È pronto il Piano Marshall della FIFA: 1,5 miliardi di dollari per il calcio

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30 Luglio 2020

Fondi federali per il calcio

Il consiglio di presidenza FIFA ha approvato, nella giornata di ieri, 29 luglio, la misura. Il Piano Marshall per il calcio, com’è stata definita la decisione, è stato messo nero su bianco. Le federazioni, dunque, beneficeranno di una importante liquidità trasferita dalla federazione, la quale rappresenterà una vera e propria boccata d’ossigeno per molte squadre – anche importanti – che stanno avendo difficoltà a pagare stipendi ai tesserati e a mettersi in pari con le spese, in questo periodo in cui, da mesi, non entrano più tifosi negli stadi.

Si tratta di una cifra molto importante: circa 1,5 miliardi di dollari da destinare all’intero mondo calcistico. Ne beneficeranno la scena professionistica maschile, quella femminile e il mondo giovanile. Il fondo sarà distribuito attraverso un elaborato sistema di sovvenzioni e prestiti, combinati in base a requisiti di conformità che il presidente, Gianni Infantino, ha definito rigorosi. Il consiglio di presidenza della federazione internazionale delle associazioni calcistiche ha deliberato questi aiuti a causa del grido di allarme lanciato dalle federazioni nazionali colpite dalla pandemia di coronavirus.

FIFA Gianni Infantino

Gianni Infantino, Foto: FIFA.com

Sussidi per tutti

Ogni singola federazione beneficerà di una somma di circa 1 milione di dollari. Dovrà utilizzare l’importante cifra per proteggere e riavviare l’intero sistema calcio nazionale. In aggiunta a questi fondi, saranno destinati anche 500.000 dollari destinati – solo ed esclusivamente – alla scena femminile. È ancora, tristemente, meno di quanto destinato ai professionisti uomini; eppure testimonia come la FIFA si sia finalmente decisa a considerare anche le ragazze.

Le società affiliate che si trovino in difficoltà più grandi potranno richiedere dei prestiti. Si parla di cifre fino a 5 milioni di dollari, elargite senza il calcolo di alcun interesse, una somma che punta ad aiutare tutte quelle squadre che hanno maggiormente risentito dello stop allo sport di questi ultimi mesi. Ricordiamo infatti che ci sono Stati, pensiamo ad esempio alla Francia, che hanno preferito fermare il campionato e non riprenderlo al termine della quarantena forzata, diversamente da quanto è stato deciso, ad esempio, in Italia.

Secondo il numero 1 della FIFA, Infantino, la delibera “è un esempio della solidarietà e dell’impegno del calcio in questi tempi senza precedenti.”

Cosa comporta la decisione

Si tratta di una decisione impegnativa, la quale merita di essere analizzata perché ci sono due punti di vista contrastanti alle sue spalle.

FIFA gioco del calcio

Da una parte, non possiamo che rallegrarci del fatto che una federazione ricca come la FIFA decida di prendersi un fardello come quello di aggiustare la situazione di tutti i campionati associati. Questa, infatti, è la miglior decisione possibile per riattizzare il fuoco di uno sport che brucia dentro il cuore di moltissimi tifosi e di un sistema economico vasto, amplissimo, all’interno del quale girano altissime quantità di danaro. L’universo calcio è un business e, come tale, va sostenuto e aiutato in momenti di difficoltà, è dunque più che giusto, per chiunque sostenga questo punto di vista, che la FIFA abbia scelto di aprire i suoi rubinetti per innaffiare le radici malate dell’albero sul quale è appollaiata.

Dall’altra parte, naturalmente, troviamo tutti coloro i quali vedono il calcio come un buco nero, capace solo di assorbire ed intrappolare, come fosse una spugna, milioni su milioni. Diritti televisivi, cartellini e stipendi dei calciatori, spazi sui mass media, tutto è eccessivo quando si parla di calcio. Pensiamo alle altre federazioni sportive, le quali si sognano manovre di simili importi, pur avendo attraversato lo stesso cupo periodo che ha investito il calcio. Forse non si troveranno troppo d’accordo con la dichiarazione di Gianni Infantino. Aldilà di questo, comunque, sarebbero più che felici di poter ricevere un simile trattamento ma sanno bene che non tutte le federazioni sportive internazionali hanno lo stesso portafogli  della FIFA.

Indipendentemente da quale delle due posizioni ora citate condividiamo maggiormente, la notizia è che la FIFA ha intrapreso una strada e si è impegnata in prima persona a sostenere il sistema calcio. Dopo i mesi di quarantena che hanno posto i lucchetti alle porte delle infrastrutture sportive di quasi tutto il mondo, lo sport ha bisogno di una mano per rimettersi in piedi, indossare le divise e tornare a scendere in campo. Ci sono famiglie e posti di lavoro da tutelare anche in quel settore e in più c’è tifo e passione, c’è una dimensione di fuga che consente all’appassionato di chiudersi alle spalle una porta su problemi e preoccupazioni per concentrarsi solo sulla partita dei suoi beniamini.

TAG: coronavirus, Fifa, ripartenza, sport, sussidi
CAT: calcio, Capitali

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