Giornalismo

Edilizia, si potranno sanare i vecchi abusi

Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati

5 Dicembre 2025

Tre volontari italiani e un canadese sono stati aggrediti da una decina di coloni armati di bastoni e fucili vicino a Gerico. L’aggressione è avvenuta in un rifugio della comunità palestinese che si trova in ‘Zona A’, dove per legge, anche per gli accordi di Oslo, «non dovrebbe esserci nessun tipo di presenza israeliana», e dove i volontari internazionali dovrebbero servire come deterrente per la violenza dei coloni.

(Avvenire)

Ritorna l’indagine del Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. La top 10 è tutta settentrionale. Al primo posto Trento, segue Bolzano al secondo e Udine al terzo. Premiate poi anche piccole province come Bergamo (5 posto) Treviso, Padova e Parma. C’è il ritorno all’apice della classifica generale anche delle grandi aree metropolitane come Bologna e Milano, rispettivamente al 4° e all’8° posto, in testa per “demografia, società e salute” la prima e per “ricchezza e consumi” e “affari e lavoro” la seconda.

(IlSole24Ore)

Tensione tra la Nato e Mosca dopo le parole dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza Atlantica. L’ufficiale in un’intervista al Financial Times ha detto che la Nato sta valutando una postura più “aggressiva” alla luce degli attacchi informatici, dei sabotaggi e delle violazioni dello spazio aereo alleato, attribuiti spesso alla Russia. L’ammiraglio ha detto che un “attacco preventivo” potrebbe essere considerato “un’azione difensiva”, ma ha avvertito: “È più lontano dal nostro normale modo di pensare”.

(Skytg24)

Ennesima bufera su Francesca Albanese, relatrice speciale all’Onu sui territori palestinesi occupati. Destano scalpore le parole ambigue rilasciate dopo il blitz alla Stampa di Torino da parte di un gruppo di manifestanti Pro-Pal, le stesse, hanno portato il centrodestra bolognese a chiedere il ritiro della cittadinanza onoraria. Inoltre, anche il centrosinistra è stato molto critico nei suoi confronti.

(Il Resto del Carlino)

Federica Mogherini, l’ex Alta rappresentante dell’Ue e attuale rettrice del Collegio d’Europa è stata fermata lo scorso martedì 2 dicembre. Risulta tra le persone fermate nell’ambito dell’indagine che ha visto scattare delle perquisizioni al Servizio per l’azione esterna dell’Ue (Seae) e al Collegio d’Europa a Bruges. Secondo quanto riportano i quotidiani belgi Le Soir e Echo, è accusata di uso improprio dei fondi europei.

(Fanpage)

Oltre al Belgio, anche la Banca Centrale Europea si mette di traverso sul piano messo a punto dalla Commissione europea per garantire l’assistenza economica all’Ucraina per il prossimo biennio utilizzando gli asset russi congelati in UE. Dopo la rivelazione del Financial Times, secondo cui la BCE si rifiuterebbe di fornire garanzie per il prestito da 140 miliardi per Kiev. “Stiamo cercando soluzioni alternative per garantire la liquidità necessaria”, ha confermato l’esecutivo UE.

(Eunews)

Crisi Ucraina, l’Unione Europea prepara lo stop al gas russo nel pieno dell’impasse diplomatica tra Kiev, Washington e Mosca. Salta il vertice tra Zelensky e l’inviato Usa Witkoff. Ursula von der Leyen punta a colpire non solo l’energia ma anche gli asset del Cremlino, proponendo due alternative: l’uso senza precedenti dei beni di Mosca in Europa o un prestito internazionale di 90 miliardi. Tra le ipotesi l’utilizzo del Mes o bond dal bilancio.

(Repubblica)

Lo spread tra Btp e Bund decennali è sceso temporaneamente sotto i 70 punti, segnando il minimo degli ultimi sedici anni. Per il Tesoro è «un segnale di fiducia importante», anche se la fase resta delicata. A creare il clima favorevole ha contribuito la raffica di promozioni sul rating: Moody’s ha alzato il giudizio dell’Italia a Baa2, un evento che non si vedeva da 23 anni; S&P aveva già portato il merito di credito a BBB+ e anche Fitch e Dbrs hanno ritoccato al rialzo la loro valutazione.

(Il Giornale)

Sanatoria facile per abusi edilizi con più di 60 anni. L’anno zero sarà fissato al 1 settembre 1967. Questa è solo una delle novità contenute nel disegno di legge delega di riforma del Testo unico dell’edilizia, appena approvato in Consiglio dei ministri. Una novità che ha scatenato subito polemiche. Le opposizioni gridano al condono, mentre il ministero delle Infrastrutture smentisce. Il Governo continua a percorrere la strada già intrapresa con il decreto Salva casa: quindi, sanatoria delle piccole irregolarità, che rendono difficile vendere e ristrutturare gli immobili. Il testo è un disegno di legge delega che necessita di un passaggio in parlamento per essere approvato.

(IlSole24Ore)

Nuovo scontro Meloni-Salvini sulle armi all’Ucraina. Il nuovo decreto, che coprirebbe gli invii di armamenti per tutto il 2026, resta in stand by per volontà della Lega, che ha segnato un punto in una battaglia che è assai più simbolica che reale. Serve solo a dimostrare che Salvini e soci sono contrari idealmente al sostegno militare a Kiev, ma alla fine dei conti si allineano. «La possibilità di inviare aiuti all’Ucraina scade il 31 dicembre, un decreto per quella data ci sarà. Aiuteremo l’Ucraina a difendersi dall’aggressore, c’è più di un consiglio da qui a fine anno che lo consente», queste le dichiarazioni di Giorgia Meloni.

(IlManifesto)

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