Il Monza sbanca il Sassuolo a Reggio Emilia e punta l’Europa

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19 Maggio 2023

È stata una partita giocata bene, da due squadre che giocano un calcio moderno. La porta a casa la squadra di Palladino che si conferma determinato e feroce: ha motivato fino al 97′ la sua squadra. Duttile e preciso come un elastico, il Sassuolo gioca un primo tempo molto molto buono, con continue ripartenze pressando alto il Monza costretto a tenere bassa la squadra. L’incontro è una partita a scacchi: i padroni di casa  si muovono in campo con un 3 – 5 – 2 contro il 3-4 -2 -1 del Monza. I Neroverdi in pressing costante, sul portatore di palla avversario, mentre i biancorossi hanno sempre tentato di andare per vie esterne allargando il gioco.

Il risultato è  stato un incontro con diverse occasioni da rete soprattutto nel primo tempo, con il Sassuolo più volte al tiro, prima con Rogerio (18′), poi con Bajrami (22′). Al 24′ arriva anche un rigore prima dato e poi tolto al Sassuolo che trova però al 45′, quando l’arbitro torna al Var per un presunto fallo di mano di Izzo. Berardi dal dischetto, trasforma.

Nel primo tempo Petagna, là davanti fa a sportellate, cercando di allargare per gli esterni. Il Sassuolo invece va per vie centrali.

 

Il pubblico – in verità  poco perché qui forte è l’emozione per quanto sta accadendo a seguito dell’alluvione – viene colto di sorpresa dallo striscione dei tifosi monzesi ad inizio partita: “Emilia Romagna il sole risorgerà”.

Quando il.match inizia invece i giocatori si concentrano sulla partita che si mostra subito spigolosa.

È un incontro “sporcato” da molti falli, che hanno spesso interrotto il ritmo del match.

Nel secondo tempo  il Monza  entra in campo con un altro piglio. L’ingresso di Rovella al posto di Sensi ravviva un centrocampo in sofferenza. Proprio da uno spunto dell’ex bianconero  apre sulla destra a Birindelli e permette al 60′ a Ciurria d’insaccare.

La partita diventa molto più viva con continui rovesciamenti  di fronte. Oltre che tesa, date le 6 ammonizioni e due espulsioni, una – determinante –  di Tressoldi su Dany Mota lanciato in contropiede che lascia i padroni di casa in dieci uomini. A quel punto la partita diventa un monologo monzese con Ciurria al 69′ che svirgola sotto porta, poi Vignato al 79′, fino alla serpentina finale al 93′ di Pessina che scendendo sulla sinistra si fa tutto il campo palla al piede ed insacca, per poi rifarsi tutto il campo per andare sotto la “sua” curva Pieri, ad esultare.

Dopo il gol  nasce un parapiglia a seguito dell’esultanza della panchina monzese. L’arbitro espelle qualcuno della panchina degli ospiti e poi fischia la fine. Il Monza sale a 52 punti, in piena zona Conference league, se la Juventus dovesse uscire di scena per mano della Federazione o dell’Uefa e se la Fiorentina non dovesse portarla a casa nella finale di Praga. L’esultanza dell’intera squadra, comunque, dice tutto. Il Monza punta in alto. Palladino è l’anima della squadra. Berlusconi e Galliani gli architetti di quest’ennesimo successo calcistico e di “giuoco.”

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