Il risveglio della Forza e i debiti della Morte Nera

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13 Dicembre 2015

Mentre il governo pensa #serenamente a come sforare il patto di stabilità, alcuni economisti si sono preoccupati di risolvere un quesito che attanaglia le menti di tanti da decenni: ma quanto costerebbe costruire la Morte Nera, la temibile stazione spaziale dell’Impero di Star Wars?

Alcuni studenti di University of Pennsylvania, qualche anno fa, si sono divertiti a provare a fornire una stima dei costi, giungendo alla letteralmente astronomica cifra di 8.100.000.000.000.000 di dollari.

Io faccio fatica a leggerlo questo numero ma, assumendo più o o meno la parità tra euro e valuta americana, fa circa 8 milioni cento mila miliardi di eurini.

Poiché l’unità di misura del cazzeggio è il caffè, e lo stesso ha un prezzo medio di 1 euro, possiamo stimare il prezzo finale della Morte Nera proprio in 8 milioni cento mila miliardi di tazzine di espresso.

Vedremo alla fine che tutto ciò ha una sua utilità.

Per ora, basti considerare che questo numero corrisponde, più o meno, a 13 mila volte l’intero PIL mondiale.

E come è stato calcolato?

Semplice. Ipotizzando che l’astronave (del diametro di 140 km) fosse prevalentemente fatta di acciaio, gli studenti hanno verificato il suo livello di produzione mondiale che, nel 2010, ammontava a poco più di un miliardo di tonnellate all’anno.

Lasciamo perdere che, nella stima dei costi, non sono inclusi né la manodopera (la Commissione Intergalattica sta valutando l’estensione degli incentivi fiscali del Jobs Act oltre i confini del sistema solare), né tanto meno i costi legati al trasporto di una simile quantità di acciaio nello spazio…

Il problema sta nel fatto che, con i ritmi di produzione dell’acciaio attuali, servirebbero più di 800 anni per accumulare quello necessario anche solo a cominciare la costruzione: più o meno, è lo stesso periodo che serve, secondo Boeri, alla generazione 1980 per maturare una pensione dignitosa e poter spendere l’ultra-vecchiaia a godersi lo spettacolo di cotanto cantiere.

Nel frattempo, dunque, gli 8 gazilioni di caffè potrebbero rendersi utili…

Se non fosse che quei gufi dell’Alleanza Ribelle la Morte Nera l’hanno già distrutta impunemente.

Ma non temete: c’è già chi ha stimato l’impatto in termini di PIL del sabotaggio di questi civatiani Jedi.

Sereni dovete stare.

 

TAG: guerre stellari, Jobs Act, morte nera, PIL, starwars
CAT: Cinema, Grandi imprese

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