Tagliati i fondi al festival Dominio Pubblico

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2 Maggio 2019

Un bel festival, tutto under 25 che dà spazio e coinvolge tanti giovani. Una iniziativa in costante crescita, un network nazionale con manifestazioni simili. Dominio Pubblico è una bella iniziativa. Non per la Regione Lazio che azzera i fondi. Perché? Sarebbe interessante avere un parere del presidente Nicola Zingaretti.

Ricevo questa comunicazione dalla Direzione del Festival, e volentieri rilancio. La stagione dei festival si apre proprio malino…

 

“Nessuno può appropriarsi di ciò che è di Dominio Pubblico”

Sotto questo motto nasceva nel 2013 il nostro progetto.
Manca solo un mese all’inizio del Festival Dominio Pubblico_La Città agli Under 25 ma solo qualche giorno fa sono state pubblicate le risultanze dei lavori della Commissione, nominata dalla Regione Lazio, per aggiudicare l’assegnazione dei contributi – Annualità 2019 per lo spettacolo dal vivo. Con nostra grandissima meraviglia scopriamo che il nostro festival è stato ritenuto non meritevole di tali contributi, avendo la commissione espresso dei punteggi che di fatto ci hanno escluso dall’assegnazione. Viviamo con estremo stupore questa decisone, per la completa mancanza di attenzione nei confronti di chi ha cercato di creare in questi anni nella Regione Lazio un festival unico nel suo genere dedicato interamente alle nuove generazioni, un festival pensato dai giovani per i giovani.

Questa imperdonabile “disattenzione” arriva con un ritardo imbarazzante e mette a rischio la possibilità di programmare parte sostanziale del nostro Festival. Venendo dimezzate le risorse a disposizione viene di fatto dimezzata la partecipazione di oltre 150 artisti nazionali e internazionali sotto i 25 anni di età. La meraviglia si trasforma in imbarazzo se si pensa che nella programmazione di quest’anno era prevista la presenza degli artisti premiati da #LAZIOSound, progetto dalla Regione Lazio nato per promuovere le realtà musicali emergenti e che Dominio Pubblico ha contribuito a sviluppare.

Non va dimenticato che buona parte di questi artisti viene scelta e programmata da una direzione artistica partecipata di ragazzi e ragazze Under 25 che lavora a questo progetto durante tutto l’anno. Senza annoiarvi troppo con i numeri vogliamo citare a titolo esemplificativo, l’importanza e l’attenzione a livello nazionale del festival, a cui ogni anno arrivano più di 200 domande di partecipazione di giovani artisti di tutta Italia. Tutto ciò non è bastato per la commissione.

Noi continuiamo a domandarci il perché.

È un segnale preoccupante che arriva da un’amministrazione pubblica che ha fatto dell’impegno sui giovani e sul rinnovamento una delle sue principali battaglie e ora – senza una valida ragione – toglie spazio ad una realtà nata dal basso, attiva dal 2013 sulla città di Roma ammessa ai contributi regionali già dal 2015, ottenendo nello stesso anno il riconoscimento del suo valore sia dal Mibac che dal Teatro di Roma. Per questa sesta edizione del festival in programmazione dal 14 al 23 giugno al Teatro India – Teatro di Roma era stato presentato un progetto che prevedeva oltre 50 eventi tra spettacoli, performance, danza, circo, arti visive, corti cinematografici, formazione e incontri pubblici. L’80% degli artisti che avrebbe dovuto partecipare al festival ha meno di 30 anni.

Non siamo la prima né l’ultima realtà ad essersi trovata in questa difficile situazione negli ultimi anni e per questo l’unica cosa che chiediamo è la condivisione e la diffusione del nostro stupore e della nostra meraviglia di fronte all’ennesima “disattenzione” e di manifestare una grande delusione nel vedere ancora una volta la mancata difesa e tutela dei diritti nelle politiche culturali da parte delle pubbliche amministrazioni.

Il nostro primo appello va dunque al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nella speranza che tra le molteplici emergenze che lo vedono impegnato non trascuri però chi ha a cuore il futuro.

Poi alle realtà che hanno collaborato con noi e sono state testimoni, in questi anni, del nostro impegno e del nostro lavoro:

Regione Lazio – Mibac – Teatro Argentina – Teatro di Roma – Teatro India – Teatro di Roma – Cultura Roma – ATCL Lazio – Teatro Argot Studio – Teatro dell’Orologio – La Città Ideale – TWAIN – Centro di Produzione Danza – MArteLive – Radio Rock – Blond Records – Cinico Disincanto – Arte2o Music Academy – Margine Operativo – Short Theatre – Zalib & i Ragazzi di Via della Gatta #SaveZalib – Matutateatro – 20 Chiavi Teatro – Teatro La Fenice di Arsoli – Ondadurto Teatro – Teatro del Lido di Ostia – Teatro Biblioteca Quarticciolo – Teatro Studio Uno – RGB Light Experience – Roma Glocal Brightness – Post.it Roma – Teatro e Critica – Theatron 2.0 – Gufetto – fattiditeatro – HYSTRIO Trimestrale di teatro e spettacolo – Scene Contemporanee – Festival 20 30 – Teatro Sociale Gualtieri – Kilowatt Festival- Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea – Progetto Cresco

Vogliamo esprimere inoltre la nostra solidarietà anche ad altre realtà storiche ed importanti che lavorano con dedizione nella Regione Lazio e che questa commissione ha ritenuto non meritevoli.

Infine speriamo soprattutto che questo messaggio arrivi a tutti i ragazzi e le ragazze che in questi anni hanno fatto parte della nostra comunità, che l’hanno rafforzata e fatta crescere e a tutti gli artisti che l’hanno abitata. Dominio Pubblico esiste grazie a voi. Noi non ce lo dimentichiamo.

La Direzione

TAG: Dominio Pubblico, Festival, Nicola Zingaretti, Regione Lazio
CAT: Beni comuni, Teatro

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