Sei minuti e 20 secondi per dire “no” alle armi

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25 Marzo 2018

“Sei minuti e 20 secondi. In poco più di sei minuti, 17 dei nostri amici ci sono stati portati via”. E’ con queste parole che Emma Gonzalez ha iniziato il suo intervento alla manifestazione che si è tenuta sabato 24 marzo a Washington, DC, per protestare contro l’uso delle armi negli Stati Uniti. La March for Our Lives, a cui hanno partecipato almeno 800mila persone, è stata una delle più grandi proteste giovanili dai tempi delle manifestazioni contro la guerra in Vietnam secondo Associated Press. Nello stesso giorno sono state organizzate più di 800 manifestazioni in tutti gli stati americani e in tutti i continenti, escluso l’Antartico.

Emma Gonzalez è una studentessa della Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, la scuola dove il 14 febbraio un ragazzo di 19 anni ha ucciso 17 persone prima di essere arrestato dalla polizia. Dopo aver letto i nomi dei suoi compagni di classe che sono stati uccisi nella sparatoria, Gonzalez è rimasta in silenzio per quattro minuti e 26 secondi fissando la folla e trattenendo le lacrime. “Mai più” hanno cantato molti dei presenti. Allo scadere del tempo, Gonzalez ha ripreso la parola: “da quando sono qui sono trascorsi sei minuti e venti secondi. L’assassino ha smesso di sparare e presto abbandonerà il suo fucile, si mischierà con gli studenti in fuga e camminerà libero per un’ora prima di essere arrestato. Combattete per le vostre vite prima che sia qualcun altro a farlo”. Dopodiché ha abbandonato il palco.

Manifestanti in marcia lungo Pennsylvania Avenue con il Campidoglio sullo sfondo, Washgington, D.C., 24 marzo 2018 (Alex edelman, Afp, Getty images).

L’intervento di Gonzalez ha concluso una lunga ed emozionante giornata di interventi di studentesse e studenti che hanno denunciato il crescente numero di sparatorie di massa negli Stati Uniti e chiesto al Congresso maggiori restrizioni sulla vendita e il possesso di armi. L’obiettivo è porre la questione del controllo delle armi al centro delle elezioni di metà mandato del prossimo novembre in cui, dopo due anni di mandato presidenziale, si rinnoveranno tutti i seggi della Camera e un terzo dei seggi del Senato, entrambi controllati dai Repubblicani al momento.

Barack Obama al termine del suo intervento alla Goalkeepers Conference organizzata dalla Bill and Melinda Gates Foundation, 20 settembre 2017, New York (Photo: Julio Cortez, AP).

La manifestazione ha raccolto il sostegno di molte celebrità, tra le quali Paul McCartney, Oprah Winfrey, Steven Spielberg, Justin Bieber, Miley Cyrus, Ariana Grande, Kim Kardashian, Kanye West e George Clooney che ha donato 500mila dollari all’organizzazione. E’ arrivato anche il sostegno dell’ex presidente Barack Obama che in un tweet ha scritto: “Michelle e io siamo ispirati da tutti i giovani che hanno reso possibile le marce di oggi. Continuate così. Ci state guidando avanti. Niente può ostacolare milioni di voci che chiedono il cambiamento”.

TAG: armi, Barak Obama, giovani, politica, Protesta, Stati Uniti
CAT: America, diritti umani

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