1,8 milioni di infetti, ma per fortuna, a causa della giovanissima età media degli abitanti, la mortalità è bassissima[92]. L’effetto, però, è la chiusura parziale delle miniere e di altre attività economiche[93]: la chiusura delle Cascate Vittoria, che nel 2019 avevano attirato oltre un milione di turisti e generato un indotto da capogiro (7,2% della forza lavoro zambiana e 7% del PIL[94]) è una mannaia sui conti già disastrati dello Stato[95]. Chiudono scuole ed università, bar e ristoranti, cinema e casinò; vietato l’assembramento di più di 50 persone, blocco delle attività sportive, divieto di entrata ed uscita dalle città di Kafue e Nakonde, chiusura della frontiera con la Tanzania, che è quella più importante per l’interscambio commerciale e per il contrabbando[96].

Lungu ammette: il Paese è a pochi centimetri dalla bancarotta[97]. Chiede al Fondo Monetario Internazionale la cancellazione del debito estero e la ricontrattazione delle scadenze obbligazionarie: il 22 settembre lo Stato avrebbe dovuto pagare i bond emessi nel 2012, nel 2014 e nel 2015 – si tratta di 3 miliardi di dollari che non verranno mai pagati, e che quindi provocano danni irreparabili ai creditori[98]. L’ultima speranza è che sia l’industria mineraria a salvare lo Zambia. È rimasto l’unico settore economico ed industriale che sia ancora capace di creare plusvalore, ma è quasi completamente in mano al capitale straniero.

I primi gravi scandali minerari

Gli immensi bulldozer che scavano nella più grande miniera di rame dello Zambia, la Lumwana Copper Mine, estesa su un territorio di 1355 km2, quindi grande quasi quanto la città di Londra, il cui sfruttamento è nelle mani della famigerata multinazionale canadese Barrick Gold[99]

L’estrazione industriale del rame in Zambia inizia esattamente un secolo fa, quando il miliardario irlandese-americano Alfred Chester Beatty crea il Rhodesian Selection Trust (RST) ed inaugura la miniera di Luanshya (1928) e quella di Mufulira (1933)[100]. Fino al 1960, l’estrazione del rame cresce costantemente e produce una ricchezza enorme – al momento dell’indipendenza zambiana le miniere producono 769’000 tonnellate all’anno e danno lavoro a 62’000 persone[101].

Il neonato Stato decide di nazionalizzare l’intero settore[102] e crea la ZCCM Zambia Consolidated Copper Mines[103]. I ricavi vengono reinvestiti in ferrovie, strade, centrali idroelettriche, scuole, ospedali e case popolari, e le macchine non vengono rinnovate – la produzione scende di due terzi, l’intero sistema entra in crisi[104]. Nel 1996, il presidente Chiluba decide di vendere e puntare sui guadagni provenienti dalle tasse[105]. Le multinazionali straniere, in 14 anni, hanno investito 12,5 miliardi di dollari, riportando la produzione ai livelli di 60 anni fa e l’occupazione a sfiorare i 100’000 posti di lavoro[106]. Il prezzo è alto. Le multinazionali fanno ciò che vogliono: inquinamento ambientale, maltrattamenti, evasione fiscale.

I più spregiudicati sembrano essere i cinesi. Secondo Human Rights Watch, costoro praticano sistematicamente maltrattamenti, abusi e minacce, specie nel caso della CNMC (Non-Ferrus Metals Mining Corporation)[107], che dal 1998 impone turni lavorativi disumani, la cancellazione dei giorni di riposo, l’uso di ambienti altamente inquinati con fumi acidi e una forte concentrazione di polvere, nessuna misura di sicurezza, minacce e pestaggi[108].

Solo nel 2013 il governo reagisce: vengono revocate le licenze della miniera di carbone di Collum, che ora viene gestita da ZCCM[109]. Ma non basta, le altre aziende cinesi continuano[110]. Nel 2016 viene scoperta una gang criminale cinese che obbliga bambini tra i 10 ed i 16 anni per rubare rame ed altri minerali[111]. Un’altra gang, che ha ottenuto la licenza di sfruttamento della miniera di rame di Chingola, occupa quasi esclusivamente bambini tra i 10 ed i 12 anni[112].

Molte altre aziende, per ottimizzare i profitti, puntano invece sull’evasione fiscale: secondo la ONG War On Want (2015), lo Zambia perderebbe 3 miliardi di dollari all’anno di tasse eluse dalle maggiori multinazionali minerarie attive nel paese: Glencore, Vedanta e Associated British Foods[113]. Secondo Owen Espley, autore dello studio di War on Want, il governo non riesce a difendersi perché ricattato con la minaccia del taglio di migliaia di posti di lavoro – una minaccia che lascia indifferenti i governi dei membri dell’OCSE[114].

Nel 2018 l’ONU denuncia enormi truffe fiscali (in tutta l’Africa sarebbero 50 miliardi di dollari)[115] ed obbliga Lungu a promulgare leggi più severe[116]. Leggi che, però, lo Stato non ha la forza di far rispettare[117], nemmeno se si tratta di società con una partecipazione statale: Nel maggio del 2020 la Corte Suprema di Lusaka condanna la MCM Mopani Copper Mines (73,1% Glencore, 16,9% First Quantum Minerals, 10% ZCCM[118]), con una decisione compromissoria, a pagare 240 milioni di Kwacha (circa 13 milioni di dollari), per truffa fiscale, avvenuta tramite la vendita sottocosto del rame di MCM alle raffinerie della Glencore[119].

