Coca-Cola, il pistolero più spietato del Messico

5 Aprile 2023

La Coca-Cola fa male. Bisognerebbe scriverlo sopra, come si fa sulle sigarette, ma siamo lontanissimi da una simile possibilità. Chi ne beve troppa si ammala[1]. Come nel Chiapas: è passato mezzo secolo dal Messico “faccia triste dell’America” di Paolo Conte ed Enzo Jannacci. Le cose, per almeno i 5 milioni di persone che abitano al sud, nel Chiapas, sono cambiate poco: da quasi 30 anni la guerriglia del Movimento Zapatista insanguina le foreste e le vestigia dei Maya[2], la disoccupazione e la miseria non conoscono tregua, e se oggi quel popolo è diventato il maggior consumatore mondiale di bibite zuccherate e bollicine, questa è tutt’altro che una ragione per rallegrarsi.

Entrare negli altopiani del Chiapas significa entrare in un mondo di vibrante cultura indigena, di ineffabili bellezze naturali, di rabbia e povertà schiacciante. Ma significa anche entrare nel territorio di una delle multinazionali più potenti al mondo. A 10 km dal capoluogo di San Cristobal de las Casas, 186’000 abitanti[3],  un posto di riti, candele, galline, sciamani e credenze antiche[4], c’è una zona nota per i costanti acquazzoni e le abbondanti sorgenti di acqua potabile, che hanno attirato la Coca-Cola. E lo vedi subito, perché le insegne pubblicitarie sono ovunque e, quando cadono in disuso, diventano materiale per la costruzione delle baracche[5]. Venduta in ogni negozio (anche nelle farmacie) e nei distributori automatici[6]. I camion rossi con il logo riccioluto e bianco sono una vista familiare persino nelle città e nei villaggi più lontani, sulle tortuose strade di montagna avvolte dalla nebbia che li collegano. Oramai, nessun battesimo, matrimonio o festa per un santo patrono è completo senza la Coca-Cola per gli ospiti[7].

Secondo Jaime Page Pliego[8], l’autore di uno studio[9] del 2019 del Centro di ricerca multidisciplinare del Chiapas (Cimsur)[10], la gente di laggiù beve in media 821,25 litri di coca-cola a persona all’anno[11]: quasi 16 litri a settimana o 2,2 litri al giorno di quello che il viceministro della salute Hugo Lòpez-Gatell[12] ha recentemente definito “veleno in bottiglia”, i cui effetti, con la pandemia, sono decuplicati, a causa dell’elevata presenza di malattie croniche legate all’alimentazione[13].

Cimsur ha rilevato che il tasso di consumo di bevande zuccherate in Chiapas è più di cinque volte superiore al tasso nazionale di 150 litri per persona all’anno – che è già un dato preoccupante[14]: i residenti negli Stati Uniti bevono in media 100 litri di bibite all’anno, mentre la media mondiale è di 25 litri[15]. L’Istituto Nazionale di Scienze Mediche e Nutrizione (INSM)[16] descrive la regione “l’epicentro” dell’epidemia di consumo di bevande analcoliche” del Messico[17], perché la strategia della Coca-Cola è vincente: costa meno nelle aree rurali remote, dove una bottiglia di vetro a rendere è poco più costosa dell’acqua in bottiglia[18]. La multinazionale di Atlanta ha siglato un contratto con il governo Messicano con l’impegno a migliorare la rete di distribuzione idrica della regione, in cambio del permesso di usare l’acqua dei pozzi messicani[19].

Consumo annuo di bevande zuccherate nel mondo[20]

La società ha comprato le fonti di acqua potabile, che è quasi scomparsa dai mercati locali, e l’ha sostituita con i propri prodotti, che vengono venduti a prezzi molto bassi. Il risultato è una dipendenza fisica e psicologica della popolazione alle bevande gassate con un tasso di morti di diabete tra i più alti del mondo[21]. INSM paragona la strategia della Coca Cola a quella delle bande della droga, che penetrano in profondità nelle comunità attraverso reti di piccoli spacciatori, spinti dalla necessità di alimentare la propria dipendenza[22].

