About StreetArt Factory

:
17 Settembre 2015

StreetArt Factory è un progetto di promozione sociale rivolto a contesti considerati sensibili e marginali: un format basato sulla street art, per arginare dinamiche di emarginazione sociale – dispersione scolastica, problemi economici, razzismo, ghettizzazione, analfabetismo, disabilità – e rigenerare le aree urbane interessate.

 

 

Il progetto “StreetArt Factory” è stato selezionato tra i 40 finalisti del bando CheFare, call nazionale per la promozione culturale.

Fino al 5 novembre 2015 sarà possibile votare i progetti e selezionare i migliori per la fase finale.

Vi chiediamo quindi di votare il progetto StreetArt Factory al seguente link:

 

https://bando.che-fare.com/progetti-approvati/streetart-factory

 

L’idea è quella di realizzare un ciclo di laboratori di pittura creativa ad hoc per il target sensibile in un determinato contesto (d’ora in avanti “gruppo di comunità”), utilizzando i disegni come bozzetti da riprodurre sui muri del quartiere, con l’aiuto di uno street artist professionista e la collaborazione della comunità stessa. Con l’iniziale campagna di crowdfunding, per coprire i costi d’implementazione, la comunità locale viene coinvolta attivamente nel progetto veicolandone al tempo stesso il valore sociale.

Il progetto, col nome di Borgo Vecchio Factory, è già stato sperimentato con successo a Palermo, nel quartiere di Borgo Vecchio. Si tratta di un antico quartiere abitato per lo più da famiglie con gravi difficoltà economiche, con un alto tasso di disoccupazione, un diffuso analfabetismo e un insufficiente livello di scolarizzazione. In questo contesto il progetto Borgo Vecchio Factory, non solo ha raggiunto il suo obiettivo di lotta alla dispersione scolastica sulla comunità locale e i bambini ma ha anche portato l’attenzione mediatica, dell’amministrazione e di nuove forme di turismo alternativo a rivalutare la situazione del quartiere.

StreetArt Factory mira a intercettare il gruppo di comunità individuato, innescando un graduale avvicinamento alla comunità di quartiere. Attraverso il coinvolgimento e l’interesse dell’opinione pubblica, stimolati dalla campagna di crowdfunding e dal rapporto di fiducia con gli operatori locali, è possibile realizzare un progetto che produca effetti benefici in modo trasversale, con costi e orizzonti temporali molto ridotti, generando, dal basso e attraverso la co-creazione di opere d’arte collettive, la rivalorizzazione del patrimonio urbano.

Il progetto prevede di replicare il format in altri contesti sensibili, come ad esempio il quartiere di Librino a Catania (“Librino Factory”) e quello di Scampia a Napoli (“Scampia Factory”).

Il disagio vissuto da alcuni quartieri marginali, a Palermo come nella maggior parte delle grandi città italiane ed europee, è fortissimo e particolarmente problematico sia nella relazione tra i cittadini che con l’amministrazione locale. Con il metodo della peer education si può favorire la rigenerazione urbana e allo stesso tempo arginare fenomeni di emarginazione sociale, interagendo con il contesto e agendo sulla sua trasformazione. Il fenomeno della dispersione scolastica, ad esempio, è ancora molto diffuso in Italia, soprattutto nel mezzogiorno (25,8% Sardegna, 25% Sicilia, 21,8% Campania). La situazione infrastrutturale, in questi quartieri, è spesso lasciata a se stessa e all’insegna di opere abusive, edifici crollati o abbandonati riadattati ad alloggi di sopravvivenza.

 

L’arte pubblica avvicina le sensibilità degli abitanti a riconsiderare il luogo in cui vivono.

Aiutaci a colorare le città, vota e condividi il progetto con i tuoi amici!

 

 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

 

 [ENG]

StreetArt Factory is a social project designed for marginal contexts: it’s a format based on street art trying to curb dynamics of social exclusion – school dropouts, economic problems, racism, marginalization, illiteracy, disability – and regenerate urban areas.

 

StreetArt Factory” project was selected among the 40 finalists of the national call “CheFare”, which promotes culture.  

Until November the 5th 2015 everyone can vote and support the projects and select the best, for the final phase of the call.

If you’re interested we ask you to vote for “StreetArt Factory” at the following link:

 

https://bando.che-fare.com/progetti-approvati/streetart-factory/

 

The idea is to produce a cycle of creative painting workshops ad hoc for the chosen target in each specific context (henceforth “community group”), using the drawings as sketches to be reproduced on the walls of the neighborhood, with the help of a professional street artist and the collaboration of the inhabitants. With the initial crowdfunding campaign, needed to cover the costs of the project implementation, the local community can be actively involved in creating new social values and cohesion around the idea.

The project, under the name of Borgo Vecchio Factory, in Palermo, was successfully tested in the neighborhood of Borgo Vecchio. It is an historical neighborhood, inhabited mostly by families with serious economic difficulties, with a high unemployment rate, widespread illiteracy and a low level of education. In this context, Borgo Vecchio Factory, not only achieved its goal of fighting early school dropout but had also brought attention of media, and new forms of alternative tourism to re-evaluate the district’s situation.

StreetArt Factory aims to reach the community group, triggering a gradual approach to the local community, through the crowdfunding campaign and the collaboration of a local entity that has already a trustful relationship with the district inhabitants. The power of StreetArt Factory is to produce valuable benefits, with low costs and timescales, generating, from below and through the co-creation of collective works of art, the valorization of the urban heritage. The project aims to replicate the format in other marginal contexts, such as the district of Librino in Catania (“Librino Factory”) or Scampia in Naples (“Scampia Factory”).

The disadvantage experienced by some marginal neighborhoods, in Palermo as in most of the major Italian and European cities, is very strong and it is especially problematic in the relationship between citizens and local administration. Thanks to the peer education methodology is possible to encourage urban regeneration and, at the same time, curb the phenomenon of social exclusion, by interacting with the environment and acting on its transformation. The school dropout, for example, is still very widespread in Italy, especially in the South (25.8% Sardinia, 25% Sicily, 21.8% Campania). The situation of infrastructures in these neighborhoods is often left to itself with a high quantity of unauthorized, collapsed or abandoned buildings.

 

Public art, street art, is a great way to change the way people live and feel the space where they live.

Help us to color the cities, rate and share the project with your friends!

 

TAG: #bandochefare3, CheFare, didattica alternativa, emarginazione sociale, palermo, peer education, sociale, street art, StreetArt Factory, urban art
CAT: Arte, discriminazioni

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...