Un bambino di 12 anni che lavora nella miniera di proprietà cinese a Chingola[120]

Poi ci sono i danni irreparabili all’ambiente, specie nella provincia del Copperbelt, la parte densamente più popolata del paese[121]: l’estrazione industriale del rame ne ha drasticamente ridisegnato il paesaggio. Le miniere spostano milioni di tonnellate di terra e fango, hanno alterato il corso dei fiumi e cambiato la composizione dell’aria[122]. Ci sono almeno 21 discariche di rocce che coprono più di 388 ettari, 9 discariche di scorie che coprono 279 ettari e infine più di 45 dighe di scarico che coprono un’area di circa 9125 ettari: in totale, più di 10.000 ettari del Copperbelt sono coperti da rifiuti e non possono essere né abitati, né coltivati[123].

Il caso più emblematico è quello di Mulifura e dei tre comuni interessati dagli scavi (Kankoyo, Butondo e Zimba), devastati dalle esalazioni di anidride solforosa[124] e resi pericolosi dalle crepe e le frane[125]. La miniera ha avvelenato i torrenti circostanti, rendendo imbevibile l’acqua e annientando la pastorizia, l’agricoltura e la pesca[126]. Un disastro replicato ad ovest di Kitwe, dove c’è la miniera di Chibuluma, le cui aree circostanti sono state abbandonate dalla gente e dagli animali, essendo l’acqua avvelenata dagli acidi e dai residui tossici di rame e cobalto[127].

A Kabwe, nella stessa zona, nonostante la miniera sia stata chiusa oltre 25 anni fa, rimane una collina alta decine di metri, chiamata La Montagna Nera, fatta di scarti della fonderia, detriti ed immondizia varia[128]. Molti bambini del circondario si sono ammalati di cancro o sono morti per avvelenamento da piombo[129]. Dal 2003 al 2011 la Banca Mondiale ha finanziato il programma di bonifica Copperbelt Environment Project: lo Stato ha incassato i soldi e non ha mai compiuto l’opera[130].

Una delle aziende la cui operatività ha creato i maggiori danni ambientali è Vedanta Resources, una multinazionale indiana con base a Londra[131]. Le prime accuse relative all’impatto ambientale delle sue miniere di Konkola risalgono al 2009[132], ma i guai iniziano cinque anni dopo, quando la ONG Foil Vedanta pubblica una relazione sui legami tra la multinazionale ed il presidente Sata che documenta l’inquinamento diffuso delle aree minerarie servite da Vedanta, ed anche i maltrattamenti inflitti dall’azienda agli operai[133].

Un anno più tardi, 1826 contadini zambiani sporgono denuncia contro Vedanta Resources al Tribunale di Londra, e vincono i primi gradi di giudizio – il caso si trova adesso presso la Corte Suprema[134]. Come in altri casi, il Ministro delle Miniere Richard Musukwa prende ufficialmente le difese di Vedanta, testimoniando in tribunale e rovesciando le decisioni giudiziarie in Zambia[135]. Nel maggio 2018, gli operai protestano, la polizia spara ed uccide 12 manifestanti – ed a questo punto il presidente Lungu cambia atteggiamento e chiude le miniere di Konkola[136].

Nell’agosto del 2019 il governo di Lusaka presenta la richiesta di espulsione di Vedanta dallo Zambia ed una sua penalizzazione nella Borsa di Londra[137]. Lo Stato ha imposto un liquidatore della KCM, la società che gestisce la Miniera di Konkola, ed a Vedanta non resta che cercare la strada dell’arbitrato internazionale, dato che la multinazionale, dal 2004 al 2018, ha investito nella miniera oltre 3 miliardi di dollari[138]. Nel novembre del 2019 Vedanta accetta di pagare allo Stato dello Zambia una penale di 203 milioni di dollari[139]. La miniera viene nazionalizzata (è controllata da ZCCM) ed oggi persino Richard Musukwa ha cambiato parere, e chiede l’apertura di un procedimento penale contro i managers di Vedanta[140].

Lo scandalo delle Kalengwa Mines

Edgar Lungu in atteggiamento intimo con il gangster Shawi Fawaz[141]

Nel 1969, dopo la nazionalizzazione dell’industria mineraria, le principali miniere di rame vengono concentrate in una sola azienda, la RCM (Roan Consolidated Mines Limited)[142], che appartiene per il 51% alla ZIMCO (Zambia Industrial and Mining Corporation, che nel 1981 verrà fusa con la ZCCM[143]) e per il 49% ad un consorzio guidato da una società mineraria newyorkese, la AMAX Inc., che era una delle principali multinazionali attive in Africa[144]. Tra il 1981 ed il 1982, a causa della crisi dello Zambia[145], la RCM viene smembrata e la miniera viene chiusa[146].

Negli anni successivi, Kalengwa viene sfruttata da minatori disoccupati in cerca di un minimo di ricavo, la maggior parte dei quali cerca il rame nell’immensa discarica a cielo aperto rimasta dopo la mancata bonifica delle miniere chiuse nel 1982[147]. Nel 2008, la miniera viene occupata dalla Euro African Kalengwa Mining Limited (EAKM), che nel 2010, ottiene una licenza di sfruttamento dallo Stato. EAKM è un consorzio tra le tribù locali[148], guidato dal Chief Mukumbi Kizela[149] e dal Re Mulumba Datuuma II (Mathew Sweta Kanong’esha), un sostenitore di Edgar Lungu[150].