Secondo l’Istituto, la dipendenza inizia sempre più presto. Un recente studio condotto in una comunità indigena ha rilevato che il 15% dei bambini di uno o due anni beve regolarmente bevande analcooliche, così come il 3% dei neonati di età inferiore ai sei mesi[23], quando dovrebbero bere solo latte materno[24]. Associazioni come El Poder del Consumidor[25] e INSM si sono battute per una tassa sulla soda in Messico.  La ottengono, contro ogni previsione, nel gennaio 2014. Sebbene la tassa sia inferiore a quanto raccomandato dai sostenitori, equivale al 10% del costo della bevanda, o circa 1 peso per litro[26]. Ma il numero di punti vendita è enorme, non c’è controllo e per effetto della concorrenza i prezzi vengono ridotti fino al 30%, eliminando di fatto l’imposta federale[27]. Seguendo l’esempio del Messico, città statunitensi, come Philadelphia e San Francisco, hanno adottato misure simili. Tuttavia, le compagnie di bibite non si tirano indietro, introducendo nuove campagne di marketing per far fronte alla tassa e influenzare l’opinione pubblica[28].

La situazione nelle cittadine

Il cartellone di benvenuto a Tenejapa, il paese della Coca-Cola[29].

Nella zona sud-orientale, a San Cristóbal de las Casas, una pittoresca cittadina di montagna, l’acqua potabile è sempre più scarsa. Alcuni quartieri hanno acqua corrente solo poche volte alla settimana e molte famiglie sono costrette ad acquistarla dalle autocisterne[30]: in media 1500 litri di acqua in bottiglia all’anno[31]. La crescita urbana ha gradualmente divorato i terreni agricoli del sobborgo di San Felipe. Sempre meno persone coltivano mais, fagioli e zucca in appezzamenti di terra tramandati da generazioni, bevendo pozol, una bevanda a base di pasta di mais fermentata[32]. Un tempo era il modo principale con cui i contadini si rifornivano di energia durante le lunghe giornate nei campi[33]. Ora è consuetudine per i residenti bere due o tre litri di Coca-Cola durante la pausa dal lavoro nei campi[34]. A un’ora di distanza da San Cristóbal si trova il paesino di San Andrés Larráinzar, dove la Coca-Cola è considerata oro liquido[35].

San Cristóbal cresce in modo significativo dagli anni ’70, senza pianificazione urbana, con buona parte di colpa della politica, che disprezza l’etnia locale. Man mano che il fondovalle si riempie di case, nuovi quartieri lentamente si arrampicano sulle colline circostanti[36]. Ciò avviene nello stesso momento in cui le chiese evangeliche fanno breccia nella zona, premendo sulle comunità indigene affinché smettano di bere alcoolici. Questa combinazione porta i leader religiosi a sostituire l’acqua di fuoco locale, chiamata pox, da tempo in uso per nutrire gli spiriti nei rituali, con la Coca-Cola. Il sigillo di approvazione celeste non solo contribuisce a creare la convinzione che la Coca-Cola abbia il potere di guarire, ma alimenta anche la convinzione nel farla diventare un simbolo di status sociale e di ospitalità[37].

Paradossalmente, il Chiapas ha le risorse idriche più generose del Messico, ma i residenti devono camminare fino a due ore al giorno per accedere all’acqua pulita[38]. Bere Coca-Cola è più facile, altrettanto economico, prodotta da un impianto di imbottigliamento locale[39] che utilizza oltre un milione di litri di acqua ogni giorno[40] (c’è bisogno di 3 litri d’acqua per fare un litro di Coca Cola[41]). Il consumo di refrescos, come sono chiamate le bevande analcoliche, è particolarmente elevato nella regione di Los Altos, dove la maggior parte dei residenti sono indigeni che vivono principalmente in città e villaggi rurali[42].

