Alitalia, l’arbitro ENAC è imparziale?

12 Dicembre 2019

Ancora non si è capito se il cambio alla cloche di Alitalia, con il passaggio da tre commissari a uno soltanto, sia preludio di qualche novità reale o sia soltanto la solita manovra gattopardesca del cambiare tutto, perché nulla cambi.

Certo non cambia l’andamento della cassa, in costante diminuzione, mentre la pasionaria Giulia Lupo, assistente di volo e senatrice pentastellata, pare sempre di più dettare legge sul futuro. La linea aerea americana Delta, che doveva far parte della cordata di salvataggio, ha invece dato il benservito al tricolore e dal prossimo anno non venderà più biglietti dei voli transatlantici di Alitalia, che nel mercato chiave degli Stati Uniti potrà contare solo sulla propria scarsa forza commerciale.

Nessuna buona nuova dunque e appaiono invece sempre più evidenti segnali della stortura di mantenere in vita con i soldi dei contribuenti Alitalia, mentre i suoi concorrenti devono cavarsela da soli. E se non bastano i soldi pubblici tutte le volte che la cassa piange, gli aiutini sembrano giungere anche da Autorità ed Enti che hanno il dovere di essere imparziali, ma si comportano in maniera che lascia qualche spazio ai dubbi.

Facciamo un esempio, da ieri circola una lettera di ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, che è il regolatore e l’Autorità suprema in Italia nel mondo dell’aria. Questa lettera, che sembra parafrasare Shakespeare, avverte le linee aeree italiane che c’è del marcio in Bulgaria.

“nella recente riunione del Comitato per la Sicurezza Aerea, organo tecnico consultivo della Commissione Europea composto da rappresentanti di tutti gli Stati della UE e con la partecipazione di EASA, si è discusso anche della performance di sicurezza degli operatori certificati in Bulgaria.

I dati provenienti dalle ispezioni di rampa evidenziano una situazione che merita approfondimenti per 4 operatori in particolare (ALK, Bul Air, Elektra Airways e Fly2Sky già VIA Airways), ciò in continuità con un trend che vede gli operatori bulgari sotto attenzione ormai da diverso tempo.”

Concludendo “Le attività sono ancora in corso e la situazione in costante evoluzione è monitorata dalla Funzione Organizzativa Operatori Stranieri, che si invita a contattare prima della stipula di nuovi contratti di wet lease con operatori bulgari.”

È lodevole lo scrupolo di ENAC nel proteggere gli Italiani da possibili guai, derivanti da ipotetiche carenze di sorveglianza della CAA, l’equivalente bulgaro di ENAC, ma non è necessario essere malpensanti per avvertire un leggero puzzo di bruciato.

Non spetta infatti alll’ENAC italiana, ma all’EASA europea stabilire per tutta l’Unione Europea chi rispetti le regole e chi no, chi voli sicuro e chi no. È EASA a compilare la black list delle compagnie aeree inadempienti, dunque perché ENAC prende l’iniziativa di avvertire le linee aeree italiane, “invitando” a chiedere un parere prima di prendere a noleggio un aereo da una compagnia bulgara? E perché mettere nel mirino in generale tutti gli operatori bulgari, se quelli sotto esame sono solo gli elencati ALK, Bul Air, Elektra Airways e Fly2Sky già VIA Airways?

Ci viene un sospetto, da un paio d’anni la vecchia Meridiana dell’Aga Khan, trasformatasi in Air Italy dopo l’ingresso nell’azionariato della potente Qatar Airways, ha iniziato a fare concorrenza da Milano ai voli intercontinentali di Alitalia verso il Nordamerica. Avendo scelto come cavallo di battaglia per i voli brevi quel nuovissimo Boeing 737 MAX che è stato bloccato e messo a terra in tutto il mondo, per garantire quei voli Air Italy ha fatto ricorso, guarda caso, a wet lease (affitto con equipaggio) di aerei degli operatori bulgari Bulgaria Air, che è la linea aerea di bandiera e della privata Tayaranjet, che peraltro fa capo ad un gruppo imprenditoriale italiano, come italiani sono parecchi dei suoi piloti.

ENAC senza titolo “invita” le linee aeree italiane a consultarsi d’ora in poi con lei prima di prendere a noleggio aerei bulgari, anche se la realtà vede affitti dalle immacolate Bulgaria Air e Tayaranjet, che non sono le ALK, Bul Air, Elektra Airways e Fly2Sky sotto esame. Sotto esame, che non vuol dire giudicate irregolari.

ENAC sta forse cercando di creare allarmismo sulla scelta di Air Italy di avvalersi di aerei Bulgaria Air e Tayaranjet, sgradita ai sindacati di Air Italy e magari ai loro amici in politica? O forse si tratta soltanto di una coincidenza?

Si può trarre la conclusione che avere una linea aerea di fatto nazionalizzata, in un quadro in cui ci sono concorrenti non solo esteri, ma anche nazionali (oltre a Air Italy sono italiane Air Dolomiti, Blue Panorama, Cargolux Italia, Ernest e Neos) oltre a rappresentare uno spreco indegno dei soldi di chi paga le tasse esponga anche al rischio che l’arbitraggio sia troppo casalingo o che sia considerato troppo casalingo. Il tutto semplicemente per tirare a campare.

 

 

 

TAG: air italy, alitalia, ENAC
CAT: Autorità indipendenti, trasporti (aerei, ferrovie, navi, bus)

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