Nel 2011, la licenza di EAKM viene sospesa, ed il governo, a sorpresa, trasferisce la licenza alla ACR African Consolidated Resources Plc London (oggi si chiama Vast Resources Plc)[151]. È un’azienda a capitale inglese e rumeno, fondata nel 2004, ed attiva (oltre che in Romania) nello Zimbabwe, dove possiede una miniera di diamanti[152]. Il trasferimento della licenza innesca una vera e propria guerra, che dura ancora oggi nei tribunali e nelle strade, dove i sostenitori di EAKM manifestano armati di bastoni e sciabole e spaccano tutto ciò che trovano sul loro cammino[153].

Dietro questa guerra se ne nasconde una più complessa e pericolosa: negli anni 90, infatti, dal Libano è arrivato un gangster, Shawi Fawaz, che ha organizzato i piccoli raccoglitori abusivi di rame, ed in cambio di protezione e della fornitura di cibo e medicine ottiene fino al 60% di ciò che ogni raccoglitore abusivo ottiene in ogni giornata di lavoro[154]. Ognuno dei suoi schiavi vota Fronte Patriottico ed appoggia Edgar Lungu e Michael Sata con azioni violente ed intimidatorie[155].

Ben presto, Shawi Fawaz diventa il jerabos (capo mafioso) più potente dell’Africa meridionale, e quando i tribunali di Lusaka lo condannano ad un totale di 25 anni di prigione (nel 1989 per contrabbando di droga e furto di rame, nel 1994 per l’assassinio del sindacalista Grant Kolala, nel 1998 per traffico di schiavi, di droga, di prostitute e diverse violenze[156]), Edgar Lungu interviene personalmente e gli concede la grazia – e per quanto riguarda le miniere di Kalengwa, gli consiglia di cambiare metodo: non più la protezione mafiosa dei raccoglitori irregolari, ma la costituzione di due aziende per lo sfruttamento minerario che trasformino 2000 operai irregolari in dipendenti di aziende rispettabili[157]: la Hetro Mining & Ore Ltd. Kitwe e la Lunga Minerals & Exploration Ltd. Kitwe[158].

African Consolidated Resources (ACR) vince la battaglia legale (e militare) contro le piccole aziende dei capi tribù locali (la EAKM) grazie ad una decisione strategica presa dal suo maggiore azionista e presidente, Colin Bird: lui non combatte Fawaz, ma scende a patti con lui, gli cede una percentuale della sua azienda e, alcuni anni più tardi, ne cambia il nome in Xtract Resources[159]. In questo modo, Fawaz e Lungu vengono coinvolti nei guadagni[160] delle altre imprese di ACR: la miniera d’oro di Gadzema, quella di Pickstone-Peerless e quella di diamanti di Nkombwa Hill[161].

Le milizie di Shawi Fawaz, stipate sui camion dei sostenitori del presidente Edgar Lungu, arrivano alle recinzioni della miniera di Kalengwa, nell’agosto del 2019, dove, pochi secondi dopo questa foto, scateneranno l’inferno[162]

Le tribù dello Zambia non si arrendono, e trovano un potente alleato: il gruppo minerario inglese Moxico Resources Plc London, che opera già in Zambia grazie alla concessione della licenza di sfruttamento della miniera di Mimbula[163] ed alla licenza di esplorazione di una nuova miniera nell’area chiamata Chingola Cluster[164]. Moxico apre il suo azionariato anche a cittadini dello Zambia[165] e presenta un’offerta per la licenza di sfruttamento di Kalengwa – un’offerta accettata dall’amministrazione dello Stato, ma ignorata da Bird e Fawaz, e successivamente contraddetta da un decreto di Edgar Lungu[166].

Con il perdurare e l’aggravarsi della battaglia contro Xtract Resources, Moxico raggruppa i soci zambiani in una holding offshore, la Moxico Resources Ltd. Port Louis[167], poi dissolta dopo la vittoria del gruppo Moxico nel procedimento davanti alla Corte Suprema di Lusaka tenutosi il 28 marzo del 2017[168] e confermato poi, dopo che Lungu aveva nuovamente sospeso l’applicazione della sentenza, con una decisione del 22 luglio 2019[169].

La risposta di Bird e Fawaz: pochi giorni dopo la sentenza, all’inizio di agosto, i miliziani del Jerabos attaccano le guardie di sicurezza e gli operai di Kalengwa – li picchiano senza pietà, ne rapiscono, torturano ed uccidono alcuni[170]. Il governo Lungu reagisce sospendendo, con una decisione illegale del Ministero delle Miniere, Richard Musukwa, la decisione della Corte Suprema[171]. Il giorno dopo i miliziani di Fawaz occupano la miniera ed iniziano a lavorare con i loro operai, dopo che quelli di Moxico sono fuggiti, pieni di paura[172].

A questo punto, Xtract Resources tenta un estremo colpo di coda: vende la sua licenza ad una nuova società, la KPZ Kalengwa Processing Zone Ltd. Lusaka[173], che appartiene ad una neonata holding offshore, la KPZ International SA Tortola (BVI)[174]. KPZ International vende il 30% dei suoi presunti diritti di sfruttamento[175] alla nuova multinazionale di Colin Bird e dei suoi soci inglesi, la Bezant Resources Plc London[176]. Nel frattempo, però, la pressione del Fondo Monetario Internazionale è divenuta enorme, e di fronte al rischio di default statale, nell’autunno del 2020 il presidente Lungu, almeno apparentemente, smette di proteggere Shawi Fawaz, che stavolta rischia veramente la galera[177] – il contenzioso, anche se nelle aule di Tribunale è stato risolto a favore di Moxico Resources, non è concluso: a Kalengwa, al momento, lavorano gli uomini di KPZ International[178].