L’effetto sulla salute pubblica è devastante. Il Messico detiene l’infelice primato di Paese con più morti di diabete di tipo 2 dell’America Latina[43]. Il tasso di mortalità per questa patologia è aumentato del 30% tra il 2013 e il 2016[44] e la malattia è diventata la seconda causa di morte[45] dopo le malattie cardiache, mietendo oltre 3000 vittime ogni anno[46]. Tra i 20 paesi più popolosi del mondo, il tasso di mortalità legato all’assunzione di bevande gassate zuccherate è più alto in Messico, in tutte le fasce di età, seguito da Stati Uniti, Indonesia e Brasile[47]. L’antropologo Jaime Page Pliego afferma che il governo ha cercato di escludere i dati sulla mortalità per diabete fuori dalle statistiche ufficiali per evitare di fare brutta figura. Oltre al diabete dilagano anche altri problemi legati al consumo eccessivo di zucchero, come la carie[48]. Gli operatori sanitari lottano ogni giorno per far fronte[49] all’aumento dei casi di diabete, obesità[50] e alla cronica carenza d’acqua, il cui unico responsabile è l’enorme fabbrica di Coca-Cola ai margini della città[51]. Oggi tre quarti dei messicani sono in sovrappeso, rispetto a un quinto nel 1996[52].

L’impianto produttivo della FEMSA

Una manifestazione degli abitanti di San Felipe Ecatepec contro la fabbrica della FEMSA[53]

La rabbia della gente ribolle. Nell’aprile del 2017, manifestanti mascherati marciano sulla fabbrica tenendo croci con la scritta “la Coca-Cola ci uccide”, chiedendo che il governo chiudesse l’impianto. “Quando vedi che le istituzioni non forniscono qualcosa di così basilare come l’acqua e i servizi igienico-sanitari, ma danno l’acqua a questa azienda, è ovvio essere scioccati”[54], afferma Fermin Reygadas, il direttore di Cántaro Azul[55], un’organizzazione che fornisce acqua pulita alle comunità rurali. E la rabbia si espande: il conflitto negli scambi commerciali tra Messico e Stati Uniti, unito alla costruzione del muro di confine, ha fatto crescere l’antipatia nei confronti della Coca-Cola, che è diventata il simbolo della frustrazione che molti messicani provano per i loro vicini[56]. La fabbrica della bevanda si trova a San Felipe Ecatepec, un villaggio a tre miglia da San Cristobal de las Casas[57].

L’impianto è di proprietà di FEMSA[58], un colosso del cibo e delle bevande che possiede i diritti per imbottigliare e vendere Coca-Cola in tutto il Messico e nel resto dell’America Latina. FEMSA è una delle aziende più potenti nello Stato; un ex amministratore delegato[59], Vicente Fox[60], è stato presidente del paese dal 2000 al 2006. FEMSA dichiara di utilizzare 56,9 miliardi di litri di acqua all’anno per le sue produzioni in tutta l’America Latina. In Messico, la società detiene 40 permessi idrici. Associazioni della società civile hanno pubblicato[61] un Rapporto sulle violazioni del diritto umano all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari in Messico[62], in cui denunciano Coca-Cola, PepsiCo e Danone per approfittare delle risorse idriche del Messico senza pagare equamente.

Il rapporto afferma che le tasse idriche pagate dalle aziende “sono ridicole rispetto ai profitti che queste aziende ricavano dall’acqua”. FEMSA paga 2600 pesos (146 dollari americani) per ciascuno dei suoi permessi idrici in Messico. Le aziende riescono ad estrarre l’acqua trivellando il suolo in profondità. A San Felipe i pozzi per l’acqua degli abitanti sono a circa 25 metri mentre i pozzi di FEMSA sono profondi 130 metri[63].

