Monza – Verona 2-0, l’effetto Marì e quello Palladino

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7 Novembre 2022

Monza – Verona 2-0

A fine incontro il Monza fa registrare il 75% di possesso palla, 3 tiri in porta (contro 2) e 14 in totale. Una prestazione convincente: davanti però si continua a soffrire

Ci hanno messo il cuore. Dopo il discorso di Pablo Marì arrivato negli spogliatoi e poi andato sotto la curva a raccogliere il meritato affetto dei suoi tifosi, i biancorossi hanno cominciato con un piglio molto diverso la partita rispetto a quella di lunedi scorso contro il Bologna.

Non si era ancora completato il primo giro di lancette che Caprari, prima, e Matteo Pessina, un attimo dopo, in rovesciata, vanno vicinissimi al gol. La squadra si mostra solida in difesa, con i ritrovati Caldirola e Izzo. A centrocampo si va troppo ancora per linee orizzontali, e la squadra si avvicina al 20′ di nuovo alla rete con Carlos Augusto l’uomo in più di questo Monza, ma non riesce a pungere. Al 25′ viene espulso il gialloblu Magliani, su una ripartenza di Dani Mota. Bocchetti, mister degli scaligeri, dirà che Mota “non sarebbe andato in porta”, l’arbitro Cosso però va al Var e tira fuori il cartellino rosso

Da quel momento inizia una partita diversa che – dirà Palladino – ” rendeva pericoloso il Verona con le sue ripartenze”. Ed in effetti Henry, punta veronese è sempre pronto a ripartire ma Caldirola e Izzo sono un muro insormontabile. La partita è un classico incontro “sporco”: quattro ammoniti, un espulso, continue interruzioni.

Nella ripresa il Monza gioca più verticale, aumenta la mole di gioco rendendo più veloce il giro palla e allargandolo sulle fasce. È da lì che Ciurria, sulla destra, riesce a saltare l’uomo e ad andare in porta con un cross perfetto che trova ancora una volta Carlos Augusto pronto a sventagliare in porta.

Di lì in poi il match è in discesa con Andrea Petagna che, subentrato nella ripresa a Caprari, riesce a far spazio facendo a sportellate con la retroguardia veronese. Entra Colpani, al posto di Pessina e riesce a raddoppiare. Il Monza perde uno dei suoi migliori giocatori, un polmone per la squadra, Stefano Sensi – frattura del malleolo peroneale, tre mesi fuori. È l’unica nota dolente di una squadra che oggi ha 13 punti e sta 7 punti sopra la soglia retrocessione e a solo 3 punti dalla metà classifica. “Godiamoci questo momento” dirà mister Palladino a fine incontro.
Il gioco c’è anche se si fatica ad arrivare in porta. Intanto però funziona la difesa schierata. E non è cosa da poco.

Qui sotto il commento pochi istanti dopo il fischio finale dell’arbitro

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CAT: calcio

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