Operai del Ministero della Salute dello Zambia compiono delle prospezioni nelle montagne di rifiuti velenosi che ha reso Kabwe la città più inquinata dell’intero pianeta[179]

Questa brutta storia ha fatto scuola: Colin Bird è anche presidente del consiglio di amministrazione di un’altra società mineraria, la Jubilee Metals Group Plc London[180]. Il 19 giugno 2020, Jubilee Metals annuncia ufficialmente di aver acquistato i diritti per processare, nella sua raffineria di Sable (Zambia) 150 milioni di tonnellate di sabbia contenente un’alta percentuale di rame[181], che apparterrebbero alla Star Tanganika Ltd. Lusaka[182].

Questa società appartiene a due uomini d’affari greci che vivono da oltre vent’anni a Lusaka, Dimitrios Monokandilos e Kosmas Mastrokolias – e che da vent’anni sono noti, anche nei tribunali, come truffatori[183]. Jubilee Metals versa 5 milioni di dollari, per poi scoprire che quei 150 milioni di tonnellate non appartengono a Star Tanganika – ma la stampa di Lusaka sospetta che Jubilee Metals sapesse fin dall’inizio che quel rame non l’avrebbe mai ottenuto, e che quei 5 milioni siano stati pagati per un motivo segreto e probabilmente illegale[184].

I fatti che raccontiamo rendono evidente il fatto che lo Zambia, attualmente, non abbia alcuna speranza di uscire dalla crisi con i propri mezzi. La stessa Dambisa Moyo, un’economista nata a Lusaka e che è oggi una delle autrici più autorevoli sulle questioni africane, nel 2009 aveva destato scalpore con un libro nel quale descriveva acribicamente il fatto che le centinaia di miliardi di dollari spesi, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per sostenere lo sviluppo e l’emancipazione del continente africano, siano stati non solo inutili, ma dannosi, perché hanno finanziato dittatori e guerre tribali, oltre ad opere infrastrutturali che hanno arricchito le aziende occidentali che le hanno costruite[185].

Oggi, oltre dieci anni più tardi, la stessa autrice ritiene che abbattere i regimi (come quello di Edgar Lungu), produca solo una peggiore destabilizzazione, più violenza e più miseria – e sostiene la necessità di un Piano Marshall per l’Africa, che costringa i governi (non importa se democratici o meno) ad intraprendere i percorsi indicati non più dal Fondo Monetario Internazionale (che spesso fa gli interessi delle grandi industrie e delle grandi banche) ma dalle agenzie ONU che già oggi si fanno carico delle situazioni più gravi: carestie, epidemie, avvelenamento ambientale, disastri geologici, rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni[186].

Chi, come noi, si occupa quotidianamente di queste cose, resta senza parole. L’alleanza politico-affaristica-criminale tra il presidente ed un boss mafioso come Shauwi Fawaz, è un fatto intollerabile, ma al contempo incomprensibile per il fatto che venga mostrato in pubblico con tanta tracotanza. L’unica certezza è che, dopo la dittatura di Frederick Chiluba e gli anni della corruzione istituzionalizzata di Michael Sata, con la presidenza di Edgar Lungu lo Zambia è caduto dalla padella alla brace. E arde.

 

 

