Se l’ha fatto apposta, merita un premio

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28 Aprile 2017

Milioni di tifosi juventini in tutto il mondo hanno già visto la nuova maglia per la stagione 2017/18, anticipata da un maldestro tweet di Cuadrado. E se invece fosse stata una strategia di marketing? Sarebbe diabolico, ma geniale

Il web non dà scampo. Se sbagli, il tuo errore può fare il giro del mondo in meno di un secondo e, come se non bastasse, cancellarlo in maniera definitiva è praticamente impossibile.

Oggi un caso di questo tipo ha coinvolto Juan Cuadrado, il centrocampista della Juventus che con un tweet a gamba tesa ha rivelato la nuova maglia bianconera per la prossima stagione. Pur se rapidamente rimossa, la foto è rimbalzata da un angolo all’altro del pianeta, segnando uno degli epic fail più clamorosi nella storia del merchandising sportivo. Comprensibilmente, tutti i siti che hanno ripreso la notizia hanno usato termini come “gaffe” o “autogol” per descrivere la mossa inconsulta del colombiano.

È davvero possibile che un giocatore professionista del suo livello non si renda conto che, anticipando un prodotto non ancora presentato al pubblico, mette in seria difficoltà lo sponsor tecnico e quindi anche la sua società? L’importanza del merchandising nella gestione economica dei club calcistici è nota a tutti e sul proprio look la Juve ha recentemente investito molte energie, annunciando a sorpresa un rebranding del quale, come avvenuto in tutto il mondo, abbiamo parlato anche noi. Tra l’altro, mi fa piacere notare come nella maglia sfoggiata di Cuadrado ci sia non solo il nuovo stemma bianconero, ma anche le tre stelle che lo sormontano, così come auspicato nel mio articolo di allora.

È davvero possibile che due assolute eccellenze come la Juve e Adidas non abbiano blindato il prezioso segreto aziendale da possibili gesti inconsulti dei propri atleti? Mi pare davvero strano, visto che, frequentando questo ambiente ormai da qualche annetto, ho visto giocatori catechizzati a dovere dalle rispettive società anche su argomenti molto meno importanti. Tuttavia, la stessa esperienza diretta mi porta a stupirmi sempre meno frequentemente.

Diciamo, allora, che – per pura deformazione personale – mi piace pensare che dietro questo curioso episodio ci sia in realtà una strategia di marketing tanto contorta quanto geniale. Siccome in questo periodo dell’anno sui siti specializzati si rincorrono voci e immagini che anticipano le divise ufficiali della stagione seguente (e spesso ci azzeccano), con un po’ di wishful thinking preferisco pensare che in realtà si tratti di una mossa finalizzata a destabilizzare il florido mercato del falso.

Poco dopo quella di Cuadrado, è comparsa anche la foto di un anonimo fan intento ad acquistare la nuova casacca bianconera in un negozio indonesiano. Coincidenza sospetta o sfiga clamorosa?

Se veramente Adidas e Juventus hanno già provveduto a rifornire il mercato asiatico, obiettivo dichiarato del sopracitato rebranding, svelare il segreto al resto del mondo rischia davvero di rappresentare un clamoroso autogol. Speriamo per loro (e per Cuadrado) che invece sia tutta una beffa preorganizzata, degna di “Amici miei”, ma su scala mondiale: sarebbe davvero un colpo geniale.

E anche una realtà molto più divertente.

Cuadrado e il tifoso indonesiano affiancati nella gallery di Tuttosport

TAG: adidas, cuadrado, Juve, juventus, Marketing
CAT: calcio, Grande distribuzione

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