Il NAFTA (North America Free Trade Agreement), un trattato di libero scambio commerciale senza dazi tra Messico, Stati Uniti e Canada[64], è stato molto vantaggioso per FEMSA, che ha ricevuto centinaia di milioni di dollari da investimenti esteri. Dalla sua approvazione, in tutto il Messico hanno iniziato a diffondersi moltissimi prodotti alimentari raffinati e confezionati, oltre appunto alle bibite zuccherate[65]. Ma a San Cristóbal, il NAFTA è visto come un intruso sgradito. Nel capodanno del 1994, giorno in cui è entrato in vigore[66], e l’impianto di imbottigliamento è stato aperto[67], i ribelli dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale hanno fatto irruzione a San Cristóbal, dichiarando guerra allo stato messicano, incendiando gli edifici governativi[68]. Mentre gli zapatisti si organizzavano nelle montagne intorno a San Cristobal, la FEMSA noncurante delle rivendicazioni ha iniziato a pompare acqua dal monte Huitepec[69].

La National Water Commission (Conagua)[70] ha rinnovato il permesso a FEMSA nel 2005. Il governo, compiacente, ha aiutato l’organizzazione a diventare il più importante imbottigliatore di Coca-Cola a livello mondiale[71]. Nonostante l’esercito Zapatista abbia firmato un accordo di pace, il sentimento anti-globalizzazione ribolle. I dirigenti di FEMSA affermano che l’impianto ha uno scarso impatto sull’approvvigionamento idrico della città, perché i loro pozzi sono molto più profondi delle sorgenti che riforniscono i residenti locali. La compagnia dichiara di essere un’importante forza economica a San Cristóbal, impiegando circa 400 persone e contribuendo con circa 200 milioni di dollari al fisco – soldi, però, che vengono pagati a livello federale[72].

L’impianto della Coca-Cola di San Cristobal produce fino al 7% dei prodotti Coca-Cola venduti in Messico[73]

Un ulteriore danno è provocato a livello ambientale. Coca Cola ha rivelato che produce 3 milioni di tonnellate di imballaggi di plastica all’anno, equivalenti a 200’000 bottiglie al minuto. L’ingombro dell’imballaggio, tradotto in bottiglie di plastica Pet da 500 ml, ammonta a circa 108 miliardi di bottiglie all’anno, più di un quinto della produzione di bottiglie Pet al mondo, che è pari a circa 500 miliardi di bottiglie ogni anno[74]. La società alle accuse risponde dicendo di “aderire ad altissimi standard etici” e di “servire in maniera esemplare ed eccellente” le comunità e i luoghi nei quali opera. Peccato che le attività di Coca Cola in giro per il mondo raccontano, ahimè, una triste storia diversa[75].

Laura Mebert, una scienziata della Kettering University del Michigan, afferma che la Coca-Cola paga una cifra sproporzionatamente piccola per i suoi privilegi idrici, “mentre le infrastrutture che servono i residenti di San Cristóbal si stanno letteralmente sgretolando”[76]. Tra i problemi che la città deve affrontare c’è la mancanza di trattamento delle acque reflue. I liquami confluiscono nei corsi d’acqua locali senza essere depurati. Come conseguenza i fiumi sono pieni di Escherichia coli[77], un batterio che si trova nelle feci[78], e altri agenti patogeni infettivi. Da quando le bottiglie di Coca-Cola sono arrivate[79], a San Felipe Ecatepec le famiglie si ammalano bevendo acqua di pozzo contaminata[80]. La salmonella è diventato un problema endemico. Uno studio presso l’università di ricerca ECOSUR[81] ha scoperto che l’acqua nelle zone umide locali ha livelli alti di agenti patogeni batterici che la rendono pericolosa per il consumo[82].