[1] http://www.eyewitnesstohistory.com/livingstone.htm
[2] http://www.fides.org/it/news/35497-AFRICA_ZAMBIA_L_ineguale_distribuzione_della_ricchezza_nazionale_contribuisce_a_provocare_tensioni_etniche
[3] https://worldpoverty.io/map
[4] https://www.statista.com/statistics/809085/unemployment-rate-in-zambia/
[5] https://media.africaportal.org/documents/Recounting_the_Miseries_of_the_Poor_.pdf
[6] https://www.lifegate.it/siccita-zambia-cascate-vittoria-carestia
[7] https://www.lifegate.it/miniera-piombo-kabwe-zambia
[8] https://www.facing-finance.org/en/2016/02/collum-coal-mining-collapsed-tunnels-destroy-zambian-village/
[9] https://www.bloombergquint.com/business/zambia-copper-mine-waste-dam-bursts-destroying-crops-mail-says
[10] Andy DeRoche, “Kenneth Kaunda, the United States and Southern Africa”, Bloomsbury, London 2016
[11] http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/1715419.stm
[12] http://ibiworld.eu/2020/10/09/le-mele-marce-del-paradiso-terrestre/ ; http://ibiworld.eu/en/rotten-apples-in-the-garden-of-eden/
[13] Anthony Mukwita, “Against all odds: Zambia’s President Edgar Chagwa Lungu’s rough Journey to State House”, Partridge Africa, Johannesburg 2016
[14] https://www.sh.gov.zm/?page_id=5164
[15] https://www.zambiawatchdog.com/there-was-no-hospital-when-lungu-was-born-sister/
[16] https://www.zambianobserver.com/flashback-edgar-lungu-was-discharged-from-army-for-drunkness/
[17] https://web.archive.org/web/20131226111143/http://www.zambianwatchdog.com/edgar-lungu-is-new-defense-minister/
[18] https://mwebantu.news/hh-is-telling-people-that-i-drink-beer-i-stopped-drinking-president-lungu/
[19] https://www.pindula.co.zw/Edgar_Lungu#cite_note-profile-1
[20] https://youthvillagezm.com/2019/06/10-things-you-didnt-know-about-edgar-lungu/
[21] https://upndzambia.org/ ; www.edgar-lungu.com/wp-content/uploads/2014/12/EL-Profile_web.pdf
[22] https://www.pindula.co.zw/Edgar_Lungu
[23] https://www.theafricareport.com/3261/spotlight-on-zambias-president-edgar-lungu/
[24] https://www.zambiawatchdog.com/how-edgar-lungu-stole-clients-money/
[25] https://zambia.co.zm/news/headlines/2010/07/29/laz-suspends-misa-lawyer-edgar-lungu/
[26] https://www.zambiawatchdog.com/drunkard-pf-minister-edgar-lungu-prompts-point-of-order-in-parliament/ ; https://www.zambiawatchdog.com/flashback-zambia-reports-says-lungu-is-an-alcoholic-decisions-impaired-by-beer/
[27] https://web.archive.org/web/20131226111143/http://www.zambianwatchdog.com/edgar-lungu-is-new-defense-minister/
[28] http://ibiworld.eu/2020/10/09/le-mele-marce-del-paradiso-terrestre/ ; http://ibiworld.eu/en/rotten-apples-in-the-garden-of-eden/
[29] https://www.theafricareport.com/3261/spotlight-on-zambias-president-edgar-lungu/
[30] https://www.zambiawatchdog.com/sata-will-soon-go-to-london-for-medication/
[31] https://www.bbc.com/news/world-africa-29813612
[32] https://www.repubblica.it/esteri/2014/10/29/news/michael_sata_morto_zambia-99242316/
[33] https://www.lusakatimes.com/2014/11/03/guy-scott-drops-edgar-lungu-pf-secretary-general/
[34] https://www.lusakatimes.com/2014/11/04/guy-scott-reinstates-edgar-lungu-secretary-general-burial/
[35] https://africanarguments.org/2016/08/16/humble-mother-loving-and-god-fearing-how-edgar-lungu-won-zambias-presidential-election/
[36] https://www.lusakatimes.com/2014/12/13/edgar-lungu-says-cant-abandon-satas-vision-will-support-gay-rights/
[37] https://news.yahoo.com/zambian-police-tear-gas-opposition-supporters-poll-132706659.html
[38] https://blogs.lse.ac.uk/africaatlse/2015/01/19/zambia-presidential-elections-why-is-it-so-hard-to-predict-a-potential-winner/
[39] http://country.eiu.com/article.aspx?articleid=582750442
[40] https://www.pambazuka.org/governance/zambia%E2%80%99s-election-now-president-lungu-must-address-serious-issues
[41] https://www.voanews.com/africa/zambias-new-president-sworn-office
[42] https://www.lusakatimes.com/2015/01/25/edgar-lungus-inaugurated-colourful-ceremony/
[43] https://www.lusakatimes.com/2020/02/12/263055/
[44] https://www.bloombergquint.com/onweb/zambian-president-lungu-faces-challenge-to-repair-economy
[45] https://old.danwatch.dk/undersogelseskapitel/long-way-round-how-zambian-copper-is-entering-the-eu/
[46] https://www.bloombergquint.com/onweb/zambian-president-lungu-faces-challenge-to-repair-economy
[47] https://www.bloomberg.com/news/articles/2015-09-25/barclays-sees-zambia-acting-to-stem-world-s-worst-currency-fall
[48] https://www.reuters.com/article/us-zambia-election-idUSKCN10Q13R
[49] https://www.reuters.com/article/zambia-imf-idUSL5N16Q3FN
[50] https://www.irishtimes.com/news/world/africa/zambia-s-president-edgar-lungu-plotting-dictatorship-1.3156944
[51] http://www.daily-mail.co.zm/laz-applies-to-join-post-case/ ; http://www.daily-mail.co.zm/court-declares-the-post-insolvent/
[52] https://zambialaws.com/Bulletin-2016/(35)%20Electoral%20Process%20Act%2035%20of%202016.pdf ; https://www.nigrizia.it/notizia/zambia-clima-politico-sempre-piu-violento-interviene-commissione-elettorale
