Borgo Fogliano, un accordo importante per il rilancio di Latina
La sottosegretaria ai Beni e alle Attività culturali, Borletti Buitoni, quando l’anno scorso venne in visita a Fogliano se ne innamorò. Mai vista una cosa così bella, disse sorprendendo un po’ tutti dal momento che lei è stata anche presidente della Fondazione Fai, Fondo Ambiente Italiano, e quindi di bellezze in giro ne ha viste parecchie. E se ne andò promettendo un interesse particolare per questo borgo caratterizzato da un grande lago incluso nel Parco Nazionale del Circeo, che si trova all’interno di un’area di particolare pregio costituita dai resti dell’antica macchia di Cisterna con caratteri originari di flora e acquitrini; da un complesso di immobili, la Villa, il Casino Inglese, la chiesetta di S.Andrea e il villaggio dei pescatori; da un giardino-orto botanico impiantato alla fine dell’ottocento dalla famiglia Caetani e da un’area agricola gestita da più aziende.
Siamo a pochissimi chilometri da Latina e ieri la Sottosegretaria, mantenendo fede alla sua promessa, è tornata più determinata che mai a concludere e con il Sindaco di Latina, Damiano Coletta e autorevoli Rappresentanti dell’Agenzia del Demanio, dei carabinieri Forestali e del Parco del Circeo, hanno firmato un’intesa in cui si impegnano a recuperare e valorizzare gli immobili del Borgo di Fogliano.
«Un accordo importante – ha sottolineato il Sindaco Damiano Coletta – perché si propone di valorizzare un luogo identitario della nostra comunità con l’obiettivo di renderlo ancora più fruibile alla collettività, preservandone le peculiarità naturalistiche, paesaggistiche storiche e culturali, nel rispetto prioritario dell’ecosistema».
A monte di questa firma c’è un lungo lavoro delle associazioni che hanno creduto che il Borgo di Fogliano debba essere non solo un parco della città ma anche un motore dello sviluppo turistico e ambientale del nostro territorio. Negli ultimi venticinque anni infatti sono stati promossi incontri, iniziative ed eventi per chiedere alla città di concentrare le sue energie sul risanamento del luogo. Tanto che nell’ultimo convegno, a settembre 2016, avevano ribadito la necessità di:
• intervenire con urgenza sugli edifici del Borgo, in particolare sulla Villa che è in uno stato di degrado da compromettere nel tempo il suo restauro;
• ribadire che Villa Fogliano mantiene un legame molto forte con la città di Latina;
• conservare il grande valore ambientale e di biodiversità del luogo secondo la Convenzione Internazionale di Ramsar, Programma “Uomo e Biosfera” – Man and the Biosphere Programme dell’UNESCO ;
• mantenere l’unitarietà di tutto il complesso che comprende la Villa, il Borgo, il Casino Inglese, il Lago, il Giardino, l’Azienda Agricola, il Casale Cicerchia, il Procoio, la chiesa di S. Andrea, la foce del Rio Martino con i resti archeologici e la Torre di Fogliano;
• prevedere l’inserimento del comprensorio di Fogliano in un contesto più ampio di promozione del territorio come il percorso dei Caetani, la porta nord del Parco del Circeo ed i Centri Storici Lepini.
Per noi si tratta di un passo molto importante dopo anni di attesa, dice Nazzareno Ranaldi, Presidente dell’Associazione VILLAggio FOGLIANO. “Con questo protocollo, infatti, si mettono i riflettori su un progetto che però è tutto da costruire e che deve vedere la partecipazione delle tante energie della città. Non deve essere l’ennesima occasione mancata di un territorio che non ha la capacità di individuare le sue potenzialità e men che meno tradurle in progetti reali per il miglioramento della sua offerta turistica, ambientale e culturale. Ora serve una fase operativa che veda il Comune di Latina attore protagonista (non previsto nel protocollo) insieme alle associazioni ambientaliste e alle associazioni di categorie e la Camera di Commercio e che spingano per la realizzazione di un Progetto (piano di fattibilità non previsto nel protocollo) che prenda in considerazione ogni aspetto della questione, che definisca i costi di restauro di ciascun immobile e di risistemazione del giardino, quelli di completamento del casino inglese e, al contempo, ipotizzi un quadro delle attività di accoglienza, museo, bar, ecc, con annesso progetto di gestione”.
Tutto ciò serve, spiega ancora Ranaldi, a dare certezza ai possibili partners da coinvolgere nel progetto anche finanziario, siano essi fondazioni, privati o enti e pianificare così un’efficace strategia di individuazione degli sponsor. Siamo, comunque, convinti che il protocollo di intesa possa rappresentare un elemento importante per il Borgo di Fogliano, purché si definiscano in maniera chiara e inequivocabile responsabilità e tempi di ciascuno dei soggetti coinvolti e si individui tra questi il protagonista che possa mettere in campo quella visione ampia di sviluppo che rappresenta l’unica strada possibile per restituire alla città il proprio luogo del cuore e ai turisti una perla unica a livello internazionale.
Il cammino è iniziato e tutti, ma proprio tutti devono fare la propria parte. Nessuno si può permettere di pensare che ieri non sia accaduta una cosa molto importante per il rilancio di Latina e provincia.
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