La Coca Cola e le tradizioni indigene

In Chiapas, le bevande zuccherate possono essere più facili da trovare rispetto all’acqua in bottiglia[83]

San Juan Chamula, piccolo villaggio a una decina di chilometri da San Cristobal de las Casas, è noto per mantenere le tradizioni degli indigeni Tzotzil[84]. La soda in bottiglia è diventata la protagonista nelle loro cerimonie religiose. All’interno della chiesa imbiancata a calce, i turisti camminano cautamente su tappeti fatti con aghi di pino mentre l’incenso in resina di copale e il fumo di centinaia di candele riempiono l’aria. L’attrazione principale per i turisti è guardare i fedeli, che pregano davanti al sacrificio di polli, circondati da bottiglie di Coca-Cola e Pepsi. Molti Tzotzil credono che la soda gassata abbia il potere di guarire i malati[85], scomunicati da Roma e ignorati dal loro governo, imbarazzato per la deificazione della Coca-Cola[86].

Per molti l’ubiquità della Coca-Cola a buon mercato – e il diabete che perseguita quasi ogni famiglia – non fanno altro che aggravare la rabbia nei confronti dell’azienda[87]. La bibita è sbarcata qui negli anni 60, proprio quando i leader indigeni iniziano ad accumulare potere in ambito religioso, sociale ed economico. Questo include l’assunzione del controllo delle concessioni per la distribuzione della Coca-Cola e, inizialmente, anche della Pepsi[88]. Nelle comunità più povere e malnutrite, e con un reddito basso, la Coca Cola rappresenta una risorsa calorica alternativa conveniente[89].

I sostenitori della salute locale affermano che le aggressive[90] campagne di marketing nelle lingue indigene di Coca-Cola[91] e Pepsi iniziate in quegli anni hanno contribuito a incorporare le bevande analcoliche zuccherate nelle pratiche religiose locali, che fondono il cattolicesimo con i rituali Maya[92]. “La Coca-Cola è dolce, quindi gli spiriti la apprezzeranno, e ha anche alcune proprietà curative”, spiega un guaritore tradizionale di El Pinar[93]. Gli strateghi del marketing hanno usato enormi cartelloni pubblicitari con sorridenti modelle, riferimenti religiosi e slogan scritti in lingua indigena, nonché la proliferazione di punti vendita[94], senza tenere conto degli esigui volumi d’affari. Quanto al diabete, la Coca-Cola suggerisce che i messicani abbiano una propensione genetica al diabete, come se questa potesse essere un motivo per dare loro ancora più bibite gassate ad alto contenuto di zucchero[95].

In un territorio estremamente ricco di risorse naturali, di precipitazioni (è lo Stato del Messico dove piove di più), tanto da rifornire di acqua il resto del Paese, ed essere uno dei maggiori esportatori di frutti tropicali, caffè e cacao al mondo, otto persone su dieci vivono in povertà. Eppure, l’acqua rappresenta il problema più grave, oggi, in Chiapas. I pozzi dei contadini di Huitepec los Alcanfores, a pochi km da San Cristobal sono vuoti, si sono asciugati completamente. La responsabilità di questa condizione è dei governi, locale, statale e federale, che pare non vogliano affrontare il problema, migliorando la rete idrica e gli acquedotti, che si stanno sempre più logorando[96].

La Coca-Cola si intreccia con la cultura locale da divenire parte di cerimonie spirituali[97]

Tutto ciò è stato possibile perché la Coca-Cola è d’accordo con le alte sfere della politica. Gli interessi economici delle multinazionali hanno il sopravvento sulla tutela dell’ambiente e la salute delle persone. Per ridurre il consumo di bevande zuccherate in Chiapas, è necessario fare di più per educare le comunità sui rischi associati al loro consumo, ed è necessario restituire loro l’acqua potabile. I cibi e le bevande tradizionali, come la bevanda di mais pozol, devono essere maggiormente promossi[98].