[53] https://qz.com/africa/758213/zambias-incumbent-president-has-won-reelection-but-only-just/
[54] https://www.aljazeera.com/news/2016/8/16/zambia-arrests-133-protesters-after-contested-election
[55] https://www.africa-confidential.com/article-preview/id/12424/Bonds%2c_bills_and_ever_bigger_debts
[56] https://southerntimesafrica.com/site/news/zambia-denies-its-debt-burdened ; https://www.zambianobserver.com/zambia-risks-losing-sovereignty-to-china-africa-confidential/
[57] http://www.chinagoabroad.com/en/article/china-to-take-over-zesco-africa-confidential
[58] https://www.africa-express.info/2018/09/21/lo-zambia-non-riesce-a-pagare-i-debiti-e-la-cina-e-pronta-a-prendersi-il-suo-aeroporto/ ; https://www.kaieteurnewsonline.com/2018/09/14/china-to-take-over-zambian-intl-airport-for-default-on-debt-repayment-chinese-already-own-60-shares-in-the-countrys-national-media/
[59] https://www.africa-confidential.com/article-preview/id/12429/Graft_worsens_cash_squeeze
[60] https://www.theguardian.com/global-development/2018/sep/19/zambia-aid-payments-suspended-over-corruption-allegations
[61] https://www.wikidata.org/wiki/Q29539929
[62] https://www.zampost.com.zm/Home.html
[63] https://www.zambianobserver.com/president-edgar-lungu-fires-emerine-kabanshi-zampost-chief-mcpherson-chanda/
[64] https://lusakastar.com/news/kabanshi-arrested-over-social-cash-transfer-corruption-scandal
[65] https://www.zambianobserver.com/president-edgar-lungu-fires-emerine-kabanshi-zampost-chief-mcpherson-chanda/
[66] https://zambiareports.com/2019/05/15/former-minister-kabanshi-arrested-abuse-authority/
[67] https://mwebantu.news/zampost-chief-fired-in-social-cash-transfer-scandal/
[68] https://www.fic.gov.zm/79-fic-news/106-mutual-evaluation
[69] https://www.phoenixfm.co.zm/news/zambia-lost-k6-1-billion-to-financial-crimes-in-2018/
[70] https://www.reuters.com/article/us-zambia-economy-financeminister-idUSKCN1UA0BF
[71]https://www.cites.org/eng/CITES_conference_responds_to_extinction_crisis_by_strengthening_international_trade_regime_for_wildlife_28082019
[72] https://content.eia-global.org/assets/2019/11/Mukula_Cartel-HiRes.pdf ; https://eia-international.org/
[73] https://eia-global.org/reports/20191205-mukula-cartel-zambia-report
[74] https://www.zambianobserver.com/lungu-must-clear-his-own-name-not-sunday-chanda-or-emmanuel-mwamba-upnd/
[75] https://www.news24.com/fin24/economy/africa/zambia-president-fires-finance-minister-replaces-her-with-deputy-governor-20190715
[76]https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/630904/Zambia.pdf
[77] https://www.africanews.com/2018/09/29/zambians-denounce-government-corruption-in-rare-demonstration/
[78] https://www.themastonline.com/2018/10/14/frightening-levels-of-extravagance/
[79] https://www.theeastafrican.co.ke/tea/news/rest-of-africa/zambia-furious-at-presidential-jet-purchase-claims-1404454
[80] https://www.themastonline.com/2017/07/22/zambia-buys-5-planes-from-russia-for-national-carrier-lungu/
[81] https://www.zambianobserver.com/debt-ridden-zambia-on-shopping-spree-for-us400-million-aviation-equipment-from-israel-africa-confidential-claims/
[82] https://www.africa-confidential.com/article-preview/id/12475/Debts_and_denials
[83] https://www.africa-confidential.com/article-preview/id/12819/The_default_is_mine
[84] https://en.wikipedia.org/wiki/Alenia_C-27J_Spartan
[85] https://www.lusakatimes.com/2018/06/15/no-more-loans-orders-president-lungu-as-he-bans-travel-and-suspends-financing-of-unfinished-projects/
[86] https://www.africa-confidential.com/article-preview/id/12819/The_default_is_mine
[87] https://www.themastonline.com/2019/12/07/govt-defaults-on-zaf-planes/
[88] https://fr.reuters.com/article/rwanda-security-idAFL5N22C3IO
[89] https://panafricanvisions.com/2020/07/zambian-president-lungu-cited-in-rwanda-rebel-leader-case/
[90] https://clubofmozambique.com/news/zambian-president-denies-funding-rwanda-rebels-165717/
[91] https://covid19.who.int/region/afro/country/zm
[92] https://rstmh.org/news-blog/news/covid-19-in-zambia
[93] http://www.cadtm.org/Zambia-Debt-and-Covid-19
[94] https://africa.cgtn.com/2020/09/27/tourist-visits-at-victoria-falls-nosedive-amid-covid-19-pandemic/
[95] https://africanminingmarket.com/zambias-economy-to-shrink-4-2-in-2020/7396/
[96] https://www.imf.org/en/Topics/imf-and-covid19/Policy-Responses-to-COVID-19#Z
[97] https://rusbankrot.ru/en/bankruptcy-and-liquidation/zambia-might-declare-a-default-/
[98] https://www.theafricareport.com/43272/zambias-call-for-debt-relief-triggers-fear-of-domino-effect-across-africa/ ; https://www.bbc.com/news/world-africa-54928836
[99] https://www.mining-technology.com/projects/lumwana/
[100] http://www.scielo.org.za/pdf/jsaimm/v116n6/03.pdf
[101] https://miningforzambia.com/zambias-history-of-copper-production-part-1/
[102] https://www.saimm.co.za/Journal/v111n10p737.pdf
[103] https://www.zccm-ih.com.zm/
[104] https://miningforzambia.com/zambias-history-of-copper-production-part-1/
