La Juve batte il Monza e vola in vetta alla classifica

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2 Dicembre 2023

È stata una partita sporca, sotto la pioggia, giocata fino all’ultimo secondo. Alla fine hanno prevalso i bianconeri malgrado, come prevedibile, la palla l’abbiano tenuta per oltre il 70% i ragazzi di Palladino.

Il Monza ha perso la partita perchè la Dea bendata le ha voltato le spalle proprio nei minuti di recupero e anche perchè Dany Mota non ha fermato l’avanzata di Rabiot e la successiva scudisciata di Gatti che, paradigma dell’annata Juve, segna ciccando prima la palla che gli rimane attaccata permettendogli di segnare in piena area di rigore.

Il Monza, come sempre, non ha demeritato. Il secondo tempo l’ha praticamente trascorso nella metà campo dei bianconeri ma non ha mai veramente impensierito la difesa juventina, se non per due invenzioni di Valentin Carboni, altro giocatore prodigio che sta sbocciando in Brianza, e che era riuscito al minuto 91 a raddrizzare un incontro la cui inerzia sembrava ancora una volta andare a favore della Juve arroccata a tutela del gol segnato nella prima frazione dal francesino Rabiot, indemoniato per tutto l’incontro.

Invece proprio quando l’impresa sembrava compiuta, il giocatore con meno tecnica, i cui piedi ricordano dei ferri da stiro, ma il cui cuore è puro come quello di un bambino, è andato a riprendersi la vittoria quando nessuno più ci credeva.

Il Monza ha perso la partita nel primo tempo allorquando Palladino ha deciso – in una squadra che segna con il contagocce – di togliere l”unica vera punta, Colombo, per far giocare come falso nueve Ciurria.

Il risultato è stato che la squadra ne ha sofferto perchè in assenza di qualcuno che facesse a sportellate là davanti, la Juve è riuscita a moltiplicare per due il numero dei tiri medi per tempo: da uno è passato a due e tanto è bastato. Il Rigore, solare, su Cambiaso era stato parato da un Di Gregorio in stato di grazia, ma neanche un minuto dopo sul conseguente calcio d’angolo, che forse non c’era, Rabiot l’ha buttata dentro di testa. Il Monza a quel punto ha sofferto perchè, dovendo recuperare, ha offerto alla Juve la chance di provare a giocare a calcio.

La Juve lo ha fatto, senza strafare, e un paio di volte in area c’è arrivata ma il pubblico dell’UPower Stadium non rammenterà l’incontro come un formidabile esercizio di maestria calcistica in formato bianconero.

È infatti bastato al Monza inserire un attaccante, Colombo, per mettere sotto la Juve per l’intera seconda frazione.

I biancorossi hanno fallito l’ennesima prova di maturità, dopo Udinese, Lecce, Torino (e Cagliari nel secondo tempo)  in cui avrebbero potuto fare bottino pieno.

La sensazione è che da una parte la Juve sia più forte di quello che il suo gioco fa vedere. E che il Monza se cambiasse meno i protagonisti in campo almeno ad inizio partita avrebbe oggi qualche punto in più. Adesso occorre essere realisti. Il Monza pensi a salvarsi, perchè la classifica rischia di accorciarsi.

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CAT: calcio

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