Vanno prese misure per ridurre la disponibilità di Coca-Cola e altre bevande analcoliche sul mercato locale. I produttori messicani di bibite analcoliche si sono impegnati a ridurre di un ulteriore 20% entro il 2024, il contenuto calorico delle bevande dopo aver già effettuato tagli negli ultimi anni[99]. Ma la verità è che dovrebbero vendere acqua, se proprio vogliono dominare il mercato locale. Tra l’aprile e il giugno del 2020, nel paese sono state vendute 346,5 milioni di casse di Coca Cola, 10,6 milioni in meno rispetto allo stesso trimestre del 2019, ma il calo è da attribuire alle restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus, non ad una presa di coscienza da parte delle multinazionali[100].

Per ottenere risultati bisogna cancellare le concessioni di sfruttamento, o regolarle draconianamente in modo da difendere la popolazione locale. Senza un aumento adeguato dei prezzi e una drastica riduzione della disponibilità, le persone continueranno a consumare bevande zuccherate a livelli elevati[101] e sarà la fine per questa parte di Messico ancora dominata dalla natura e dagli dei, dal dio del mais Quetzal, e dallo spirito del Giaguaro[102]. Da noi si dice che ne uccida più la penna che la spada. Non avevamo considerato la pericolosità della Coca-Cola.