[105] https://www.nytimes.com/1998/12/21/world/zambia-announces-deal-to-sell-copper-mines.html
[106] http://www.scielo.org.za/pdf/jsaimm/v116n6/03.pdf
[107] https://www.hrw.org/news/2011/11/21/china-zambia-trouble-down-mines
[108] https://www.refworld.org/docid/512743d22.html
[109] https://www.reuters.com/article/idUSL6N0BK3XN20130220
[110] https://www.hrw.org/news/2011/11/03/zambia-workers-detail-abuse-chinese-owned-mines
[111] https://www.aa.com.tr/en/africa/zambia-arrests-30-chinese-for-illegal-mining-activities/834402
[112] http://www.xinhuanet.com/english/2019-07/19/c_138241131.htm
[113] https://waronwant.org/media/ZambiaReport
[114]https://www.waronwant.org/sites/default/files/WarOnWant_ZambiaTaxReport_web.pdf?_ga=2.126327113.595232932.1605463035-1068647715.1605463035
[115] https://medium.com/african-tax-administration-forum/zambia-strengthens-its-transfer-pricing-rules-50927dc0901e
[116] https://grapheneeconomics.com/zambia-issues-transfer-pricing-regulations-what-taxpayers-need-to-know/
[117] https://www.theigc.org/blog/mining-taxation-policy-in-zambia-the-tyranny-of-indecision/
[118] https://web.archive.org/web/20110604191925/http://www.glencore.com/mopani.html
[119] https://www.ataftax.org/zambia-court-ruling-against-copper-mining-company-is-a-victory-against-abusive-tax-practices
[120] https://www.worldvision.org/child-protection-news-stories/child-labor-children-reveal-horror-working-mines
[121] https://link.springer.com/article/10.1007/BF00196328
[122] Elisha Ncube, Clement Banda, Jhonnah Mundike, “Air Pollution on the Copperbelt Province of Zambia”, in “Journal of Natural and Environmental Sciences”, International Academy of Ecology and Environmental Sciences, Hong-Kong 2011; Phenny Mwanga, Mathews Silondwa, Paul Banda, “Preliminary review of mine air pollution in Zambia”, Heliyon, Amsterdam 2019; https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2214790X20302446 ; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15172568/
[123] https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2214790X20302446
[124] https://www.lusakatimes.com/2019/06/02/mufuliras-kankoyo-residents-cry-over-persistent-pollution/
[125] https://copperbelt.history.ox.ac.uk/2019/12/18/from-senta-to-acid-fumes-mufulira-mopani-copper-mines-and-environmental-pollution-chibamba-jennifer-chansa/
[126]https://open.uct.ac.za/bitstream/handle/11427/27984/thesis_ebe_2018_mudenda_lee.pdf?isAllowed=y&sequence=1
[127] http://resource.sgu.se/produkter/sgurapp/s1422-rapport.pdf
[128] https://pulitzercenter.org/reporting/subsistence-mining-kabwes-black-mountain
[129] https://www.hrw.org/report/2019/08/23/we-have-be-worried/impact-lead-contamination-childrens-rights-kabwe-zambia
[130] https://projects.worldbank.org/en/projects-operations/project-detail/P070962
[131] https://www.vedantaresources.com/Pages/Copper.aspx
[132] https://www.theguardian.com/business/2009/nov/05/vedanta-resources-mining-india-zambia
[133] http://www.foilvedanta.org/articles/copper-colonialism-report-shakes-zambia/ ; http://www.foilvedanta.org/wp-content/uploads/FV-Zambia-report1.pdf
[134] https://www.business-humanrights.org/en/latest-news/vedanta-resources-lawsuit-re-water-contamination-zambia/
[135] https://www.miningmx.com/news/base-metals/37139-zambia-mines-minister-lifts-veil-on-alleged-abuses-committed-by-vedantas-kcm/
[136] https://www.businesslive.co.za/bd/companies/mining/2019-06-02-vedanta-seeks-international-arbitration-to-settle-zambia-dispute/
[137] https://www.theguardian.com/world/2019/aug/05/zambia-seeks-to-expel-london-listed-copper-miner-vedanta
[138] http://arbitrationblog.kluwerarbitration.com/2019/10/08/vedanta-resources-v-zambian-state-mining-company-zccm-ih-does-anyone-win/
[139] https://diggers.news/local/2019/11/19/vedanta-says-it-has-settled-203-million-kcm-debt-since-liquidation/
[140] https://www.mining.com/zambia-vedanta-row-escalates-with-mining-minister-calling-company-criminal/
[141] https://www.zambiawatchdog.com/shawi-fawaz-continues-his-criminality/
[142] Philip Daniel, “Africanisation, Nationalisation and Inequality: Mining Labour and the Copperbelt in Zambian Development”, Cambridge University Press, Cambridge 1979, pages 24-26; http://www.scielo.org.za/pdf/jsaimm/v116n6/03.pdf
[143] https://www.encyclopedia.com/books/politics-and-business-magazines/zambia-industrial-and-mining-corporation-ltd
[144] https://www.encyclopedia.com/books/politics-and-business-magazines/amax-inc
[145] https://miningforzambia.com/zambias-history-of-copper-production-part-1/
[146] Patience Ntelamo Mususa, “There used to be order: Life on the Copperbelt after the privatization of the Zambia Consolidated Copper Mines”, University of Cape Town, Department of African and Gender Studies, Cape Town 2014 – see on https://open.uct.ac.za/bitstream/item/9474/thesis_hum_2014_mususa_pn.pdf?sequence=1, pages 127-128 (138-139)
