Il settore delle costruzioni è in salute, adesso occorre investire in formazione

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6 Maggio 2022

Il settore delle costruzioni è in ottima salute. Il Superbonus 110% ha dato una spinta importante in questo senso. Nello stesso tempo ci sono tecnologie che si stanno affacciando e che richiedono alle aziende di adeguarsi velocemente a un mercato in rapida trasformazione. E il concetto di innovazione, anche per il settore edile, non è più un tabù. Sono questi gli elementi che emergono dalla presentazione della prossima fiera di settore a Bologna, il SAIE, 19-22 Ottobre, BolognaFiere. Mentre la Regione Toscana ha deciso di scommettere sulla formazione di tecnici superiori per il settore edile con la nuova Fondazione ITS ATE (Accademia Tecnologica Edilizia) i cui corsi prenderanno avvio il prossimo 31 Ottobre 2022 e formeranno super tecnici specializzati nel mondo dell’edilizia e nel “sistema casa”.

I dati del 2021 sono più che incoraggianti. Gli investimenti in costruzioni sono aumentati del 16,4% e la produzione del 24,1%. Al 31 marzo 2022 gli interventi legati al Superbonus 110% hanno toccato quota 24,2 miliardi di euro. Altro segnale incoraggiante dagli importi banditi per i lavori pubblici nel primo bimestre 2022: +214% vs. 2021. Da anni il settore non mostrava questi segnali di vivacità. Grazie anche ai bonus fiscali, nel 2021 tutti i comparti, dalla riqualificazione abitativa alle nuove costruzioni, hanno goduto di un forte impulso. In particolare, la nuova edilizia residenziale e il non residenziale privato mettono a segno aumenti pari al +12% e al +9,5%. Stesso discorso per gli investimenti in opere pubbliche, con un boom del +15% nell’ultimo anno, a dimostrazione del primo forte impatto del PNRR sul settore, interessato da 108 dei 222 miliardi di euro stanziati.

Il settore edile, con questi numeri, è nel pieno di una vera e propria rivoluzione insomma. E questo grazie anche alla nuove tecnologie che stanno portando in dote ad uno dei settori industriali più importanti (secondo i dati della Commissione europea, costituisce il 9% del Pil e dà lavoro a circa 18 milioni di persone) una serie di innovazioni mai viste prima. Prevalgono i temi green e digital, la lista delle tecnologie applicabili è fatta anche di off-site manufacturing, stampa 3D, cloud computing, nuovi materiali. Cruciale sarà nei prossimi anni il ruolo che avrà la formazione nel preparare giovani diplomati pronti a utilizzare tutti questi nuovi strumenti nel campo delle costruzioni, adattandosi continuamente a un rinnovamento costante dei metodi di lavoro. E’ su questo terreno che gli istituti tecnici superiori possono andare a raccogliere la sfida.

La Regione Toscana ha deciso di scommettere anche nella formazione tecnico superiore per il settore edile, lanciando un nuovo ITS i cui corsi prenderanno avvio il prossimo 31 ottobre. Secondo il Cedefop, Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale, entro il 2030 nel comparto edile ci saranno quattro milioni di posti di lavoro in più. Pochi di questi nuovi lavoratori, si prevede, avranno le competenze necessarie per garantire il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica. Ecco perché risulta necessario investire in azioni di upskilling e reskilling, ma soprattutto formare i giovani in uscita dalla scuola secondaria superiore per entrare in un mercato, quello delle costruzioni, che sarà sempre più vicino al mondo delle nuove tecnologie.

Il nuovo ITS ATE si colloca nell’area tecnologica ‘nuove tecnologie per il Made in Italy’ – sistema casa, area in cui sono attivi già quattro percorsi a livello nazionale, e che resta comunque, sempre a livello nazionale, una delle aree meno popolate in termini di offerta formativa. E’ rivolto sia a diplomati che a laureati. Quattro i corsi che l’ITS ATE ha messo in campo per formare tecnici specializzati nel campo dell’edilizia, e che partiranno alla fine di ottobre: “Tecnico superiore per la digitalizzazione dei processi edilizi” (che sarà ospitato inizialmente presso la Scuola Edile di via Piemonte a Livorno), “Tecnico per la ristrutturazione architettonica” con sede a Siena, “Tecnico superiore per la gestione del cantiere” con sede a Pisa, ”Tecnico superiore per l’innovazione e la qualità delle abitazioni” con sede a Lucca. Corsi che avranno inizio il 31 ottobre e per sono già attive le pre-iscrizioni tramite il sito della fondazione.

Sui percorsi ITS Alessandra Nardini, assessore a istruzione, formazione, lavoro e università della Regione Toscana ha detto: “Crediamo molto negli Its, sono un segmento formativo importante per superare quel mismatch, quel disallineamento tra domanda e offerta di lavoro che ancora oggi esiste nel nostro Paese. Con gli Its diamo una risposta al fabbisogno formativo delle imprese, garantendo buonissime prospettive di inserimento nel mondo del lavoro alle ragazze e ai ragazzi che portano a termine questi percorsi. Sugli Its c’è un forte investimento anche a livello nazionale, grazie anche alle importanti le risorse del Pnrr che ci auguriamo arrivino presto sul nostro territorio. Rispetto alla programmazione del nuovo settennato di fondi europei, è prevista poi una quota importante a favore proprio degli Its, che sono uno strumento che in questi anni ha avuto ottimi risultati, perché oltre l’80% di ragazze e ragazzi che escono da questi percorsi riesce a inserirsi nel mondo del lavoro e per oltre 90% di essi lo fa in maniera coerente con il percorso formativo che hanno seguito”.

C’è molta soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale di Livorno per l’avvio dei corsi dell’ITS ATE. “Siamo arrivati all’avvio, più che alla conclusione, di un percorso molto importante – ha affermato l’assessore del Comune di Livorno al Lavoro e alla Formazione Gianfranco Simoncini – che nei prossimi anni ci permetterà di fornire a centinaia di studenti, dopo il diploma, la possibilità di acquisire nuove competenze, un nuovo diploma superiore spendibile in un settore  così importante come quello dell’edilizia. Arricchiamo così in maniera significativa l’offerta formativa della nostra regione, perché gli ITS sono strumenti regionali e, ovviamente, della nostra città anche perché noi ci siamo candidati  e siamo la sede di rappresentanza e formativa di questo istituto, che sarà poi un istituto che opererà fin da subito su tutto il territorio regionale”.

Sempre Gianfranco Simoncini ha spiegato perché investire su questi nuovi percorsi ITS dedicati al settore edile: “Il perché di questa opportunità è presto detto: l’edilizia è un settore che vive una fase di trasformazione importante, negli ultimi due anni, infatti, grazie anche ad una serie di misure di incentivo che sono state messe in campo dai governi, ha registrato una riprese in termini di fatturato e in termini di occupazione. Una ripresa che tuttavia non è legata soltanto angli incentivi ma anche al fatto che  abbiamo bisogno, come sistema Paese, di un’operazione forte di ristrutturazione, riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio e questo richiede un investimento in formazione sia per coloro che già operano nel settore ma anche e soprattutto delle nuove figure professionali che devono entrare nel mercato del lavoro e dell’edilizia”.

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CAT: Architettura e urbanistica, Immobiliare

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