[1] https://www.webmd.com/diet/drinking-cola-good-for-you ; https://www.coca-colacompany.com/au/faqs/is-coca-cola-bad-for-your-health ; https://www.medicalnewstoday.com/articles/297600 ; https://t2conline.com/10-reasons-why-coca-cola-is-bad-for-your-health/
[2] Neil Harvey, Neil, “The Chiapas Rebellion”, Duke University Press, Durham (North Carolina), 1998
[3] https://www.sbs.com.au/news/dateline/article/this-small-town-in-mexico-is-addicted-to-coca-cola-it-also-grapples-with-a-deadly-disease/p1m2g5dtd
[4] https://www.radiobullets.com/rubriche/a-san-juan-chamula-ce-un-posto/
[5]  https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[6] https://www.viaggiaredasoli.net/chiapas-coca-cola-spiritualita-sta-uccidendo-un-popolo/#:~:text=Tra%20il%201994%2D1995%20i,mai%20diffuso%20i%20dati%20ufficiali.
[7] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[8] http://www.humanindex.unam.mx/humanindex/pagina/pagina_inicio.php?rfc=UEFQSjUyMDQwNw==
[9] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[10] https://socialmedicine.info/index.php/socialmedicine/article/view/989
[11] https://www.medicinasocial.info/index.php/medicinasocial/article/view/1027/1977
[12] https://twitter.com/HLGatell
[13] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[14] https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-53746039
[15] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[16] https://quenotedenlaespalda.wordpress.com/quienes-somos/
[17] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[18]  https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[19] https://www.radiobullets.com/rubriche/a-san-juan-chamula-ce-un-posto/
[20] https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-53746039
[21] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[22] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[23] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[24] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[25] https://elpoderdelconsumidor.org/
[26] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[27] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[28] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[29] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[30] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[31] https://actions.eko.org/a/coca-cola-water-mexico?eko=true
[32] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[33] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[34] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[35] https://www.sbs.com.au/news/dateline/article/this-small-town-in-mexico-is-addicted-to-coca-cola-it-also-grapples-with-a-deadly-disease/p1m2g5dtd
[36] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[37] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[38] https://actions.eko.org/a/coca-cola-water-mexico?eko=true
[39] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html diabete
[40] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[41] https://www.viaggiaredasoli.net/chiapas-coca-cola-spiritualita-sta-uccidendo-un-popolo/#:~:text=Tra%20il%201994%2D1995%20i,mai%20diffuso%20i%20dati%20ufficiali.
[42] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[43] https://www.viaggiaredasoli.net/chiapas-coca-cola-spiritualita-sta-uccidendo-un-popolo/#:~:text=Tra%20il%201994%2D1995%20i,mai%20diffuso%20i%20dati%20ufficiali.
[44]  https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[45] https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-53746039
[46] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[47] https://www.ahajournals.org/doi/pdf/10.1161/CIRCULATIONAHA.114.010636 pag. 7
[48] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[49] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[50] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[51] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[52] https://www.economist.com/the-americas/2020/10/29/politicians-step-up-the-fight-against-mexicos-coca-cola-habit
[53] https://file.ejatlas.org/img/Conflict/5862/114461.jpg
[54] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[55] https://demandsolutions.iadb.org/en/speakers/detail/fermin-reygadas
[56] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[57] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[58] https://www.femsa.com/en/
[59] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[60] https://www.businessinsider.com/vicente-fox-coca-cola-truck-driver-to-president-2018-8?r=US&IR=T
[61] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[62] https://mx.boell.org/es/2017/05/11/informe-sobre-violaciones-los-derechos-humanos-al-agua-potable-y-saneamiento-en-mexico
[63] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[64] https://www.viaggiocoldiablo.com/2022/12/16/volontariato-messico-san-cristobal-movimento-zapatatista/
[65] https://www.ilpost.it/2020/11/02/messico-problema-bevande-zuccherate-coca-cola/
[66] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[67] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[68] https://www.nacionmulticultural.unam.mx/100preguntas/pregunta.php?num_pre=48
[69] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[70] https://iwlearn.net/iw-projects/organizations/920
[71] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[72] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[73] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[74] https://www.viaggiaredasoli.net/chiapas-coca-cola-spiritualita-sta-uccidendo-un-popolo/#:~:text=Tra%20il%201994%2D1995%20i,mai%20diffuso%20i%20dati%20ufficiali.
[75] https://www.viaggiaredasoli.net/chiapas-coca-cola-spiritualita-sta-uccidendo-un-popolo/#:~:text=Tra%20il%201994%2D1995%20i,mai%20diffuso%20i%20dati%20ufficiali.
[76] https://www.linkedin.com/in/laura-mebert-227486177?original_referer=https%3A%2F%2Fwww.google.com%2F
[77] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[78] https://www.hsr.it/news/2022/novembre/escherichia-coli-cos-e-sintomi-cura#:~:text=La%20trasmissione%20dell’Escherichia%20coli,sesso%20femminile)%2C%20sfrutta%20le%20sue
[79] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[80] https://actions.eko.org/a/coca-cola-water-mexico?eko=true
[81] https://www.ecosur.mx/
[82] https://truthout.org/articles/coca-cola-sucks-wells-dry-in-chiapas-forcing-residents-to-buy-water/
[83] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[84] https://www.evaneos.it/messico/viaggio/destinazioni/1579-san-juan-chamula/
[85] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[86] https://www.lexpress.fr/economie/le-coca-boisson-magique-des-indiens-du-chiapas_1448034.html
[87] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[88] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[89] https://www.viaggiaredasoli.net/chiapas-coca-cola-spiritualita-sta-uccidendo-un-popolo/#:~:text=Tra%20il%201994%2D1995%20i,mai%20diffuso%20i%20dati%20ufficiali.
[90] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[91] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[92] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[93] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[94] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[95] https://www.nytimes.com/2018/07/14/world/americas/mexico-coca-cola-diabetes.html
[96] https://www.viaggiaredasoli.net/chiapas-coca-cola-spiritualita-sta-uccidendo-un-popolo/#:~:text=Tra%20il%201994%2D1995%20i,mai%20diffuso%20i%20dati%20ufficiali.
[97] https://www.theguardian.com/world/2019/nov/15/coca-cola-country-in-southern-mexico-photo-essay
[98] https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-53746039
[99] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[100] https://www.eluniversal.com.mx/cartera/negocios/venta-de-refrescos-de-coca-cola-femsa-caen-durante-confinamiento-en-mexico/
[101] https://mexiconewsdaily.com/news/with-average-daily-consumption-of-2-2-liters-of-coca-cola-chiapas-leads-the-world/
[102] https://www.radiobullets.com/rubriche/a-san-juan-chamula-ce-un-posto/

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