[147] Patience Ntelamo Mususa, “There used to be order: Life on the Copperbelt after the privatization of the Zambia Consolidated Copper Mines”, University of Cape Town, Department of African and Gender Studies, Cape Town 2014 – see on https://open.uct.ac.za/bitstream/item/9474/thesis_hum_2014_mususa_pn.pdf?sequence=1, pages 141-149 (138-139)
[148] https://www.investegate.co.uk/ArticlePrint.aspx?id=20110919070000H7457
[149] https://www.lusakatimes.com/2020/10/16/attorney-general-dragged-to-court-for-alleged-fraudulent-activities-at-kalengwa-mine/
[150] https://www.znbc.co.zm/news/kanongesha-backs-lungu/ ; https://www.blurb.co.uk/b/3277865-customs-of-the-lunda-ndembu-kanong-esha-chieftains ; https://www.lusakatimes.com/2020/10/07/northwestern-council-of-chiefs-demands-re-opening-of-kalengwa-mine/
[151] https://www.asx.com.au/asxpdf/20160530/pdf/437kljqn09bzds.pdf, page 209 ; https://www.proactiveinvestors.com/companies/news/43521/african-consolidated-resources-reaches-kalengwa-settlement-51925.html
[152] 2020.04.30 Vast Resources Plc London, pages 7-9 ; https://www.vastplc.com/about-us/our-team/
[153] https://zambiareports.com/2019/07/26/moxico-caught-offside-directors-face-jail-contempt/ ; https://zambiareports.com/2020/09/18/shocking-destruction-kalengwa-mine-owners-lodge-complaint-police/
[154] https://zambianeye.com/shawi-fawazi-his-mercenaries-and-the-kalengwa-mine-saga/
[155] https://zambiareports.com/2013/04/15/court-acquits-mmd-youths-in-mufumbwe-election-violence/#comments
[156] https://www.zambiawatchdog.com/president-lungu-and-his-murderous-copper-thief-friends/
[157] https://www.thenewhumanitarian.org/news/2004/11/18/boost-copper-production-brightens-employment-prospects
[158] https://zambianeye.com/shawi-fawazi-his-mercenaries-and-the-kalengwa-mine-saga/
[159] https://www.lusakatimes.com/2019/08/02/you-are-the-company-you-keep-a-tale-of-two-mining-companies/
[160] https://www.zambianobserver.com/police-in-kitwe-pounce-on-notorious-jerabo-shawi-fawaz/
[161] https://www.vastplc.com/wp-content/uploads/2019/03/annual_report_2012.pdf, pages 5-8
[162] https://www.zambianobserver.com/jerabos-abduct-security-guard-at-kalengwa-mine/
[163] https://www.moxicoresources.com/projects-3-1/2020/6/30/mimbula
[164] https://www.moxicoresources.com/projects-1
[165]  Moxico Resources Plc London, pages 5-8
[166] https://africapresslist.com/ar/pressreleases/the-kalengwa-copper-mine-scandal-07-29-2019-15-48-50 ; 2019.12.31 Moxico Resources Plc London, page 2-8
[167] https://opencorporates.com/companies/mu/C110439
[168] https://www.zambiawatchdog.com/shawi-fawzis-disrespect-of-supreme-court-on-kalengwa-mine/
[169] https://www.facebook.com/OnlyKoswe/posts/1088007764737878 ; https://www.facebook.com/permalink.php?id=1651338851809280&story_fbid=2436365149973309
[170] https://www.zambianobserver.com/jerabos-abduct-security-guard-at-kalengwa-mine/
[171] https://divergentnewszambia.com/ministry-officials-of-mines-accused-of-undermining-supreme-court-judgement/
[172] https://www.zambiawatchdog.com/shawi-fawzis-disrespect-of-supreme-court-on-kalengwa-mine/
[173] https://markets.ft.com/data/announce/full?dockey=1323-14149660-4GVDPTCBVQ7QJIIBSFPS0PGL8C
[174] https://www.bezantresources.com/operations/zambia
[175] https://www.investegate.co.uk/bezant-resources-plc/rns/kalengwa-exploration-project—30–acquisition/202004270700088783K/
[176] 2019.12.31 Bezant Resources Plc London, page 4, page 64
[177] http://batokabulls.com/2020/10/16/shawi-fawaz-ag-dragged-to-court-for-fraudulent-activities-at-kalengwa-mine/ ; https://www.zambiawatchdog.com/british-businessman-accused-of-stealing-mine-in-zambia/
[178] https://africapresslist.com/ar/pressreleases/the-kalengwa-copper-mine-scandal-07-29-2019-15-48-50
[179] https://www.theguardian.com/environment/2017/may/28/the-worlds-most-toxic-town-the-terrible-legacy-of-zambias-lead-mines
[180] https://jubileemetalsgroup.com/board-of-directors-key-management/
[181] https://jubileemetalsgroup.com/investors/presentations/jubilee-metals-gets-rights-to-surface-tailings-from-star-tanganika/ ; https://jubileemetalsgroup.com/investors/presentations/jubilee-metals-secures-rights-to-copper-tailings-resource-in-zambia/
[182] 2020.10.10 Star Tanganika Ltd. Lusaka
[183] https://www.zambiawatchdog.com/so-who-is-this-dimitrios-monokandilos-who-tried-to-steal-atlas-mara-assets/ ; https://zambian63.rssing.com/browser.php?indx=49648938&item=67 ; https://zambialii.org/zm/judgment/court-appeal-zambia/2020/90
[184] https://www.zambiawatchdog.com/star-tanganyika-scams-jubilee-metals-our-of-5m-in-zambian-fraud/
[185] Dambisa Moyo, “Dead end: Why Aid Is Not Working and How There Is a Better Way for Africa”, Penguin Books, London 2010
[186] https://www.youtube.com/watch?v=L_RqD2mbQv0&feature=youtu.be&autoplay=1&mute=0 ; https://www.atlanticcouncil.org/commentary/event-recap/dr-dambisa-moyo-panel-reinvigorate-debate-on-a-marshall-plan-for-africa/ ; https://www.economist.com/by-invitation/2020/05/05/dambisa-moyo-on-a-marshall-plan-for-africa

TAG:
CAT: Africa, diritti umani

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