Feltrinelli e Porta Volta: “Il libro non morirà”

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6 Novembre 2014

A Milano, nella centralissima Porta Volta, il cantiere della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli promette una cultura da toccare con mano, spazi pensati per favorire l’incontro di persone e forse anche un futuro in cui la lettura riuscirà a conservare la sua dimensione fisica e tangibile, oggi minacciata dal digitale. Carta e idee, ma non solo. “Il libro non morirà”, assicura Carlo Feltrinelli: oggi, il presidente e amministratore delegato del Gruppo ha posato la prima pietra della sede assieme al sindaco Giuliano Pisapia. “Questo progetto deve essere uno snodo moderno, un modo per valorizzare il patrimonio della Fondazione, anche in chiave tecnologica”, ci spiega il manager. Studiata da Herzog & de Meuron, la nuova sede sarà ultimata nell’estate del 2016. Il piano, sviluppato sui viali Pasubio e Crispi, prevede 10 mila metri quadri di verde e due edifici ricoperti da una grande superficie trasparente, il più grande dei quali ospiterà la Fondazione: nella struttura ci saranno una biblioteca, sale polifunzionali, archivi, servizi, uffici e – soprattutto – la stessa libreria voluta dal fondatore Giangiacomo, curata a partire nel 1949 e oggi “scrigno” contenente un milione e mezzo di carte d’archivio, 250 mila volumi e 16 mila riviste. Di fronte al cantiere, molti ricordavano che l’editore volle la biblioteca per studiare e documentare i cambiamenti del mondo contemporaneo, sotto il profilo politico, economico e sociale: insomma, tirare le fila del passato e del presente, con uno sguardo rivolto al futuro. Non sappiamo se “Osvaldo” si sarebbe stupito di fronte alle parole-pixel, visualizzate sullo schermo di un tablet, o alle recentissime formule “all you can read” proposte a un tanto al mese: di sicuro, se oggi fosse qui, penserebbe che il funerale del libro è ancora lontano, come suo figlio. “Parlo con gli editori americani e il consenso comune è che tra dieci anni il 50-60% dei testi sarà ancora su carta – spiega Carlo, che pure ha in catalogo oltre 2.500 titoli in formato e-book – Anche se in crescita, il mercato elettronico non sembra ancora in grado di rispondere alle aspettative”. Forse, tra le ricerche della Fondazione, ci saranno anche delle analisi sull’impatto della tecnologia sulla lettura; nel frattempo, a Milano si gettano le basi per un nuovo percorso, culturale e urbanistico. Non tutti passeranno per Porta Volta alla ricerca della prima edizione del Dottor Živago (scoperto e pubblicato per la prima volta proprio da Feltrinelli): molti, più probabilmente, si “accontenteranno” di frequentare mostre, convegni, presentazioni e seminari, o anche solo di sedersi su una panchina per leggere qualche pagina in tranquillità. Dopotutto, l’importante è che il nuovo sia in grado di dialogare con la città, coinvolgendola a tutti i livelli. Anche quella è cultura. E tanto meglio se poi si scopre che il libro è ancora vivo e lotta insieme a noi.

TAG:
CAT: Architettura e urbanistica, Letteratura, Milano

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